lunedì 17 febbraio 2014

Ciambellone anconetano


 


Reduce da un bellissimo fine settimana passato tra amici nelle Marche, ho provato a ripetere la delizia di Roberta. Il ciambellone lo conoscevo nella variante romana-campana-emiliana, insomma asterisco-ana, però questo non ha la forma classica a ciambella, non ha la granella di zucchero sopra, ha un gradevole sapore appena appena di anice,  ha tanta nutella ed è buonone.
Sia da colazione che da fuori colazione.
Come dicevo l'amica Roberta ( ciao anche a te Giacomo) ha portato questa cosa buona qui, poi ha detto il procedimento che più o meno ho memorizzato; poi a casa ricerca su internet ed ho fatto un paio di tentativi. Al secondo mi sembra bene, molto bene;  trascrivo quest'ultimo.

  • 200 gr farina 00
  • 30 gr fecola di patate 
  • 100 gr zucchero
  • 50 gr burro ( in pomata o ammorbidito)
  • 2 uova
  • 1/2 ( nel senso di mezza) bustina di lievito chimico
  • 1 bicchierino di anisetta ( Meletti)
  • 1 pizzico di sale
  • 300 gr nutella ( o anche di piu', viene bene anche con marmellata)
  • una manciatina di mandorle vestite
  • un pò di zucchero per spolverata finale



Battere il burro con lo zucchero ed il sale; aggiungre una alla volta le uova. 
Mettere l'anisetta e quindi le farine mescolate con il lievito; mescolare brevemente fino ad amalgamare il tutto ma senza perderci troppo tempo e fatica.
L'impasto che viene fuori è abbastanza molle e attaccaticio.









Stendere, aiutandosi con una spatola e su un pezzo di carta forno, circa 2/3 dell'impasto in una striscia larga circa 15 cm ( molto circa). Lo spessore non lo ho misurato con precisione, non deve essere molto sottile, credo circa mezzo centimetro abbondante.





Spatasciare al centro la nutella in uno strato piu' o meno omogeneo ; non arrivare fino ai bordi che poi si dovranno rincalzare sempre con la provvidenziale spatola.
Di nutella  ce ne va come non ci fosse più un domani, io ne ho usati 300 gr, secondo me ce ne stanno anche di più. 
Ma quanti di più ? Alla fine bisogna pur chiudere e quindi un 100 gr in piu' non ci starebbero malaccio.

Mettere quindi sopra  a cucchiaiate l'impasto rimasto , stenderlo pazientemente con la spatola e quindi rincalzare con la spatola con movimento spatolante assai ed abile gioco di polso. Non riesco a spiegarlo bene , ma comunque gossomodo spingere con la spatola la pasta, andare verso il centro piegandola man mano e spalmare la pasta in modo da rinchiudere la nutella senza lasciare buchi.





Si ottiene alla fine un filoncino; metterci sopra le mandorle, dare una spolverata di zucchero, far scivolare dentro una teglia e mettere in forno ( avevate acceso vero?) a 180 gradi  per circa 25 minuti ( io un pochino di piu' e sotto è venuto un po' troppo tosto)