sabato 23 giugno 2018

21.06 - 23.06





21.06 Valenza
 
Mai visto tante gioiellerie e omini culturisti in questa strana accoppiata.

Ma andiamo con ordine, dormito il sonno dei distrutti dalla bici, la colazione non è stata delle migliori, poca roba, la parte salata triste e mesta e quindi giusto due frutti, un mini croissant, un nano pain au chocolate ed un caffè doppio. Però delle belle chiacchiere con il gestore dell’albergo che in questi ultimi 2 anni ha visto crescere l’onda di ospiti cicloviandanti . E quindi oramai in ritardo con i lavori, conta per il prossimo anno di allestire uno spazio dove piazzare lavasciuga, qualche attrezzo, un piano di lavoro, apposta per i cicloviaggiatori. Non arrivano per ora comitive numerose, ma con la bella stagione 2-3 presenze giornaliere le hanno. Nel frattempo ha decorato qualche stanza con stampe dedicate alle 2 ruote, già occupate per la note trascorsa e quindi non le ho viste.

 
E dire che si, ben che la ciclovia è abbastanza segnata, ma con degli sterrati impegnativi per bici con bagagli che non la rendono appetibile a molti. 
Però su mappa qualche alternativa poco trafficata la si trova; oggi infatti pochi km, poco meno di 100, ma tanti li ho fatti su sterrato e con un caldo a tratti giaguaro. Per fortuna che, anche se non in tutti i paesi, fontanelle pubbliche ce ne sono ancora; per trovarle però tocca di uscire dal percorso istituzionale; e ci sono uscito per lunghi tratti, alternando i tratti sterrati con un po' di scorrevolezza dell’asfalto . Capita abbastanza spesso di trovare colonnine con il defibrillatore ; abbastanza spesso significa che ne ho incrociati almeno una 30ina fino ad oggi da Ferrara a qui. Ogni tanto sul percorso, ogni tanto nei paesi che si attraversano; e ancora più spesso indicazioni su dove trovarne uno. Oggi tappa di trasferimento e di meditazione; nel senso che durante lo sterrato anche no, ma nei tratti solitari di asfalto io e i massimi sistemi ci siamo confrontati alla grandona. Sto entrando nel viaggio insomma, perso nei pensieri e perso nel paesaggio che attraverso polaco polaco.





Risaie










 




Doveci stavano i Parun dai bei braghi bianchi









 






 Toponimi










Stasera mi son fermato a Valenza Po, come dicevo un sacco di gioiellerie, di compro oro usato e un sacco di uomini bitorzoluti e tatuati. Quattro diconsi 4 solo al discount dove mi ero fermato a prendere del te freddo, altri visti poi passando per il paese. Puntato per la presenza di un campeggio, ma data la spossatezza andava benissimo qualsiasi cosa. 10 euri che è benissimo devo dire, in un parco con acqua termale ( da bere), piscine ( ma li si paga a parte e in ogni caso dovevo prima lavarmi e fare il bucato), in cima alle prime salite vere che affronto ( diopoi se sono carico ) e gabbie con volatili. In qusto momento 4 enormi e coloratissimi cacatua emettono il loro dolce verso ; si faccia conto un Hilti a velocità massima con percussore su granito, spero solo non siano uccelloni nottambuli e notturni. Speta spetta, anche i PACOEEE PACOEEE dei pavoni in lontananza. E una famiglia con il padre urlatore campano in uno dei bungalow al limite della zona tende. Quasi quasi domani nella prima farmacia si comperano i tappi…

km 94



22.06 Torino

Caldo, feroce caldo.Mi arrivano messaggi da Friuli & Veneto preoccupati di quanta acqua ho preso.
Zanzare assassine tante, te freddo anche, acqua dalle fontanelle parecchia. Pioggia niet e caldo se possibile aumentato rispetto a ieri.


Questo uno dei momenti "freschi" della giornata, stavano allagando una risaia e ci stava un refolino di aria che colpendo l'acqua fresca quel sollievo lo dava.





Delta del Mekong





Ore 13, ennesima sosta all'ombra di un portico.


Si perchè mi son ricomparsi i portici; segno che come al nord quando qui si mette a piovere lo fa in modo professionale e continuativo. E anche segno che oramai la ciclovia del Po la ho lasciata per passare alle provinciali dove trovo ogni tanto un afontanella, ogni tanto una bottega o un bar dove bere qualcosa di fresco. E devo dire che nel Monferrato ho trovato persone gentili e curiose, una signora di un alimentari mi ha regalato 2 chiacchiere sui moti dove abitano i parenti ( Agordino) e una banana, una barista over 70 parole gentili e il pieno di acqua fresca. Che l'obiettivo di oggi oramai è Torino; dovrebbero essere circa 100 km, sofferti per il caldo e per i chiapponi che si fan sentire, un giorno fuori sella me lo merito insomma.

Caldo ferocissimo, ma alle porte di Torino cominciano le ciclabili cittadine lungo i fiumi; quindi asfalto o almeno non single track e soprattutto queste deliziose fontanelle con il torello e l'acqua che scorre bella fresca. 
Veloce telefonata all'ostello di Torino per vedere se avevano posto per un fuori quota e cerrrto che ce lo avevano.
In stanza con un giovine alto atesino di Meltina in viaggio di piacere mentre studia per l'ammissione all'università di Vienna.
Ostello in zona per me sconosciuta di Torino, ma va ben tutto. Moderno e quel che deve avere lo ha, fuck the star!

km 111


23.06 Torino

Nessuna foto che non avevo voglia di portarmi dietro la macchina fotografica tutto il giorno. 
Tanto lo sapevo che avrei fatto solo un giretto per il centro ed il resto esclusivamente dentro i musei. 
Ben po, il museo egizio di Torino è il più bel museo che abbia mai visitato. Per i contentuti, per i pezzi esposti, per la sua storia narrata con garbo e senza sensazionalismi, per come è organizzato il percorso espositivo, per i contenuti mutimediali delle scuffiette che ti danno all'ingresso. Merita già da solo un viaggio fin qui. 
Poi però l'arte moderna è una altra passione e qui a Torino ci sta un Modigliani mai visto... E allora 2 orette anche al GAM ( galleria d'Arte Moderna); ecco questo non vale sicuramente il viaggio, ma dei bei pezzi ci sono eccome. A parte il Modigliani, che non potevo mancarlo, altri pezzi di pregio o se non altro che mi son piaciuti e che non conoscevo. 
Il centro di Torino è cambiato parecchia da quando c'ero stato. praticamente 20 anni fa... L'epopea d'oro dell'informatica, oro si fa per dire : euro , anno 2000 e quindi rifacimento o revisione di un sacco di sistemi informativi. C'ero stato si per dei mesi, ma praticamente mai vista di giorno, giusto qualche via . Si lavorva parecchie ore,  ricordavo giusto qualche pezzo di strada per arrivare dall'albergo all'ufficione Telecom, qualche pezzo divia nei dintorni dello stesso per mangiare qualcosa, piazza San Carlo,  piazza Carlo Alberto, piazza Solferino. Non ho trovato più le vetrine di Borsalino e della Caffarel Prochet, sono comparse le solite vetrine che si vedono in ogni centro. Meno librerie di quante ne ricordassi ( e ne ricordavo parecchie!) , nessun tossico, ma barboni o disagiati sempre un casino. Ne parlavo ieri sera con una delle persone di servizio all'ostello, i tempi sono cambiati rispetto a 20 anni fa, ma la povertà è aumentata e le politiche di ogni colore non han fatto molto per affrontare questi disagi.
Comunque adesso sfinito. Mangiato una insalata da un turco e fatta scendere con Moretti gelata da 66 e devo vedere un pò cosa sarà di me domani e qualche giorno in avanti . Che le langhe mi aspettano frementi




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