domenica 5 novembre 2017

giorno 6 : Hveravellir - Hunaveri






23.08




Risveglio nelle nebbie, che il freddo notturno trattiene basso tutto il vapore delle pozze e del fosso di scolo. Noi romaticamente avevamo piazzato la tenda giusto accanto al canaletto, metti mai una abluzione notturna con acqua calda; e mal ce ne colse, condensa da hammam  nella tenda . Però usciti dalla tenda uno spettacolo surreale .


Ieri sera avevamo visto solamente la pozza miraclosa e non il resto della zona di fumarole varie. Alla mattina praticamente da soli, in attesa che aprisse il bar del campeggio per regalarci colazione seduta, al caldo e soprattutto abbondante , giretto fotografico nei dintorni del campeggio.


Fumarole variamente rumorose e potenti




I colori delle concrezioni delle pozze naturali fan paura da varietà e stranezza; sibili , borbottii, peppetiamenti la colonna sonora ambientale.






Poi con il sole filtrato dalle colonne di vapore ci si immagina che vengano fuori i Pooh a cantare...


Ed eccola la pozza che ieri non ho fotografato; per pudore non son andato vicino a fotografare, per timore di riaddormentarci e rimanere qui nel limbo non abbiamo fatto il bis dell'ammollo e poi per la sicurezza di trovarci poi sommersi da pulmini, superfuoristrada pieni di persone, siam andati a fare prima lunga colazione ...


... e poi via verso nuove avventure



Non c'é praticamente nulla, i ghiacciai sono sempre più lontani , però è assolutamente affascinante pedalare in queste lande. E poi lo sterrato, tranne qualche metrata qui e la è VERAMENTE meglio. Robe da sfiorare anche i 15 km/h! Anche i 20 direi




E tutto ad un tratto eccola li la casetta ; è un rifugio di emergenza, dentro ci sono dei letti a castello, un fornelletto , qualche bombola , buste di minestre e scatolame vario. Il posto è meraviglioso, uno sc'iopone di flashback : Into the Wild.



E qui in mezzo al nulla, con strada larga e visibilità suprema, il segnale di tenere la destra .
Perplessità.




Una deviazione per un rifugio, traduzione : si dorme, teniamo bevande calde, ci si può fare da mangiare, si pesca, ci son le docce e ci sta il bagno termale e la temperatura è 40°. Che se no uno mica ci si ferma se è a 37 .







Superometto all'ultima cimetta conquistata sopra un lago e poco dopo il rifugio
E qui incontro con gruppo di escursionisti italiani; sono piemontesi, simpatici e cordiali. E anche generosi, ci  fanno conoscere varietà islandesi di biscotto dolce e salata che saranno base della nostra dieta nei giorni a seguire. Il capobanda fa la guida di professione, viene in Islanda da 15 anni e l'ha vista cambiare di molto negli anni. Da selvatica a più organizzata, da molto accogliente a quasi predatoria. Ci danno anche un paio di dritte per giri/trekking  in valli vicine, ma non riusciremo ad andarci per questa volta. Pecà, ma non si sa mai.





Burloni....


E dopo la pena del tratto finale tutto ondulato e con vento contrario, la civiltà, l'asfalto e per di più rifatto di fresco e quindi un biliardo. E come ciliegina è pure in discesa!

A stento si trrattiene la gioia per la fine del toule ondulee; tutto bello e affascinante, ma forse sarebbe stato meglio farlo in Mtb e senza bagagli per goderselo. I basti pesanti ti incollano al suolo ed ogni buca è un colpo al corpo.


Eccolo l'inizio della F35, ma dall'altra parte

E usciti dal deserto una oasi di verde e campi coltivati; la valle protegge un pochino anche dal vento. Qualche salitina , ma mediamente discesa .




Tanti allevamenti di cavalli, perfino mucche e stranamente poche pecore.
Bello, bello, bello.









La tappona prevista sarebbe dovuta andar avanti ancora per una 30ina di km, stanchezza e sole calante ci fanno decidere per sosta in un campeggio che segnala il GPS. Nella guida non compariva nulla, santa mappa Garmin!
Campeggio con un bel pratone e stanzetta chiusa per far da mangiare. Le docce si fanno negli scantinati dell'edificio principale dove ci sta il teatro del paese ( e saran 20 case scarse...) . Al campeggio ritroviamo una coppia di tedeschi con cui ci siamo superati e fatti superare più volte durante la giornata. Anche loro stanchi si son fermati e ben ce ne colse a tutti, che la mattina ci sarebbe stata una lunga e tosta salita, ma lo avremmo scoperto solo l'indomani.
Nota di folklore : noi a mangiare le solite minestre e di antipasto pane e grana, i tedeschi invece cacciano fuori spaghetti, olio extravergine , pomodoro secchi e si fanno una spaghettata furba. Non c'é più religione....


91 km, 723 m

 

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