domenica 15 febbraio 2015

Fat Angel Cake ( la torta degli angeli ciccioni)


Quest'estate navigando tra i blog di cucina ho scoperto un altro modo di usare i kg di albumi che avanzano nella produzione casalingua di panettoni e pandori; è vero che si possono fare le meringhe, è vero che potrei anche dedicarmi al body building con enormi frittate di albumi, ma è anche vero che meringhe ne mangio 2 e poi mi smaccano, il fisico aoramai è quello che è.

Leggendo scopro che la Angel Cake vien fuori dagli Stati Uniti, senza grassi oltre alle tracce contenute nell'albume e per farla ci vogliono un sacco di albumi. Di suo pare non abbia un gran sapore e quindi va benone per essere accompagnata da frutta e creme. Io me la sono immaginata direttamente imbibita di alchermes e con crema gialla  al cioccolato a mo di zuppa inglese. Perfetta!

Ho fatto fatica a trovare lo stampo, alla fine lo ho preso via internet alla Plurimix di Verona; è uno stampo in alluminio leggero, stretto alto , con fondo staccato e un cilindro/tronco di cono in mezzo. Descrizione infelice, ma ci stanno le foto poco più avanti.

Mi metto un pomeriggio di settembre a separare tuorli da albumi per fare una crema con i primi e la angel cake con i secondi. La ricetta non la posto che si trova ovunque e perchè mi ha deluso nell'animo profondo. Sarà anche leggerissima, sarò anche senza grassi ( però ha una botta di zuccheri mica da ridere) , ma a me non ha detto molto come sapore e consistenza. Tenendo conto che alla fine i dolci li mangio solo la mattina a colazione e nemmeno sempre, dovevo trovare un modo alternativo e goloso per usare lo stampo.

Dopo un po' di tentativi abortiti ( blob tremendo, flop di lievitazione, stratasplash in raffreddamento a testa in giù) ho trovato una combinazione che funziona egregiamente , eccola :

Stampo con diametro da 24.5 ( in alto, circa 21 in basso)
  • 6 /7/8 uova medio grandi ( quante ne occorrono per avere circa 240 gr di albumi)
  • 300 gr farina 00
  • 300 gr di zucchero  ( se a velo è meglio, ma basta anche dare una frullata allo zucchero semolato  canonico)
  • 190 gr acqua 
  • 50 gr di olio di oliva ( non evo)
  • 1 bustina lievito per dolci
  • 1 pizzicone di sale ( 2.5 gr)
  • 1/2 cucchiaino di cremor tartaro ( o un cucchiaino di succo di limone)
  • aromi a piacere - e qui apro parentesi : ho provato solo con estratto di vaniglia ed un po' di buccia grattuggiata di limone. Poi con caffè e cacao, con estratto di arancio, con limoncello, con anice ( anisetta Meletti of course) . L'accortezza da usare è quella di avere la parte liquida sempre sui 190 gr ( acqua + aroma liquido) circa. Se son 200 o 180 non cambia molto, ma uno splash in raffreddamento lo ho avuto aumentando troppo la proporzione dei liquidi . Stesso ragionamento per gli albumi, i 240 gr sono indicativi, 220 o 260 non cambia molto, non è un dolce che non perdona le varianti! Stessa cosa varrebbe per i solidi, ma di cacao ne ho messo giusto un cucchiaio e non cambia molto le cose. Al più ribilanciare il peso della farina

Procedimento

  • Attaccare il forno a 160°, tanto ci si mette poco a farla e così a fine impasto il forno sarà già caldo il giusto
  •  separare tuorli da albumi , mettere gli albumi in una ciotola per poi montarli ( nella ciotola della planetaria per chi ce la ha..)
  • mescolare in una ciotola farina ,150 gr zucchero, lievito, sale
  • montare a neve fermissima gli albumi, aggiungendo a metà montatura il cremor tartaro ( o il cucchiano di limone) e quando cominceranno a montare bene ( quando sono raddoppiati di volume), lo zucchero rimanente 1 cucchiaio alla volta e senza troppa fretta fino a neve fermissima

  • mescolare velocemente insieme il composto di farina + etc , con i tuorli , l'acqua , gli aromi, l'olio
  •  unire delicatamente gli albumi a neve con l'impasto ottenuto ( unire un po' di albumi alla volta, mescolando con un cucchiaio di legno, o con una spatola, inglobandoli  mescolando da sotto in su e girando con l'altra mano la ciotola di un quarto di giro. Difficile da dire a parole, ma ci stanno bellissimi filmati su youtube)
  • versare nello stammpo ricomposto SENZA NE' UNGERLO NE' INFARINARLO . Importantissimo, che il dolce viene molto alto e per evitare che si afflosci si fa come per i panettoni e lo si fa raffreddare capovolto. Se si ungessero o infarinassero i bordi, lo splash sarebbe sicuro...
 Infornare in basso ( tacca 1 o 2 ) a 160° per 50 minuti e poi per 10 minuti a 175° ; questo nel mio forno ovviamente. Il principio comunque è quello di alzare un pelo la temperatura cottura nei minuti finali. Provare con uno stuzzicadentone la  cottura all'interno, poi tirar fuori dal forno e far raffreddare capovolto.



Lo stampo ha delle alette che consentono di tener alzato dal piano  lo stampo una volta capovolto; però se la torta viene ciccionissima, meglio piazzare un bicchiere stabile capovolto  sul piano  ed appoggiare il tronco di cono dello stampo su questo. Come nelle foto


Quando si è raffreddato ( non quando starnutisce, quando raggiunge la temperatura ambiente...) con la lama di un coltello sottile o con una spatola stretta o con quello che abbiamo in casa, passare sul bordo interno dello stampo per staccare la torta da questo. Poi spingere pian piano il fondo per fare uscire la torta ( per quello è leggermente conica, per facilitare l'uscita!) , ripassare come sopra per staccare la torta dalla parte mobile dello stampo ( basta sulla parte piana, non occorre sul cono centrale) , sfilare anche questo e alè, tutto pronto per l'assaggio.

Al contrario della Angel cake originale, questa rimane umida per qualche giorno. Io ci metto 10 giorni per farla fuori ed è buona dal primo all'ultimo. Estremamente sofficiosa, va bene anche questa per accompagnare frutta o creme, ma va benone anche da sola.

Enjoy!