giovedì 23 giugno 2016

Tappa 1 Fiumicello Logatec : sulla strada ancor



Che non suona per niente bene, molto meglio On the road again.
Però sulla strada ancor ci sta perchè è esattamente la stessa tappa di 3 anni fa; il giro quello verso Bisanzio, i km e il dislivello più o meno gli stessi  ( ho cambiato qualcosa ma è finita la batteria del gps e quindi valgono i numeri omologati del passato). In compenso anche il vento è stato identico, forte e contrario; però allora pioveva a tratti e minacciava sempre di farlo. Oggi sole impietoso fino alle 17 , poi per fortuna il sole si è coperto ed è calato anche il vento. Morale fatica immonda, ma in parte è colpa del mio stato di forma ( tonda) e in della preparazione mancata tra piogge prima, anche durante, e ditino rotto dopo.
Però intanto qui ci sono arrivato lo stesso e in condizioni non troppo pietose : sono ancora un discreto pinguino insomma e me lo dico da solo.
Oggi anche poche foto che i posti li conosco bene e quindi non mi viene in mente di far foto.
Ma andiamo con ordine che stasera mi sento ciclofilosofo : è stata la partenza perfetta, perfetta per me naturalmente...
1. Sveglia disattivata la sera prima, mi son svegliato con luce e il casino di uccellini. E anche con il volo delle 6.30 da Ronchi che finestre tute spalancate 
2. Borse già pronte a parte acqua ( e sambuco) in frigo insieme a panino
3. Roba da stirare pronta per il ritorno, nel senso che è rimasta da stirare
4. Sazia colazione : omelette con funghi ( 3 uova da mangiare e l'avanzo di miceti che stava in frigo da qualche giorno)
5. abluzioni
6. Butta via immondizie, lava bidoni, chiudi gas, controlla finestre etc etc etc etc
7. Riattacca il gas che quasi quasi nartro caffè ce lo beviamo e poi ho giusto il capitolo del libro di turno da finire
8. con la dovuta fretta finalmente partito
Per i primi 6 punti circa 20 minuti , gli ultimi 2 han fatto si che partissi alla fine alle 8 dopo essermi svegliato un ora e mezza prima; la bellezza di non avere treni/aerei/mezzi o anche solo nefasti personaggi che ti fan inutile fretta; e anche la bellezza di inziare il viaggio nello stesso istante in cui giri la chiave della serratura.
Ecco, basta ciclosofia.
Che mi son pentito amaramente del cazzeggio mattutino, faceva già caldo da sudare nonostante la bora .



Questa perla artistica, questa via di mezzo tra un Basquiat e il Quelo si troca a Concovello, un 50 metri prima della fontanella a cui puntavo già da almeno 1 ora.  Non è maravilliosa ?

Fino a Prosecco ci stava abbastanza  traffico e parecchio vento; poi girato a sinistra per raggiungere  Monrupino ( o Repen come che volè) la strada è diventata così. Il vento non si vede ma giuro sull'impastartice a spirale che ci stava .

Che poi il Carso sarebbe meraviglioso anche in estate  . Basta solo avere una primavera totalmente monsonica e invece di lande lunari il sommaco con i piumini piuminosissimi faceva concorrenza alla sua livrea autunnale   


Che castelliere o paesi o località turistiche : TERAN.
Manca solo il punto esclamativo e poi assomiglia ad una minaccia.




E visto che le rogne me le cerco da solo e me le ciuccio fino in fondo, anche oggi un poco di sterrato. La strada me la aveva insegnata Marcuccio ( Bigwash) all'epoca di Costantirinopoli; in un impeto filologgico la ho rifatta. E me lo ricordavo peggio, quindi ho fatto bene e come allora ho sparagnato sia un po' di strada che un pò di vento, si corre in mezzo ad un tunnel di alberi  che qualcosa ripara



Ho trovato quest'oasi di pace poco dopo lo sterrato; era mezzogiorno passato, a parte la colazione ( una misera omelette di 3 uova 3) avevo solo mangiato una manciatina piiicola picola picola di uva passa : FAME NERA.
Ci stava l'ombra , il riparo dal ventissimo, il silenzio visto che passavano poche macchine, il verde , la pietra e i colori che paiono istriani. Napoteosi . Mi sistemo sulla scalinata, caccio il paninetto e l'acqua . E mi passa pure il mal di testa che mi era venuto per colpa di vento e sole implacabile.
Tempo di rollare na sigaretta priam di partire e non mi arriva un camioncino di decespugliatoristi che dovevano finire il lavoro ???
Puzza orrenda di miscela e rumorone mi han fato ripatrtire dall ex-paradiso . Che poi all'ombra con i residui di vnto sembrava quasi di avere l'aria condizionata.


Ecco qui il maldito Nanos! Finalmente faccia a faccia e in procinto di girargli pure la schiena .
Quasi tutta pedalata che lo vedevo, prima solo le antenne, poi da lontano anche lui . Ore e ore a pensare cose simpatiche tipo "ma strac..zo devo arrivare fino li???" E ingiurie al mio modo di concepire vacanza e viaggi. Che poi mi piace, ma nel mentre ( se con caldissimo e ventone e salitissime controvento) altro che 30 denari... 


Ecco, questa massima ammirazione. Casa crollata per un pezzo ed il resto con oribbili crepe e fenditure.
Travi che perfino un tarlo le schiferebbe. E non ci fanno un disegnone ?
Pazzi ma mi piacciono questi sloveni. 


Ogni volta che ci vengo, mi stupisco sempre di quanto verde ci sia in Slovenia. Non ho fatto foto agli orti che ci stavano le maestranze che ci lavoravano ( e anche per sommo fastidio) , ma chiunque li abbia visti è rimasto stupito dalla loro perfezione.  Niet erbacce, niet mescolanze di piante, tutto geometricamente diviso. Sembrano tutti ingegneri ( non quelli fighi, quelli ingegneri ingegneri  ingegneri, che se non ci sta nel manuale allora non esiste) . Anche i campi falciati stessa roba. Vuoi vedere che l'artista di sopra è croato ??



Altre foto non ne ho fatte, non ci stava nulla di indimenticabile. A parte questo magnifica perla  a cui ognuno può associare una semantica ( si lo so, sono un nerd over 50) .







E per finire, la strada fatta che son stanchino e domani si replica. Ma domani la valle della Krka  mi stupirà come sempre. E quindi non rileggo e chiedo scusa per gli orrori...

km ascesa
109,5 1268





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