lunedì 27 agosto 2018

25.08 - 27.08


25.08 Ousse

Si riparte lungo il fiume , che è proprio bello e fermo. E in piano e senza vento!
Poi proseguo su altri rivoli d’acqua sempre a rispettosa distanza dalle vette dei Pirenei. E’ sempre salita ma dolce e senza strappi per un bel po' di km. Non ci sta più la nebbia dell’oceano, ma la mattina è sempre più umido e devo attendere che il sole sia alto per far asciugare tenda, sacco piuma e materassino, e qui toccherebbe di citare i Righerira.
Le architetture sono cambiate nel giro di pochi km dalla Spagna, adesso i tetti sono a falde complesse, le tegole son diventate scandole, la campagna è coltivata e mantenuta in modo diverso. E’ sempre un passaggio lieve ma ad un certo punto ci si accorge che qualcosa è cambiato, non solo le scritte ed i nomi ( che son sempre bilingue). Acquitania, ma anche paesi baschi, un misto tra Spagna e Francia, tra monti e colline.





Punto a Pau seguendo il fiume per strade secondarie, evitando la statale quando possibile; si sale dolcemente e inesorabilmente, piano piano però. A parte qualche collina . E cominciano a comparire le indicazioni per Lourdes. Ossignor, son passato per Santiago e va bene, ho sfiorato Fatima e passi, ma adesso anche Lourdes sembra veramente un pellegrinaggio, Mando qualche messaggio ad amici, se gradiscono omaggio di madonne con acqua gasata pro spritz santificante, delclinano gentilmente a parte mio cognato che ne vorrebbe 2 damigianette ( per bilanciare il carico..) .
Punterei anche a Pau ma ci passerò solo per vedere il centro storico che il campeggio municipale sarebbe chiuso ma in realtà è stato trasformato in centro nomadi o una cosa del genere. Chissà i Salviniani/lepeniani locali che ne pensano, me ne frega poco, si pedala ancora una 10ina di km ( naturalmente in direzione Lourdes) che ce ne sta un altro.
Arrivo, modesto, anzi decrepito, ma in compenso con poca gente pure gentile. Ma per la sera punto al’anatra, che qui si è in Aquitania, confine con perigord, terra di anatra, gesier de canard, fois gras, rillette, canard confit, magret de canard; in poche parole, la morte mia.
E invece panino con salame e 2 calici di vino nero, che in campeggio niet, ristorante vicino al campeggio niet, paese vicino, che ci sta la festa del paese con fuochi, concerti, danze, niet. Il resto dovrei riprendere la bici che però uso come albero per la roba stesa e poi sono ad almeno 8 km
Quindi pane preso la mattina, salame anche , ma almeno un bicchiere di vino rosso onesto. Per l’anatra vedremo prossimi giorni, che la gola sta montando.


km 110 h 630m



26.08 Masseube

E anche oggi si parte tardissimo, ma per buoni motivi.
Il primo è il mio vicino di campeggio, tetesco di Cermania con cui passo un’orata abbondante a parlare e che mi offre pure caffè fatto con la moka! Due giri, che è un appasionato del caffè, ci piace quello alla tedesca, ma in viaggio preferisce la moka. E dio bono, scorso anno in Islanda una coppia di tedeschi con spaghetti Barilla, olio extravergine e pomodoro secchi, in Francia un tedesco con moka, prossimo giro vuoi vedere che ne becco uno in sandali senza calzetti ? Ma dove si andrà a finire con questa globalizzazione ?
Una brava persona comunque, è stato veramente piacevole ( non solo per il caffè!) ; è li in campeggio in roulotte con la figlia, la sta accompagnando a Pau dove farà un semestre all’università, per imparare meglio la lingua, per Erasmus, per fare insieme anche qualche giorno di ferie. Un papà figo insomma, che a lui la roulotte fa cacare, preferirebbe alberghetto da usare com ebase e da li partre a piedi per giri e poi spostarsi, ma la ha presa 20 anni fa quando i figli erano piccoli e ai figli piace… Un santo insomma.




Mmmmh, dove ho già visto ? Soia, mais, in lontananza motange azzurre... Dove ?



Questo cartello mai visto prima, ok attenzione pedoni, va bn attenzione bici 



Da uno degli onnipresenti monumenti ai caduti della grande guerra, quel che si dice scambio alla pari










La svolta a sinistra!











Poi parto, all’inizio pianura e vado via veloce, medie alte e la batteria si carica veloce attaccata alla dinamo. Poi la prima salita lunga e si conquista l’altipiano e via ancora veloci. Bella la campagna, bella pure la boulangerie dove mi pappo una mille foglie ed un flan parisienne, che si deve pur usare un sostituto del pastes de nata. Bboni aò, ma questi li so fare pure io, a casa mi allenerò duramente sui pasteis.
Poi cominciano le colline di traverso , una dietro l’altra; stancanti, che si tira fino in cima, poi via per discesa sempre troppo breve e poi subito altra salita. Spacca gambe e spacca fiato.
Manco mal che la campagna è bella, ma la pacchia di pianura e salite dolci è finita per qualche giorno; per evitare le salitone dei Pirenei mi tocca di passare le forche caudine delle colline e di traverso, che son tutte microvalli che scendono giù dai Pirenei.
Decido per un campeggio verso i 100 km in modo da non arrivare troppo tardi e anche perché son stanchino; per una volta non ha la un gran premio della montagna per arrivarci e vicino ha pure 2 ristoranti, uno chiuso e quindi si punta all’altro.
Il campeggio è comunale, strutture nuove di stecca, poca gente, erba morbida e niente sassi; 5.50 euri; e dove sta la fregatura? Niente birra di fine giornata, niet, solo analcolici o al più vinassa, bottiglia intiera però. E po ben, si fa lo stesso con l’acqua fresca il momento religioso prima di montare la tenda, quello in cui faccio il sunto mentale della giornata, le cose belle viste, i profumi, i colori. Le cose fetenti e la fatica, ne valeva la pena ? , dove andrò domani ? .
Piccoli dubbi e grandi conferme, ma il fine pedalata per me è sempre cos’, meditativo ma anche godereccio e quindi mi immagino ENORMI anatre grasse tutte per me.
Si monta, si lava, ci si lava, dopo aver atteso il minimo dell’orario decente per presentarsi con la bava alla bocca si va a mangiare ( che la verdura di 2 sere fa e il panino di ieri sera mi gridano vendetta).
IL dramma : hanno avuto afflusso anomalo la domenica a mezzodì ed hanno finito i gesier, il fois gras e pure il magret di anatra. Non fossi ateo mi sarei messo a piangere e in ginocchio supplice ad ululare “ perché mi hai abbandonato!”.
Gaudioso però rimedio con insalata di capra calda (già dettagliata) e per un piatto di petto d’anatra affumicato, con pane croccante, una pizza bianca e mezzo di rosso. Si lo so, è praticamente metadone, ma ci rifaremo prima di lasciare la zona.

km 90 h 920m


27 Saint Lys

Dio bono che stanchezza oggi, si parte tardi per far asciugare le varie umidità, si cerca invano di bere un caffè, boulangerie tutte chiuse per ferie o fallimento, tristesa profunda. Meno male che qualcosa da mangiare ce lo ho sempre dietro, avanzi di pane, il salam di 2 giorni fa e quando si arriva in Francia, sempre almeno un pacchetto intero di galette ( o palette) breton, una spremuta di burro demi-salè, zucchero e farina.




 E ci fossero quei 500 metri in piano!















In Friuli le case si tiran su a forza di madonne, vicino a Louder son tenute su dalle madonne






Diverse vedute di santuario, per me un pelo più a destra, dopo la  discesa









E si comincia subito con salita secca, poi discesa secca e poi risalita secca. Così tutto il giorno tranne gli ultimi 6 km. Sfiancante, mi fan male le gambe e mo dopo quei 6000 km dovrei essere quel tanton allenato, ma niente , non si riesce a prendere un ritmo, una cadenza, una ragione.
E diventa solo fatica nonostante la bella campagna, i cavalli, le mucche, i fiori.
Fatica, solo fatica. E nemmeno come una bella salitazza che uno si fa la foto in cima e fa il grosso, niente , nemmeno quella stupida soddisfazione. Ma dalla zona si deve uscire, non ci stan santi e nemmeno madonne; a parte quelle che tiro sul 12% che ogni tanto compare e quelli che invoco per non avere rotonda o stop alla fine della discesa.
E niente po', consulto la mappa per vedere i dislivelli e devio verso ovest per cercar la pianura o almeno di smussare i colli, Tolosa che è grande e incasinata la vorrei evitare, mi tocca di puntarla per evitare dolori, ma alla ine mollo e punto ad un campeggio e vedremo domani che sarà. Poi domani punterò verso Carcassone e poi di la per un po' sarà pianura di cui mi lamenterò a non finire, ma basta sti infiniti e letali saliscendi. Giornata corta, iniziata tardi e finita presto, ma va ben così ch si sarebbe pure in viaggio/ferie nomo ?
Stavolta non mi fregano e controllo pure su google, il campeggio esiste, pare che i proprietari siano gentili e disponibili e va ben così allora.
Fregatura, è fuori dal paese di un 6 km , non ha ristorante e non ce ne stanno di vicini per almeno 6 km.
Quindi niente anatra e robe grasse nemmeno stasera, ma cazzerola! Minestra di verdura knor di riserva , corretta con olio stratavergine ch emi porto dietro dal 14 giugno, pane e per fortuna uno splendido uvaggio di Merlot, Malbec, Cabernet, Tannat ( mai coverto) che vende il paron del campeggio. Ci si consola liquidamente e lentamente ma inesorabilmente la bottiglia sta per finire tra prepara la cena, mangia la cena, scrivi 4 paiassate , pubblica le stesse. Domani però, a costo di fermarmi a mangiare a mezzodì e passare il giorno pitonato a bordo strada , fois gras sarà.
Ecco.


km 64 h 913 m

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