domenica 5 novembre 2017

giorno 9 : Vagskogarvekur - Reykiahlid



26.08



Risveglio con pioggerella, che il meteo avevamo visto la sera e non sembrava malaccio. Peccato però che avevamo TUTTA la roba stesa  e stesse piovigginando anche al risveglio...
Vabbè, si parte già bardati contro il malo tempo e belli carichi di abbigliamento tecnico lavato la sera che profuma già di cane bagnato




E sti cazzi


Il nulla, ma ricco di attrazioni turistiche.


Però nel programma di oggi una cascata , Godafoss, la cascata degli dei. Quindi uno si immagina una roba ufo. E invece si ok bella, ma niente a che vedere con la magnificenza e la potenza di Gullfoss.
Tanta gente, macchine, pulman, la patria dell'autoscatto e dei droni. Via via , che oramai siam diventati orsi.





Finita l'attrazione della cascata ln paesaggio è questo. Senza personalità o cose degne di nota.










 Questo il centro abitato più grosso che abbiamo incontrato. E' alla fine di una discesissima dove il vento da sostenuto è diventato bello teso. E quindi rallentando la marcia abbiamo incontrato il famigerato MOSCHINO FETENTE ISLANDESE. E capito molto dei racconti letti sul grande nord. Meno male che non succhiano sangue o trasmettono malattie altrimenti la strada sarebbe un continuo mausoleo. Unico scampo è andare sopra i 18 km/h, ma prima il vento contrario, poi le salite figurarsi se non sembravamo tarantolati in bici.
Su una salita particolarmente tosta ( io a 3/4 son sceso ed ho fatto a piedi)  e con vento assassino Piero dixit : "Almeno non piove".... Effiguriamoci se Odino non era li ad ascoltare ? Sento ancora le risate...
Questa è l'ultima foto del giorno e non era tardi. Pioggia fredda , vento contrario. A tratti pioggia fitta e pozzangheroni., Siamo arrivati al paesello sulle rive del lago Myvatn e guardando il lago ci è venuta una tristezza totale. Fango , nuvole basse, freddo, pioggia., vento.
Al campeggio ci siam stati per chiedere se avevano posto nei bungalow che sticazzi che a 50 suonati na notte di tregenda al freddo e al gelo ( no, non sono gesù bambino) ; anche se all'occorrenza si sarebbe fatto per carità. Ci dicono che hanno un bungalow da 2 , ma che per ragioni di sicurezza non possiamo starci in 3. All'italiana ci dico "ok fatta", che si paga pure per la tenda ma non la si monta nemmeno. Ma la ragazza alla reception ci sgama subito e dice che forse dico forse, ci trova una sistemazione di fortuna in un ostello . E in effetti così sarà, a prezzo scontato ( di pochisssimo in verità) andiamo a dormire in una stanzetta nella costruzione dove dormono i ragazzi che lavorano per l'ostello. Al caldo ( fin troppo) e all'asciutto. Soldi ben spesi.
E anche li alla sera, noi con i pastoni preconfezionati ed una famigliola simpatica di Cermania a farsi una spaghettata saltata con gamberoni e pomodorini. Però loro erano in macchina uffa....




76 km  850 m


























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