Ssai buone le cozze
ieri sera. E pure le patate. Cozze a la creme, con tanto aglio e
cipolla e molllto abbondanti, patate tagliate grosse e fritte per
benone.
Ho ceduto sul dolce
e su un bicchiere di moscato dolce, che questa è la zona sua. Tutto
molto bene e notte si sonno profondo, sveglia presto e via subito a
pedalare che tanto ce lo so che il vento sarà contro, però vorrei
superare Arles e fare in modo da passare Marsiglia .
Le rotonde francesi son sempre una garanzia
Sono in piena
Camargue, pianura, distante dal mare, in mezzo alle paludi. Ogni
tanto per strada si incontrano nuvole di schifezze volanti, dalle
zanzare ai moscerini, poi diventano sempre più presenti e mi entrano
pure su per il naso e quindi testa sempre più bassa. E ci che ci sta
il vento, non forte, ma ci sta e naturalmente parzialmente contro.
Bleah, che non si
può nemmeno cantare un po'.
Gente in bici, gente
che pesca, gente che corre. In parte riesco a beccare ciclabili, in
parte sempre su strade sicure ed il traffico non è malaccio a parte
quando si entra in qualche cittadina con le solite strettoie. Subito
prima di Aigues Mortes ci sta una salina ENORME, delle colline di
sale che sembrano dune del deserto, poi passo per Aigues Mortes che
sarebbe anche carina lei, ma ancora tanti turisti e pure tanti
italiani; mi ci fermo giusto per un panino furbo e bere.
Un pelo noiosa la
zona, bella che di salita per questo giro ne ho anche fatta
abbastanza, ma le paludi non è che siano questo grande entusiasmo.
Però incrocio anche uno stagnone pieno di fenicotteri rosa, peccato
non aver un tele degno di questo nome che son proprio belli.
E tanti vigneti,
vino delle sabbie ; e Mas di qua e mas di la, al 20imo mi viene il
vago sospetto che sia un sinonimo del nostro villa, cà, tenuta; ogni
tanto anche mandrie di tori oltre agli onnipresenti cavalli bianchi (
e puzzoni).
Passo per Arles,
molto carina ma anche molto incasinata di traffico ed una marea di
turisti; non faccio foto che sarebbe tutto un brigare tra bici, borsa
manubrio, tappi, fermati, no qui non si riesce che ci ho la macchina
dietro, insomma da rifar a piedi e magari fuori stagione, che tanti
palazzi belli sembrano quelli belli di Parigi, ma in scala 1:10 . Si
si, ci si ritorna prima o poi.
Esco dalla città e
la strada è stretta e piena di traffico per qualche km, poi si
allarga ed il traffico diminuisce, il primo campeggio è mio.
Un 4 stelle, ok va
bene il prossimo; 2 stelle con poco distante supermercato ? Mio.
Parchegio la bici,
mi saluta il paron che mi dice di aspettare la moglie che il check-in
fa lei; e allora birra nomo ? Mi chiede da dove vengo oggi, ci dico e
ridendo mi dice che sono matto, che non si può mica fare tanta
strada in un giorno e con questo caldo poi!
A dire il vero non
credo che il termometro abbia superato i 28 gradi oggi; e la mattina
era più sui 18 che sui 20 …. Mi sono abituato malone in Spagna .
Arriva la moglie che
mi stringe la mano, arriva la figlia che si presenta, mi stringe la
mano e mi accompagna al posto; per strada incontriamo altri ospiti
del campeggio ( non so se erano parenti a sto punto), si fermano, mi
stringono la mano e poi via. Boh.
Comuqne rapida
operazioni e via al supermercato ; meraviglia delle meraviglie, hanno
vassoietti con assaggi di formaggi. Anzi meglio, lo chiamano assiette
gourmande ,e per un cicloviaggiatore ghiottone cosa ci sta di meglio
? L’accompagnamento di baguette croccante e di degna bottiglia di
rosè ben gelato che mi ero premunito di controllare ci fosse in
campeggio.
Eh, la vie!
Occasionissima
Souvenir della camargue
km 111 h 560m
01.09 Cassis
Ciclabile più larga di una corsia da auto....
.
Dietro il montarozzo si intravede l'enorme Marsiglia
E basta pianura
Ci metto un bel po',
ma alla fine se ne esce e si sale di nuovo ma con spazio abbondante
per le bici ; hanno anche l’accortezza di fare la corsia bici in
discesa un pelo più larga, poi non la puliscono dagli aghi dei pini
marittimi ( eeeeeh, Provenza e Calanques), ma insomma è un
bell’andare.
E anchein salita il
vento spinge o sposta, ma quasi mai ce lo ho davanti feroce.
Che sarà bella la
pianura che mi fa andare veloce ( se il vento non è contro), ma alla
fine anche se piango e bestemmio in lingue morte, i saliscendi son
decisamente più belli.
Calanchi e quindi
dentro e fuori seguendo degli immaginari fiordi che il mare è ancora
lontano .
Stanchino decido per
un campeggio vicino a dove sono anche se non sono nemmeno le 17, devo
controllare treni e meteo per i prossimi giorni. Non volendo poi
imballare/sballare la bici
, niente
frecciarossa o equivalenti e quindi cerca i pezzi da Ventimiglia in
su.
Passo così la
serata facendo ramadan e mangiando pane & pomodoro & olietto
buono. E due fettine 2 di salame di toro che posso mica passare di
qua e non assaggiarlo no ?
Buono ma non
indimenticabile.
Km 104 h 1080
02.09 Trapan/Janet
Oggi più ciclabili
del solito, comincia il percorso che stanno attrezzando; non sempre
riesco a prenderlo o meglio, ogni tanto riesco a perderlo. Oppure si
perde proprio che non ho la traccia .
Se lo finiscono,
mettono a posto segnaletica diventerà spaziale. Le salite ci sono e
tante, ma non sono impossibili, solo qualche metro al 6%, il resto
sotto e tante al 2%. Ogni tanto si scende verso il mare ed i golfi
son proprio bellini anche se non ci ho fatto nemmeno una foto che mi
sembravano banali. Ci sta da mangiare, bere, dormire e far la spesa,
se si viaggia pure in sicurezza vedi te la ciclovia sul Danubio.
Intanto me la godo in sicurezza, in parte su percorso ciclabile
supersicuro, in parte a lato della strada con corsia acconcia, in
parte in mezzo ai paesi .
Un nome, una garanzia
Un nome, una garanzia
Ben, proprio ben e i
km viaggiano via che è un piacere. Sosta pasticceria che il flan
parisienne è sempre una delizia a metà mattina, traffico poco e
solo vicino a supermercati aperti che giustamente è domenica. Ci son
ancora parecchi turisti ma non ci sta ressa; non so come sia in
luglio agosto, ma adesso mi sembra molto piacevole e rilassante.
Intorno poi il trionfo dei pini marittimi, ma anche di eucalipti, e
mettici dentro pure rosmarino, elicriso e timo e dico io che profumo!
E non fa nemmeno
caldone, si va via che è un piacere; brezza contraria ma non
fastidiosa che tanto non cerco di correre come in pianura. Punto ad
arrivare a Nizza in tarda mattinata/primo pomeriggio così da poter
scegliere un bel regionale per Ventimiglia e a sto punto non val la
pena correre fino a tardi, attacco cellulare e cerco campeggio che
son comparsi i segnali per Saint Tropez e non vorrei trovare solo
campeggi Vips e lo trovo, è lui. Dai commenti dicono che bagni e
servizi sono quasi di anteguerra, altro non ci sta; però paron
simpatico e disponibile, poco costoso, molto easy anche la clientela
e sopratutto l’attività principale del paron è la ristorazione.
Infatti il camping
non ha nemmeno la freccia per indicarlo, o sai che sta o ciccia.
Arrivo e non trovo nulla a parte il ristorante, vado avanti ancora un
50 metri e dietro la curva ecco il cartello camping con l’avvertenza
di rivolgersi al ristorante.
Paron gioviale, mi
accoglie venendo fuori dalla sala a peto nudo; o meglio a panza nuda
che è monumentale. Credo abbia appena finito il servizio meridiano
ed è stanco, ma con un bel sorriso . Per una notte non vuole nemmeno
documento, famo 10 euri senza fattura e va bene così, mettiti dove
vuoi. L’Italia si fa sempre più vicina….
E già che son li,
rapida occhiata al menù; poca offerta rispetto alla ristorazione
italiana, ma tutta da gola profonda. Ci sarebbe anche pesce, ma credo
che opterò per il menù gourmande totale globale e canard anche
questa sera sarà.
km 91 h 900m
E invece quasi
niente canard che ero li li e poi ho visto passare una sontuosa
tartara fatta come Escoffier comanda, con tutte le ciotoline delle
aggiunte, le boccette di tabasco, worchester, sale, pepe, olio. Però
quasi niente che in effetti come antipasto una scelta di affettati
locali tra cui anche il petto affumicato ed una fetta di terrina
d’anatra. Ho declinato i formaggi come dessert ed anche le varie
creme brulè o cioccolatose per andare su un gelato. Molto molto
soddisfatto. Ah si, come verdura dei sottaceti e delle patate fritte
( e ci sta un buonissimo motivo per cui nel mondo si chiamano french
fries). Stasera cilicio, credo.
E si riparte per
questa costa azzurra che mi piace proprio; in parte per magnifiche
ciclabili ricavate da ex ferrovie, oppure protette a lato della
strada costiera, oppure su qualche secondaria dove esplicitamente le
bici hanno la precedenza, oppure sulla costiera ma senza momenti da
brivido.
Ci sta da dire che
automobilisti corretti e pochi camion fanno la differenza, ma se devo
paragonarla all’esperienza da roulette russa sulla Magistrala….
Ecco, mare con
qualche volta sabbia, normalmente rocce, l’interno verde di alberi,
calcare, profumi di piante aromatiche, Croazia ?
Saint Tropez in fondo in fondo in fondo
Saint Tropez in fondo in fondo in fondo
Si, ma molto più
ordinata e di livello più alto. Costruzioni tante ma non selvatiche
o peggio selvagge e senza dignità e senso come nella Costa del Sol o
nell’Algarve del sud. Ci sono i residence, ma sono li e non sono grandi come
quartieri di New York. Ci si passa in mezzo senza problemi, a piedi,
in bici, in macchina, ci son botteghe normali e non, attività legate
al turismo ed alla vita quotidiana; non è stato snaturato il
concetto di città insomma. Chiaro che puntano al turismo e ci
mancherebbe, però poi quando non ci sono i turisti ci si deve pur
vivere no?
E poi i prezzi, ok
mangiare e bere costa mediamente di più che in Spagna; una lattina
di coca è sui 2 euro, Spagna 1; una birra in lattina stessa cosa,
una piccola alla spina passa da 1 in Spagna a 3 .
E quasi sempre nella
birra in Spagna ci mettono accanto una tapa o patatine alla peggio (
ma veramente alla peggio, che mi son capitati risotti di pesce, uova
di quaglia con pane e pancetta) , qui se va benone patatine e basta.
Va bn, i km scorrono
tra su è giù mi devastanti, anzi piacevoli. Unico momento di
brivido alla fine di una discesa, la ruota davanti sgonfia. Ma non è
bucata porcocanone, perde aria e dura per 3-4 ore; non ho voglia di
fermarmi a cambiarla, si gonfia e si tra dritto. E riesco a partire
con una borsa ( davanti ) aperta e me ne accorgerò solo al
campeggio; sotto il naso ce l’ho e mica mi son accorto di niente,
son arrivato a fine viaggio e l’attenzione la sto mollando, no xe
ben.
Sfioro Saint Tropez,
per andarci dovrei fare un avanti e indrè di una 15ina di km, voglia
di andare a vedere i riccastri zero e mi accontento di vederla da
lontano, dall’altra parte della baia ( baia di Saint Tropez
naturellement).
Mi fermo apposta
prima di passare nella zona di Cannes, ultimo campeggio utile ed
quasi vuoto.
Ecco, in Costa del
Sol, in 2 giorni ho speso 34 e 36 euro per 2 campeggi ridicoli,
stasera 12, ieri 10, il giorno prima 14 e se il campeggio di ieri
sera era naif, gli altri 2 bene e basta. Si, la probabilità di
beccare 24 ore di brutto tempo in Costa del Sol è più bassa di
quella di fare 2 volte consecutive 6 al superenalotto, vero; ma non
ci sta confronto lo stesso.
Se tutto va bene,
domani si passa per Cannes e poi si punta a Nizza per prendere il
treno per Ventimiglia. Poi il giorno dopo riga di treni regionali per
puntare verso casa; anzi , a dir la verità si potrebbe anche fare
tutta una serie di treni ed arrivare a casa, ma sarebbe la seconda
volta che sfioro Verona e non passo da mia sorella, che giustamente
si incazzerebbe e non poco. E poi mia sorella ci ha un canard bello
ciccione in giardino….
Km 87 h 700m