lunedì 30 luglio 2018

27.07 - 30.07



27.07 Castillo del Marqués






Andalusia; mi ricorda le colline delle Marche però in grande e con pendenze più dolci. Però i campi gialli di stoppie e ancor più le case bianche mi fan tornare in mente la Lucania



Colori bruciati ma anche tanti alberi, tanti e tanti mandorli e tanti ulivi. Poco traffico, qualche camion ma non si sta male. Salite si, ma non tutte cattive , discese anche ma non tutte frenate. Saluto la Sierra Nevada che chissà quando la rivedrò ancora; tanto caldo e poca acqua in giro; cerco di evitare anche il poco traffico sulla provincial/statal e bighellono anche per i paesetti, a volte sparagnando una salita , a volte aggiungendo metri ai totali .






Poi un miraggio all’orizzonte, lago turchese? Tolgo gli occhiali gialli che fan sembrare tutto bello anche quando piove e il turchese è ancora li, è una diga , il colore così saturo in mezzo ai colori sbiaditi dalla luce che sembra o finto o frutto di procedimenti chimico-nucleari.
Non riesco a pucciarci i piedi che il pezzo che sfioro è recintato perchè ci stanno le prese, ma l’idea di frescura mi fa già venir sete. E infatti al primo bar radler gelato e non se ne parli più, sudato nei 6 minuti successivi ma va ben lo stesso. 
 





Insieme ai gialli compare anche un verde finalmente diverso dai mandorli e dagli ulivi, di nuovo un pò di macchia mediterranea.

E poi discesa e anche tanta e si guarda di nuovo
 il mare e vista ora e stanchezza si punta direttamente ad un campeggio. Completo. E allora a quello dopo, tanto è vicino : completo. Oh cazzo . Vabbè , ce ne sta uno nudisti a qualche km si prova in quello, che fastidi non ne ho; però li hanno loro che dovrei essere in possesso di un apposito carnet ( almeno questo ho capito) e quindi ciccia. E comincia a fare buio, sono stanco , farei anche campeggio libero ma la zona è antropizzata da far paura. E allora si punta al successivo, altri 15 km e li un buco me lo trovano. Non è nemmeno una piazzola, è uno spazio tra 2 bungalow, ma naturalmente tariffa piena di 34 iuri. Stica se si fan pagare in Costa del Sol, fosse bella almeno.

Km 121 h 1425 m


28.07 Artola

Dire giornata oribbile sarebbe anche poco; passata tutta all'insegna del cercare di evitare il traffico.
Fino a Malaga anche bene, poi la statale diventa praticamente autostrada e si va in giro per cercar vie migliori a zigo zago tra  case, spiaggie, urbanizzazioni, rari pezzi di ciclabile condivisa con gente che porta degli 8 con di traverso.



Unico momento carino una gara tra barche a remi.; ci davano dentro come le bestie e tutta la spiaggia a fare tifo.





Natura incontaminata e spiagge solitarie




Cercando vie alternative in mezzo ad urbanizzazioni selvatiche e campi da golf





Sempre per vie de scondon a sudare come una bestia su pendenze che non gliela fo







Sulla statale è impossibile andare, il traffico è denso e van tutti veloci. Non ci sta la corsia di emergenza o perlomeno i 30 cm dalla striscia bianca al guardarail van bene giusto per un puffo. Magro.
E allora su e giù, dentro e fuori , passa da un lato all'altro della dannata A-7 usando i passaggi pedonali sopraelevati ( e spingi e frena...).
Basta, decido per il basta e si va al primo campeggio utile che si deve rivedere dove andare. Qui obiettivamente fa cacare assai, saran anche posti fiki e alla moda, ma allora io son demodè, anzi obsoleto ed orso.
Campeggio in salita ovviamente e alla reception mi consigliano di andare in alto che è più silenzioso.
E andiamo fino in alto e ritorna giù per comunicare che piazzola ho scelto per SOLI 36 euro. Piana di sassi, ma almeno i bagni son puliti. Wifi a pagamento a parte , ci mancherebbe che fosse compreso nella modica tariffa . AL market prendo una bottigliona di birra  psteggio con un panino jamon & queso, oramai un classico della spesa mattutina al supermercato e che non ho mangiato durante la giornata.
E poi mi piazzo bello bello a concepire percorso alternativo e finire la cervezona e poi a leggere un pochino. Decisione tra stanotte e domani mattina ad ispirazione.


Km 83  h 750 m


29.07 Navacillo

Credo almeno si chiami così che nella mappa non ho trovato il nome.

Via deciso, si lascia perdere la costa con il traffico assurdo e gli ancora più assurdi tentativi di evitarlo. Si torna tra le montagne e si va a Siviglia; tanto il dislivello che farò sarà minore di quello che dovrei fare passando da Cadice e sarà minore sommato di quello che avrei dovuto fare da Granada. Mi consolo così dai, avrei dovuto guardare il percorso con qualche giorno di anticipo, ma appena annuso il verbo “programmare“ smetto subito.
Un po' di costa la ho dovuta fare prima di arrivare alla via per le montagne, alla reception del campeggio un tipo mi aveva dato delle indicazioni per beccare quella che prima o poi diventerà la ciclabile della costa, che doveva essere finita quest’anno, ma che invece ciccia; fatto 3 tentativi infruttuosi e alla fine mi son dovuto buttare nell’arena della superstrada. A dire il vero l’idea sarebbe stata quella di svegliarmi e partire prestone così da beccare meno traffico, però già di notte non era mai calato e alle 7 il rumore era sempre quello.
Comunque prova e riprova a beccare sto mitologico passaggio a sud ovest ripetendo l’esperienza di abissi da cui riemergere e alla fine mi son buttato sulle superstrada assassina. Con il casino ogni tot di sopravvivere agli svincoli, di sfiorare il guardarail con le borse, guardare sul navigatore se un pezzetto potevo farlo fuori ma senza affrontare pendenze letali. Poi finalmente Marbella, finalmente non perché sia bella, solo perché poco dopo girerò per le montagne e si spera via dal traffico.; e invece non propriuo, che la strada è molto bella, accanto ci hanno costruito campetti da golf , villazze, club esclusivi, piccoli insediamenti di alto livello e per di più la strada è bella larga e sembra fatta apposta per le moto in salita e per le bici in discesa. Anfatti, un casino di bici da corsa che scendevano, moto in piega in, mai visto tante Ferrari, Lotus, Jaguar, Bentley, Audi ufo, Porsche, Range Rover, Bmw X*. SI certo, anche qualche vw jetta o macchine varie, ma la maggioranza erano dai 60 keuro in su.
 

 4-5 camioncini che vendevano sacchetti ( dico sacchetti) di palline da golf che io pensavo che razza di frutta fosse; oltre a set di mazze e ammenicoli vari





E li ho pure invidiati i maledetti, che 1000 metri di dislivello sotto la battuta non son stati facili con tutto il peso; tratti fetenti sul 10%, altri tratti pedalabili, ma sempre e inesorabilmente salita.
Per fortuna anche 2 fontanelle fresche per la via e poco prima del primo colle anche un punto di ristoro, che bibite dolci e gasate non ne bevo mai, ma in salita, in bici e sotto il forno solare mi tocca e anche con piacere ( e dovere, che gli zuccheri me li divoro).
E nel frattempo sono arrivate le 18, meglio cominciar a cercare il posto per la notte che la zona è  ai bordi del parco naturale "Parque natural Sierra de Las Nieves" e non ci sta molto , tutto quanto a Marbella e dintorni.
Vedo che ci sta un campeggio un poco fuori strada, ma non di molto. Lo raggiungo per scoprire che apre ad ottobre, però ho anche passato una zona attrezzata sempre fuori mano; medito di fare campeggio selvaggio , proibito, ma tanto non ci sta nessuno. Non ci stava nessuno… Giusto il tempo di pensarci sopra, far giretto a piedi per l’area per cercare zona con meno sassi e quasi pianeggiante che arriva jeep della guardia civil. Non mi hanno detto nulla, ma si son fermati e a quel punto ho salutato, fatto finta di fare 2 allungamenti e sono ripartito; e dopo un paio di km eccoti una locanda rural dove per 20 euro si passa la notte in comodo letto, senza formiche , senza bambini ( o bambine) bercianti. Al posto dei 34 di ieri in campeggio dove fino alle 2 mi han tenuto sveglio delle signorinedi 20 anni o poco via che sgallinavano, macchine in rientro, etc etc .







Sarà bella Marbella, ma qui mi piace di più; nonostante la fatica oribbile











E poi saran anche belli i tramonti al mare, ma la luce tra i monti. Eeeeh, che ci devo fare, terragno sono.









km 66  h 1355 m


30.07 El Coronil

Tanto brutto 2 giorni fa, ieri quasi non me ne sono accorto dalla fatica che ottundeva la mente, quanto bello oggi. Me gusta Andalucia, muchissimo. E poi anche tanta discesa il che nin guasta. E stamattina ho dormichiato fino a tardi (le 8emmezza , mica robonone) e mi son perfino bevuto un buon espresso spagnolo, che erà sicuramente più di 1 mese che non bevevo caffè. Quando sono in ferie almeno un vizio lo mollo. Fumare? Si limita dai. Bere? figurati. Mangiare ? Jamais! E allora niet bevande nervine. Ma stamattina dopo la dormitona avevo proprio gola di un caffè e pure con un poco di zucchero; seduto, all'aperto e pure con sigaretta. E avevo pure freschetto, che tirava vento e non era per niente caldo. Vitazza agra.



Bella anche questa cittadina, Ronda. Mai sentita nominare, ma merita una visita anche veloce.
In parte cinta da mura, ci si arriva con magnificherrima discesa e questo ha aiutato non poco. Poi dentro in salita, ma tanto mi fermavo a guardare e leggere le descrizioni ogni tot. Piena di turisti a piedi e in macchina e quindi  lenti si doveva andare per forza.





Tra la città vecchia vecchia e quella solo vecchia ci sta un ponte che l'orrido del ponte del diavolo a Cividale ci fa bif. Molto molto spettacolare e terrificante, ho perso proprio la confidenza con il vuoto. No xe ben cossì, tocca di riandare in montagna quando torno.








Comunque devo dire ANdalusia bella e basta; i paesi con tutte lecase basse e bianche fan venire in mente Puglie e Basilicata, ma d'altronde mi piacciono pure quelli.


E giallo su giallo con ogni tanto macchie verdi; si, ci sono anche mandorli ed ogni tanto querce, ma questi gialli me li immagino ad inizio primavera o tarda primavera in sfumature di verde. Per l'appunto come in Lucania con fratelli & cognati & nipotastre quest'anno. E pure qui ci si deve ritornare.




















Tutto bello, ma alla fine anche i su e giù hanno un loro peso. Oggi grandi discese ma anche tante salite, nessuna fetente se non per qualche metro, ma tante ; che la strada è pennellata tra le colline e quindi dopo tanta discesa si passa ad un su e giù continuo.
Sarei potuto arrivare quasi con il buio e sicuramente  sfinito a Siviglia, ma perchè poi ?
E allora El Coronil, ridente paesello ad una 40ina di km da Siviglia; domani si ripete il su e giù, ma in tardissima mattinata dovrebbe essere Siviglia.
Nota di folklore : stasera fame, ordino dei peperoni ripieni con salsa di queso de cabra ( bboni aò) e poi dando sfoggio della mia multiculturalità chiedo una ensaladilla. Intendendo io piccola insalata, ma lo spagnolo sensibile che conosce le mie debolezze traduce come ensaladilla rusa, ovvero insalata russa, la mia adorata kryptonite.
E te la portano, nonostante il nomino innocuo, in quantità degne di Pantagruel. Non che mi lamenti, ma per una volta che volevo fare il bravo....
Domani sera si chiede ensalada pequena.


km 90  h 1020 m




4 commenti:

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  2. sempre una scusa per incolpare gli altri che ti fanno mangiare troppo.. buon appetito.. oh scusa.. buon prosieguo..

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  3. Bella la scena di te che fa finta di fare le flessioni ho riso tantissimo a stupido e anche l'ensalatilla !
    ciao caballero

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  4. Adesso che sei a Siviglia, ricordati di andare dal barbiere, raccomandato dal signor Rossini.
    Non avrai una migliore occasione !

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