lunedì 9 luglio 2018

04.07 - 08.07

04.07 Castries

E dopo tanto tempo che non prendevo pioggia in tenda mi è ricapitato; per fortuna che avevo mangiato nel pomeriggio e che avevo dietro sia acqua che della frutta secca e da leggere ; e che non son venuti fuori bisogni molesti.
E' una strana sensazione, è bello il rumore della pioggia, ma poi si cerca di capire se entra da qualche parte; ci si rilassa e ci si preoccupa alternativamente finchè non si decide che se non è entrata finora non entrerà più e fanchiulo. E si dorme da dio una volta raggiunta la consapevolezza, però poi la mattina si parte tardi per cercare di far asciugare il più possibile tutte le cose bagnate e umide. Partito tardi anche perchè la mattina non pioveva più, ma ci stava nebbiolina malsana.
Però via, la roba bagnata in qualche sacchetto da pattume e si parte che tanto la nebbia si sta alzando e si vede già l'azzurro.
 


E giornatona sarà, prima salita , poi saliscendi e finalmente ondulazioni meno fetenti.

E guarda qui, oh parbleu uno chateau!



La ribellione del girasole e dei 2 papaveri









La strada va in mezzo alla campagna e ci stanno molte fontanelle, ma l'ultima volta che hanno gettato acqua era nel '52 .
E caldo fa anche caldo, la roba stesa sui bagagli posteriori  metà giornata è già asciutta .
Attendo l'arrivo di una cittadina con qualche bottega ed ecco Ales con uno dei suoi coni di detriti di miniera.
Mi fermo, compero te freddo, acqua gelata ed un melone ; trovata l'ottima panchina lungo fiume sto tagliando il melone quando un signore d'altri tempi si alza il cappello e mi dice "bon appetit messieu". Ben pò, talmente stranito che lo ho ringraziato e salutato in italiano.





E' piovuto ieri tardo pomeriggio notte, ma leggero leggero, giusto da far dormire meglio. Ma in giro è pieno di questi cartelli  : propongo gemellaggio con Friuli.





































E' caldo, tra un pò finisce la campagna e finisco in bocca alla tentacolare Montpellier. Campeggio con piscina ? Ma subito!
E mi fermo in prossimità di Castries in campeggio con poche cose, ma con piscinetta bella fresca.
Cena in autogestione e per un pelo riesco anche a bermi la meritata birra gelata prima che chiuda lo spaccio , il resto della serata a fare piani per i prossimi giorni; mi spiace saltare il pellegrinaggio a Roquefort, ma sarebbe tanta salita e poi praticamente un tornare indietro per ciominciare la discesa verso la Spagna. Quindi niente, questo puntino si salta e mi scarico le tracce dell'eurovelo 8 e vediamo un pò che si riesce a fare a scrocco.


km 108 h 860m



05.07 Marseillan

 





E quindi uscimmo a rivedere il mare







Ogi giornata semilavativa; pochi km, poco dislivello, ma si è passata una città abbastanza grande che è sempre un bel casino e soprattutto ho visto kitesurfisti felici e anche qualche ciclista in verso contrario tutto estasiato; io invece me la son guadagnata a colpi di pedale contro in vento fetecchione.
Però poi arrivato alla costa, la spiaggia di Montpellier, piazzata la bici in vista, cambio costume en plein air e via a fare un pocio in mediterraneo. Adzo se è fresco, direi freddo che mi ha fatto lo stesso effetto flash della vasca gelata post aufguss; na figata suprema comunque. Meno togliersi la sabbia di dosso per evitare effetto fresatura.


Sto seguendo lungo la costa il percorso eurovelo nr 8; non pedissequamente, ma comunque è quello dai.. Si passa dal mare pien di gente alla zona dele lagune in perfetta solitudine; tratti di sterrato, tratti asfaltati . E sempre sto stracasso di vento.
Incrocio qualche ciclista che vien dall'altra parte: qualcuno serio serio accenna solo con un dito, qualcuno sprezzante finge di non vedere, qualche entusiasta mi risponde a tono, con una signora nera come un tizzone dell'inferno ( cit.)
ci sfioriamo le dita incrociandoci, un 5 in levando.

 




Però è proprio bello; le zone di successo balneare hanno anche ogni tot km un gruppo docce/acqua di cui approfitto senza meno.
Ma alla fine cedo alla tentazione di fare un altro bagnetto e magari pure cercare di prendere sole nei pezzi non esposti che passi l'abbronzatura da sandalo, ma braccia e gambe nivure nivure e il resto pallido invernale fa impression.
E quindi mi fermo a dignitosi 80 km , piazzo la tenda e poi mi piazzo in spiaggia a fare bagnetto ( diobono che gelida) e dormicchiare girando lo spiedo ogni tanto finchè i crampi alla panza mi ricordano che mancano all'appello qualcosa da mangiar e la birra gelata. Mi faccio malamente tentare dal gestore del campeggio che magnifica sia le sue origini italiane che la sua pizza.
La prendo al Roquefort ( in memoria del puntino) e dopo la birrona un mezzo di rosè indigeno ed acqua gelata.
La pizza, diciamolo, assomigliava a quelle Cameo; che poi con la famona di fine gior nata è buono tutto . E poi dopo birra e mezzo di rosè sorseggiato a spritz il mondo sembra tutto bello .Pisandlov..

km 85 h 300m



06.07 Port-la-Nouvelle
Oggi, dopo tanti anni senza televisione, ho cambiato canale; ebbne si, dal canal du Midi al canal de la Robine.


Sul canal diu Midi una signora ciclabile; ogni tanto una chiusa, ogni tanto qualche barca di villeggianti ma stranamente nessun pescatore.
Tanti barconi da lavoro trasformati in case o in bar, traffico di ciclisti di tutte le sorti.
Nessun problema per seguire la strada, solo ricordarsi di girare a sinistra a Beziers per prendere l'altro canale.





E le bici non le vuole proprio nessuno appoggiate al muro.







SOn andato ad assaggiarla, non assomiglia per niente a quella famposa di Stanlio & Ollio (https://www.youtube.com/watch?v=xRkJaUyk10Y)
Peccato non fosse nemmeno fresca



Risaie con cigogne

E questo è il solitario tratto finale del canal de la Robine, da destra campagna, canale, lingua di terra , mare. In perfetta solitudine e con compagnia solo in maledetto ventaccio mai una volta favorevole, sempre di fronte o di lato.
Quindi sfinito cerco un campeggino e alla reception mi cacano si e no che la Francia sta giocando con l'Uruguay. Sta già su 1-0, facendo il check in ne vedo qualche minuto.
Poi montando la tenda e lavando i panni dall'altoparlante del campeggio vine annunciato il 2-0



km 87 h 500m



07.07 Le Boulou
Cerco di partire presto per vedere se frego il vento, che di not te quasi scompare, poi riprende a folate, ma in tenda è anche poiacevole che porta fresco, fa entrare nel sacco apiuma e fa dormire bene. Sul presto il vento non è feroce e sulla costa è più forte , quindi ciao eurovelo 8 e mi butto all'interno verso Perpignan. Che si devono valicare i monti.

Eccoli i temibili Pirenei, teatro di epiche lotte, ma anche di signore tappe del Tour  e della Vuelta ; si intravedono ancora lingue di neve tra le ardite vette che sfiorano le nuvole.
Sarà dura, durissima pasare di la.



E quindi passerò di qua per queste belle collinozze


Il vento in effetti è calato di parecchio, solo la mattna quando ero ancora in prossimità della costa; il caldo però va aumentando tantone e sempre di più compaiono piante di agave, fichi d'india, cactus vari.
Sto girando per strade secondarie di campagna e le salite si fanno più secche ; i nomi dei paesi son in doppia versione, francese e catalana, fino a qualche km fa erano francese ed occitana .


Sarei anche retentato di fare il bullo e puntare direttamente a Figueres facendo tappa lunga. Ma il vento mattutino, il caldone e le salite mi fan fermare ai piedi dei Pirenei.
Che tanto da li mancheranno 50 km a Figueres dove punterò al museo Dalì e se ci arrivo stasera perderò o 1 giorno o 1 notte di albergo che campeggi non ce ne stanno più.
Boh, mi fermo e via che domani poca, ma salita sarà.




km 81 h 610m


08.07 Figueres



Eccolo qui uno dei cartelli dell'eurovelo 8.
Tutto segnato bene, alle svolte i cartellini, a terra frecce e simboli vari, quanti km fatti; comodità suprema.
Tanti in bici da corsa che tirano le salite che son quasi sempre sul 6%; poi si torna in piano e pooi si torna a salire. Insomma qualche pezzetto di rifiato ci sta, finchè non si arriva alle colline più dure e li è sempre 6% minimo.
A tratti scendo dala bici e spingo, che il 14% con i bagagli lo reggo qualche metro, ma poi mi esplodono i pori dai getti di sudore; che fa pure caldo assai.


Dopo un poco mi accorgo della stranezza dei boschi: ma son quercie da sughero!

Caldo e ancora caldo, il bosco è bello secco e ci sono continui cartelli a tema incendi, di attenzione, ma anche di percorsi alternativi in caso di.


E dopo tanti su e giù si scollina e i paesaggi si fanno decisamente spagnoli. Credevo io, invece è una vecchia caserma di confine francese.


E appena passato il confine, si passa dalla strada asfaltata o cementata francese allo sterrato spagnolo; con tratti in cui son dovuto scendere sia in salita che in discesa. Pochi tratti pedalabili, questo è uno di quelli , ma diciamo che per adesso eurovelo 8 è giusto un segno su una carta, che sterrato sabbioso al 18% con le borse, nemmeno dopato




E difatti belkla la natura, ma alla prima cittadina spagnola di confone, piena di venditori di tabacco, alcool, outlet etc etc , mi sono infilato sulla statale e mi son fiondato a Figueres. 20 km di velocità e comodità, che la strada ha una signora corsia di emergenza.
E il caldo si fa afoso e feroce, nemmeno avessi passato vramente i Pirenei dai 200 in su!


Arrivato a Figueres poco dopo le 14 nessuno in giro, il deserto. Tutto chiuso. Scemo, è domenica oggi no ?
Alla ricerca dell'economico albergoggio e poi in centro a are un giretto epoi al museo Dalì.







Ecco, qualche foto del teatro/museo/labirinto ; non dico che valga il viaggio, ma è molto bello. Se lo è concepito lui e quindi è esso stesso un'opera esposta. Le opere di maggior pregio sono in giro per il mondo, ma questo da l'impressine di essere il mondo di Dalì; che è pure tumulato alla base del teatro/museo.
Bello bello.
Uscito da li però fame nera, alla ricerca di tapas alla fine ho trovato l'ottimo locale; ch eperò il giro tapas lo faceva solo minimo per 2. Cheppall. E allora piattone di prosciutti misti , croquetas di baccala , pan con tomate ( pan&pomodoro) e fiumi di birra gelata.
E la birra è tornata a costare decentemente, yeah.


E qusto non è Dalì, ma era bello lo stesso


km 45  h 630 m

3 commenti:

  1. Ciao Carluti. Stai andando come un treno !
    Ma vogliamo vederti suvvia un autoscatto come si faceva una volta
    Miao

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  2. In Cataluña e non è trascorso neppure un mese! Vogliamo l'autoscatto al prossimo puntino raggiunto !○¡

    (il commento apparirà due volte, ma non so che farci... repetita iuvant)

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  3. Il baco basta nominarlo e si autodistrugge...

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