giovedì 21 giugno 2018

14.06 - 20.06




14.06  Punta Sabbioni
Tornato a casa tardi dopo pizza di fine anno scolastico con compagni di scuola e due professori non trovo di meglio che riorganizzare le borse prima di andare a dormire. E le 2 fanno presto ad arrivare senza aver ottenuto il risultato sperato di pesi e volumi. Sveglia presto allora per rifare almeno la metà delle borse...
E alla fine in ritardo all'appuntamento con Marco per bere un caffè con krapfen propiziatorio a Cervignano; in compagnia per una mezzoretta che lui doveva andare a lavorare (LUI) ed io invece con tranquillità a Cervignano a prendere il treno per Latisana. Talmente tanto tranquillo che lo perdo, o meglio lo avrei anche potuto prendere fossi stato Hulk per trasportare bici e borse in un colpo solo al binario. Ma chissene, sono in ferie no ?
In breve comunque arrivo a Latisana, scarico bici, faccio 2 viaggi per portar fuori dalla stazione armi e bagagli e decido che mica mi va di fare il ponte di Latisana che ci sta tanto traffico, meglio prendere una bella deviazione no ? Che mi allungherà INUTILMENTE la strada di una 20ina di km , visto che i sotto/sovrappassi che sulla carta mi sembravano così brillantemente risolvere la vita non ci stavano causa i lavori per la terza corsia. E tornare indietro sui propri passi non se ne parla proprio, che la saggezza da tanti km sulle chiappe è ancora arrugginita.
Comunque niente di nota, territori visti e conosciuti da anni. Scopro che il cellulare mi fa una ultima fotografia e poi la camera non parte più , si incessa e poi da errore. Disinstalla, reinstalla, tira via altre app, niente da fare; niente autoscatti o foto del cibo o scatti al volo pro invidia via whatsapp questo viaggio, il destino vuole così.
Un simpatico agricampeggio a Punta Sabbioni chiude degnamente la prima giornata, nessuna foto scattata e l'amara constatazioen che le birre oramai saranno da 33cl, starò lontano dalla civiltà della pivo ( unità di misura il mezzolitro) per un pò di tempo; e quindi bis per arrivare a 66.

km 102

15.06  Trecenta - Occhiobello
Oggi si prova l'ebbrezza di spostarsi tra le isole in bici e barca; tanto tempo perso in attesa dei mezzi, in mezzo pedalate da record dell'ora per timore di perdere il mezzo. Comunque avendo come obiettivo il giro della laguna e non arrivare ad un'ora decente a Trecenta è un bel giro e si passano dei bei posti. Val la pena ( scoperto dopo) fare il biglietto giornaliero e poi pagare in barca il supplemento di 1 euro per la bici; se il comandante da il permesso di portarla a bordo, che come giro è bello gettonato e pullula di  bici. A proposito di bici, incontrati 5 cicloviandanti in giornata, tutti teutoni e tutti con e-bike.
I tratti in barca mi fan vedere la laguna da angoli sconosciuti

Questa è in piccolo e probabilmente non rende l'idea, ma vedere Venezia andando da Punta Sabbioni al Lido, fa veramente impressione. So che è o era la via di ingresso delle grandi navi; o perlomeno anni fa quando abitavo in zona e andavamo in punta alla diga di San Nicoletto con Max &c a pescare e fare bagnetti, ogni tanto passavano questi mostri di barche . Comunque, se ai tempi della Serenissima era da qui che facevano "entrare" a Venezia i vari personaggi in visita ettecredo che questi rimanevano giusto quel pelo impressionati dalla potenza di Venezia.


Comunque alla fine sbarcato a Chioggia  ( piena di indigeni in e-bike!) acqua ed una pizzetta e via verso Trecenta. Che poi perché Trecenta che non ci sta nemmeno nelle figurine ?? Ma per un puntino non dichiarato, andare a trovare la ex-collega Federicca, fioretto promesso e che devo mantenere.

Si cerca di evitare la Romea e quindi via di strade lungo i canali di deviazione del Brenta e poi dell'Adige . E alla fine l'Adige vero e proprio, con quei civici che fan quasi pensare a vie consolari.





Grano praticamente maturo e sullo sfondo i colli Euganei; per qualche giorno sarà sempre e solo la grande pianura dei grandi fiumi.









Arrivo a Trecenta dopo le 18 e vedo l'ospedale sempre nominato ma mai visto dove gira una delle installazioni che seguivo, uno dei "clienti" insomma. Mi ha fatto strano, ma nessuna nostalgia!
Ci incontriamo con Federica, le bevo praticamente una bottiglia di te freddo, mi porta a vedere la ( m e r a v i g l i o s a) casa in costruzione, ce la raccontiamo per benone, poi arriva anche il ( fortunatissssimo) compagno Max e ce la riraccontiamo e nel mentre si fa tardi per arrivare a Ferrara. Pazienza, mi consigliano un albergo a Occhiobello e addirittura Federica mi fa da segretaria e me lo prenota al telefono!
Via nella notte a schivare i pterodattili succhiasangue della pianura e a dormire senza cena ; una Moretti da 33 però in albergo ce la hanno e me la concedo voluttuosamente.

km 142 in tutto, pedalati sui 130che ci stanno anche i pezzi in barca e non ho voglia di far conti

16.06 Ferrara e ancora Ferrara
Ma se Trecenta non ci sta nemmeno nelle figurine, che dire di Occhiobello? Ma è fondamentale per il ponte sul Grande Fiume no ?
Peccato fosse chiuso per lavori e quindi ciao ciao agli 8 km di passerella...


Poco prima di arrivare al campeggio, una piccola torre di acquedotto con vestigia del passato recente; sbiadita ma sempre li

Po ben, arrivo in campeggio , monto la tenda, lavatura etc etc e poi a dormire qualche ora; che a Ferrara coi son venuto per un appuntamento con amici da Udine  e Lombardia per una pedalatona notturna di gruppo : Ferrara bike night .
Cercare per credere, belle anche se credo che per qualche tempo non ne farò più.
Ferrara la ho già visitata qualche anno fa, è un ricordo oramai falsato, ma comincia a fare caldo e preferisco starmene in campeggio all'ombra a dormicchiare e leggere nell'attesa della chiamata degli amici che arriverà verso le 19.

km 42

17.06  La lunga notte ed il perfido giorno

Eccoli gli amici nottambuli in centro a Ferrara prima di partire; dopo panino e birra, non sbadiglianti e ancora belli profumati.








Pedalar di notte ed in gruppo ha un fascino tutto suo. Mi è capitato di farlo da solo per le campagne friulane, vuoi perché son cazzone ed esageravo con la lunghezza del giro, vuoi per sfuggire al caldo. In gruppo , e questa volta erano oltre 1000 partecipanti, è una robonona;  a vedere la quantità e le diversità di bici e abbigliamenti, sembrava una parodia picaresca di Mad Max. Vedere poi i serpentoni, vantaggi della pianura e del percorso lungo la sponda del Po, di luci davanti rosse e dietro bianche era affascinante. Che anche le luci, dalle standard, ai fasci laser, alle lampadine natalizie, ai  palloncini trasparenti e avvolti da lucette a led che vendevano a Ferrara e che sembravano meduse degli abissi. Insomma un carnevale sudaticcio e pedalante.



E poi vedere l'alba è uno spettacolo che non stanca mai; se non la si vede per andare/tornare a lavorare tutti i giorni naturalmente ...




















Fatta , finita., 100 km di pedalata notturna e questo giro non siamo nemmeno lontanamente gli ultimi. L'effetto però è quello di SONNO TOTALE. Infatti si ritira il sacco colazione, si mangia qualcosa e poi tutti all'ombra o quasi degli alberi a dormire. Scene fantozziane di gente che usa le buche del minigolf come materasso, altri a bocca aperta in posizione liquida appoggiati a qualsiasi cosa. Comunque dormito alla grande anche se per meno di 2 ore. Che un po di ente era già andata via; chi pedalando ( tana e via a casa) , chi invece con i bus prenotati per il rientro. Noi invece che si è quantomeno originali niet e si pedala anche all'indietro, ma non per la via dell'andata. Si sceglie un percorso breve e non trafficato.
Ci separiamo in 2 gruppi e si affronta l'asfalto caldo della pianura; qualche sosta per bere e far respirare le chiappe, della ciliege spaziali e una barista spassosa e si riarriva a Ferrara. Baci abbracci, smonta bici , carica bici ed io mi considero fortunello perché qualche km ed avrò doccia e tenda ad aspettarmi. Si ok, la tenda però era nel mentre clamorosamente sotto la battuta del sole e quindi doccia,  telo sotto gli alberi, pioggia di Autan e via a ronfare en plein air!

km 167


18.06  Carpi
Che mica avevo deciso di andare a Carpi, ma alla fine ci son stato, ho dormito e mangiato nelle vicinanze e ci ho festeggiato il 55° compleanno. In viaggio come faccio in modo che capiti da qualche anno; non esiste regalo migliore.

Oggi il viaggio ricomincia, non ho più appuntamenti oppure orari a parte quelli fisiologici. Comincia il gioco.

Uscendo da Ferrara garda che fabbrichetta che ti trovo! Emmica lo sapevo che lo facevano a Ferrara il delizioso .







Dopo un girovagare per le pianure imbocco finalmente la ciclopista che dovrebbe portarmi in avanti verso Torino; è ricavata dalla sede in una strada ferrata, non si nota mica no ?
Il caldo aumenta giorno per giorno e qualche km dentro questa bella galleria verde è tutta salute.












Nomen omen

Eccola Carpi; la piazza principale che è sontuosa. Praticamente tutti dalla parte dell'ombra e ci mancherebbe!
Pregusto cena di compleanno con gnocco fritto & tigella & salumi emiliani & lambrusco gelato. Telefono ad un agriturismo con recensioni favolose.
Arrivo li e scopro dopo poco nell'ordine che l'attività è stata rilevata da 15 gg, il lunedì è giorno di chiusura, sono pugliesi e che però mi faranno da mangiare qualcosa.
Il qualcosa da mangiare è andato più che bene; festeggiavano il compleanno di un loro amico e mi hanno aggiunto un coperto in disparte. Tagliatelle ai funghi, rigatoni alla carbonara, grigliatina mista. Beh, il lambrusco gelato almeno ci stava ed era pure buonone!
E poi la cena me la hanno offerta visti gli inconvenienti causati dal cambio gestione in corso ( attese, casino notturno, attesa al mattino di 1 ora per pagare, etc) . Ma va benone così e non avevo nemmeno detto che in realtà stavo festeggiando anche io. Il posto merita un ritorno, anche perché la gola di tigella &c mi è rimasta.

km 88



19.06 Cremona

Partito tardi per vari disguidi, il caldo è già li che attende, sempre pianura tra provinciali e secondarie . Un altro puntino, il campo di Fossoli; è aperto alle visite solo nei fine settimana, pazienza , non è rimasto  molto in piedi . Il tempo lo sta inghiottendo pian piano, alberi e cespugli in mezzo alle strutture.




Qualche minuto di pensieri in compagnia di una signora, passata anche lei da questi parti e che si è detta, perché no, di passare a omaggiare una delle tappe della shoah italiana.


Tiriamoci su va, che almeno i nomi delle vie hanno significati semplici e fanno pure ridere



E visto che si passa vicino a Brescello, come non passarci?Sarà ch han forse costruito qualcosa in più, sarà la memoria bambina che fa vedere tutto grande, ma io la piazza della chiesa me la ricordavo taaaanto più ampia. O forse è la tcnica cinematografica. Comunque appena ritorno a casa, maratona Peppone e don Camillo sarà.
Il paese è piccolo e dedicato alla memoria della serie ; aziende agricole, bar, imprese han tutte un riferimento ai film e qualche gadget iun vendita. La cosa bella è il pellegrinaggio vero e proprio con giovani, adulti e vecchi che passano di qua, camminano, fanno qualche foto, mangiano qualcosa e immancabilmente cercano di entrare nella chiesa. E anche questo puntino è fatto!






Zanzarodromo






Forrest



Missili padani



E su e giù per gli argini si arriva a Cremona; che ci sta pure economico campeggio gestito da cooperativa sociale che è credo centro di riproduzione mondiale della zanzara da attacco . E ci  arrivo dopo esser andato su e giù per gli argini del Po infinite volte; dopo aver passato tratti di provinciale a traffico pesante e magicamente arrivando a Cremona, tutto diventa ciclabile e affrontabile. E tanta gente che va in bici e corre.
Dopo essermi sistemato un giro cena in centro, alla ricerca della torta fritta che è lo gnocco fritto sotto altro nome.
Lo trovo in piazza insieme ad affettati e sottaceti a cura di un insieme di associazioni che hanno organizzato un happening mangereccio pro racclta fondi. A seguire mucisa in piazza rvival anni 80; ci passo una mezzora e poi la stanchezza mi fa tornare in campeggio. E dal campeggio scopro che è in corso un'altra festa con musica dal vivo a volume improbabile; e alle 2 di notte scopro che a Cremona le Harley Davidson godono a smanettare in una certa curva e che li pozzino cecalli!

km 127



20.06 Stradella



Una perla anni 80



E qualche bel nome









In pianura è pieno di ciclabili; a volte perdo la traccia della ciclabile del Po, che poi non è solo una. A volte la trovo illogica , ma  d'altronde se l'argine non ha stradina da qualche parte bisogna pure andare. Però dopo Piacenza per un bel trattone di 15 km si passa sulla Padana Inferiore che ha densitò di traffico di un suk. Ho provato anch a cercare qualche alternativa, ma sarei dovuto tornare indietro parecchio e cambiar sponda di Po. Il bello è che in mezzo al macello del traffico ci stanno i carteli sia della ciclopista del Po, che quelli ENORMI della via Francigena; ora già a farla in bici, ma a piedi robe da enfisema polmonare.
Comunque caldo caldo caldo, dal meteo online vedo ancora per qualche giorno. E allora mi fermo per dormire in un puntino dove pensavo solo di passaree; il posto che è "quella città dove tutte le armoniche di questa pianura sono nate e qualcuno le suona così "














km 91




2 commenti:

  1. Carletta, bellissima avventura! e altrettanto bellissima descrizione, così bella che sto riscoprendo il significato di invidia.... un abbraccio
    Angelo

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  2. Grande Carlito, freerider vero! Ottimi spunti per ambiziose ispirazioni. Regala al tuo pubblico delle videoclipssss ;]

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