25.08 Ousse
Si riparte lungo il
fiume , che è proprio bello e fermo. E in piano e senza vento!
Poi proseguo su
altri rivoli d’acqua sempre a rispettosa distanza dalle vette dei
Pirenei. E’ sempre salita ma dolce e senza strappi per un bel po'
di km. Non ci sta più la nebbia dell’oceano, ma la mattina è
sempre più umido e devo attendere che il sole sia alto per far
asciugare tenda, sacco piuma e materassino, e qui toccherebbe di
citare i Righerira.
Le architetture sono
cambiate nel giro di pochi km dalla Spagna, adesso i tetti sono a
falde complesse, le tegole son diventate scandole, la campagna è
coltivata e mantenuta in modo diverso. E’ sempre un passaggio
lieve ma ad un certo punto ci si accorge che qualcosa è cambiato,
non solo le scritte ed i nomi ( che son sempre bilingue). Acquitania,
ma anche paesi baschi, un misto tra Spagna e Francia, tra monti e
colline.
Punto a Pau seguendo
il fiume per strade secondarie, evitando la statale quando possibile;
si sale dolcemente e inesorabilmente, piano piano però. A parte
qualche collina . E cominciano a comparire le indicazioni per
Lourdes. Ossignor, son passato per Santiago e va bene, ho sfiorato
Fatima e passi, ma adesso anche Lourdes sembra veramente un
pellegrinaggio, Mando qualche messaggio ad amici, se gradiscono
omaggio di madonne con acqua gasata pro spritz santificante,
delclinano gentilmente a parte mio cognato che ne vorrebbe 2
damigianette ( per bilanciare il carico..) .
Punterei anche a Pau
ma ci passerò solo per vedere il centro storico che il campeggio
municipale sarebbe chiuso ma in realtà è stato trasformato in
centro nomadi o una cosa del genere. Chissà i Salviniani/lepeniani
locali che ne pensano, me ne frega poco, si pedala ancora una 10ina
di km ( naturalmente in direzione Lourdes) che ce ne sta un altro.
Arrivo, modesto,
anzi decrepito, ma in compenso con poca gente pure gentile. Ma per la
sera punto al’anatra, che qui si è in Aquitania, confine con
perigord, terra di anatra, gesier de canard, fois gras, rillette,
canard confit, magret de canard; in poche parole, la morte mia.
E invece panino con
salame e 2 calici di vino nero, che in campeggio niet, ristorante
vicino al campeggio niet, paese vicino, che ci sta la festa del paese
con fuochi, concerti, danze, niet. Il resto dovrei riprendere la bici
che però uso come albero per la roba stesa e poi sono ad almeno 8 km
Quindi pane preso la
mattina, salame anche , ma almeno un bicchiere di vino rosso onesto.
Per l’anatra vedremo prossimi giorni, che la gola sta montando.
km 110 h 630m
26.08 Masseube
E anche oggi si
parte tardissimo, ma per buoni motivi.
Il primo è il mio
vicino di campeggio, tetesco di Cermania con cui passo un’orata
abbondante a parlare e che mi offre pure caffè fatto con la moka!
Due giri, che è un appasionato del caffè, ci piace quello alla
tedesca, ma in viaggio preferisce la moka. E dio bono, scorso anno in
Islanda una coppia di tedeschi con spaghetti Barilla, olio
extravergine e pomodoro secchi, in Francia un tedesco con moka,
prossimo giro vuoi vedere che ne becco uno in sandali senza calzetti
? Ma dove si andrà a finire con questa globalizzazione ?
Una brava persona
comunque, è stato veramente piacevole ( non solo per il caffè!) ; è
li in campeggio in roulotte con la figlia, la sta accompagnando a Pau
dove farà un semestre all’università, per imparare meglio la
lingua, per Erasmus, per fare insieme anche qualche giorno di ferie.
Un papà figo insomma, che a lui la roulotte fa cacare, preferirebbe
alberghetto da usare com ebase e da li partre a piedi per giri e poi
spostarsi, ma la ha presa 20 anni fa quando i figli erano piccoli e
ai figli piace… Un santo insomma.
Mmmmh, dove ho già visto ? Soia, mais, in lontananza motange azzurre... Dove ?
Questo cartello mai visto prima, ok attenzione pedoni, va bn attenzione bici
Da uno degli onnipresenti monumenti ai caduti della grande guerra, quel che si dice scambio alla pari
La svolta a sinistra!
Poi parto,
all’inizio pianura e vado via veloce, medie alte e la batteria si
carica veloce attaccata alla dinamo. Poi la prima salita lunga e si
conquista l’altipiano e via ancora veloci. Bella la campagna, bella
pure la boulangerie dove mi pappo una mille foglie ed un flan
parisienne, che si deve pur usare un sostituto del pastes de nata.
Bboni aò, ma questi li so fare pure io, a casa mi allenerò
duramente sui pasteis.
Poi cominciano le
colline di traverso , una dietro l’altra; stancanti, che si tira
fino in cima, poi via per discesa sempre troppo breve e poi subito
altra salita. Spacca gambe e spacca fiato.
Manco mal che la
campagna è bella, ma la pacchia di pianura e salite dolci è finita
per qualche giorno; per evitare le salitone dei Pirenei mi tocca di
passare le forche caudine delle colline e di traverso, che son tutte
microvalli che scendono giù dai Pirenei.
Decido per un
campeggio verso i 100 km in modo da non arrivare troppo tardi e anche
perché son stanchino; per una volta non ha la un gran premio della
montagna per arrivarci e vicino ha pure 2 ristoranti, uno chiuso e
quindi si punta all’altro.
Il campeggio è
comunale, strutture nuove di stecca, poca gente, erba morbida e
niente sassi; 5.50 euri; e dove sta la fregatura? Niente birra di
fine giornata, niet, solo analcolici o al più vinassa, bottiglia
intiera però. E po ben, si fa lo stesso con l’acqua fresca il
momento religioso prima di montare la tenda, quello in cui faccio il
sunto mentale della giornata, le cose belle viste, i profumi, i
colori. Le cose fetenti e la fatica, ne valeva la pena ? , dove andrò
domani ? .
Piccoli dubbi e
grandi conferme, ma il fine pedalata per me è sempre cos’,
meditativo ma anche godereccio e quindi mi immagino ENORMI anatre
grasse tutte per me.
Si monta, si lava,
ci si lava, dopo aver atteso il minimo dell’orario decente per
presentarsi con la bava alla bocca si va a mangiare ( che la verdura
di 2 sere fa e il panino di ieri sera mi gridano vendetta).
IL dramma : hanno
avuto afflusso anomalo la domenica a mezzodì ed hanno finito i
gesier, il fois gras e pure il magret di anatra. Non fossi ateo mi
sarei messo a piangere e in ginocchio supplice ad ululare “ perché
mi hai abbandonato!”.
Gaudioso però
rimedio con insalata di capra calda (già dettagliata) e per un
piatto di petto d’anatra affumicato, con pane croccante, una pizza
bianca e mezzo di rosso. Si lo so, è praticamente metadone, ma ci
rifaremo prima di lasciare la zona.
km 90 h 920m
27 Saint Lys
Dio bono che
stanchezza oggi, si parte tardi per far asciugare le varie umidità,
si cerca invano di bere un caffè, boulangerie tutte chiuse per ferie
o fallimento, tristesa profunda. Meno male che qualcosa da mangiare
ce lo ho sempre dietro, avanzi di pane, il salam di 2 giorni fa e
quando si arriva in Francia, sempre almeno un pacchetto intero di
galette ( o palette) breton, una spremuta di burro demi-salè,
zucchero e farina.
E ci fossero quei 500 metri in piano!
In Friuli le case si tiran su a forza di madonne, vicino a Louder son tenute su dalle madonne
Diverse vedute di santuario, per me un pelo più a destra, dopo la discesa
E si comincia subito
con salita secca, poi discesa secca e poi risalita secca. Così tutto
il giorno tranne gli ultimi 6 km. Sfiancante, mi fan male le gambe e
mo dopo quei 6000 km dovrei essere quel tanton allenato, ma niente ,
non si riesce a prendere un ritmo, una cadenza, una ragione.
E diventa solo
fatica nonostante la bella campagna, i cavalli, le mucche, i fiori.
Fatica, solo fatica.
E nemmeno come una bella salitazza che uno si fa la foto in cima e fa
il grosso, niente , nemmeno quella stupida soddisfazione. Ma dalla
zona si deve uscire, non ci stan santi e nemmeno madonne; a parte
quelle che tiro sul 12% che ogni tanto compare e quelli che invoco
per non avere rotonda o stop alla fine della discesa.
E niente po',
consulto la mappa per vedere i dislivelli e devio verso ovest per
cercar la pianura o almeno di smussare i colli, Tolosa che è grande
e incasinata la vorrei evitare, mi tocca di puntarla per evitare
dolori, ma alla ine mollo e punto ad un campeggio e vedremo domani
che sarà. Poi domani punterò verso Carcassone e poi di la per un
po' sarà pianura di cui mi lamenterò a non finire, ma basta sti
infiniti e letali saliscendi. Giornata corta, iniziata tardi e finita
presto, ma va ben così ch si sarebbe pure in viaggio/ferie nomo ?
Stavolta non mi
fregano e controllo pure su google, il campeggio esiste, pare che i
proprietari siano gentili e disponibili e va ben così allora.
Fregatura, è fuori
dal paese di un 6 km , non ha ristorante e non ce ne stanno di vicini
per almeno 6 km.
Quindi niente anatra
e robe grasse nemmeno stasera, ma cazzerola! Minestra di verdura knor
di riserva , corretta con olio stratavergine ch emi porto dietro dal
14 giugno, pane e per fortuna uno splendido uvaggio di Merlot,
Malbec, Cabernet, Tannat ( mai coverto) che vende il paron del
campeggio. Ci si consola liquidamente e lentamente ma inesorabilmente
la bottiglia sta per finire tra prepara la cena, mangia la cena,
scrivi 4 paiassate , pubblica le stesse. Domani però, a costo di
fermarmi a mangiare a mezzodì e passare il giorno pitonato a bordo
strada , fois gras sarà.
Ecco.
km 64 h 913 m
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