martedì 3 luglio 2018

28.06 - 03.07




Pensavo l'altra sera che normalmente a questo punto sarei stato diretto rapidamente per il ritorno motorizzato in qualche maniera; sono quasi al limite delle 3 settimane che dopo incazzature e mediazioni riuscivo ad estorcere. Come fossi indispensabile e non solo comodo.
Quest'anno finchè i chiapponi tengono, e così pure il conto in banca, continuo diritto. Diritto si fa per dire che il percorso fatto fino ad adesso è tutto tranne che diritto. Alla ricerca dei miei puntini .
Uno lo ho già saltato, il Verdon; ma avrei dovuto fare veramente un giro balengo e fare tanta e ancora tanta salita.

La supertraccia dice che fino ad adesso sono 1974 km  e dislivello positivo 9624 m. Minchia!




28.06 Le Lauzet - Ubaye

Ero partito dal campeggio bello baldanzoso, mi son fermato a Barcellonette per prendere qualcosa da mangiare e mi si avvicina un tipo. In zona parlano tutti un pò di italiano e quindi in misto talian-franzoso mi ha chiesto della bici, da dove venivo, insomma i canonici convenevoli. Un pò come quando i cani si annusano il culo.
E mi dice che la strada che volevo fare è chiusa per lavori fino al giorno dopo; fino al pomeriggio del giorno dopo. Ostia. Mi sconsiglia un passo che è duro duro e mi consiglia un altro passo : il Col de la Cayolle. Controllo su mappa e in effetti la direzione sarebbe quella che cicciomodo andrebbe bene a me. Pazienza, un pò più di dislivello , ma ce la si può fare.   




Ameni richiami per parapendiisti














La gola per il Col de la Cayolle




Che in effetti parto da un pelo più in alto, penso candido, e quindi i 2360 de colle si possono fare.
Mica avevo pensato che ero stanco dai 2 giorni di salita precedenti e che non avevo dormito poi molto bene per il freddo. Ebbene si, anche io ogni tanto ho freddo e stavolta ai piedi.
A fatica son riuscito a fare i primi 350 metri di salita ma anche i pezzetti da 2%  mi facevano soffrire a bestia. E quindi ho mollato e fanculo il col de la Cayolle.
E mi son diretto più in la possibile compatibilmente con la stanchezza , a Le Lauzet - Ubaye, dove poi la strada dopo poco sarebbe stata interrotta e dove avevo controllato ci stavano alberghi che per la notte era prevista pioggia e allora basta tenda. Arrivo, albergo modesto ma con lunga lunga sala da pranzo, atmosfera d'antan, mi capisco con il gestore in parte a parole in parte a gesti, mi sistemo nella cameretta, mi doccio e dormo per 4 ore 4.
E volevo pure fare il colle! Devo ricordarmi più spesso che i 20 anni sono quasi triplicati oramai.





Mi alzo semirinco e vado a fare un giretto per il paese ( 4 minuti) e per i dintorni ( 1 ora) giusto per fare fame e svegliarmi. E nei dintorni trovo ( indicato ) un ponte romano ancora in uso. Si, va beh , rattoppato e risistemato nei secoli , ma ancora in uso come strada secondaria.




Bon fame adesso è fame e torno alla casa per stanotte. Manca ancora una mezzoretta all'apertura della cucina e allora chiedo una. E li vien e Le Lauzet - Ubayefuori che il paron/gestore è di Sperlonga, in Francia da una vita e me la offre lui. Parliamo di un pò di tutto, dai tempi andati a quelli attuali; della festa che ha organizzato per i mondiali vinti dalla Francia " perchè sai, i francesi non sanno mica festeggiare" . E poi arrivano 3 camionisti italiani, il traffico con Cuneo è bello denso in entrambi i sensi, la strada del col della Maddalena è ben frequentata; anche se ho ricordi ben peggiori di altri passi. E finiamo la serata tra italiani a parlar del paese, dei nostri mestieri, delle nostre storie; e a bere birrette....

km 76 h 720 m


29.06 Sisteron
O meglio nei dintorni di.
La strada non è ancora aperta, ma il paron dell'albergo mi ha detto che ci sta una variante ch sale si, ma non è impossibile. Si allunga di 40 km e si va più a est di quello che vorrei, ma va bene lo stesso, si salta il Verdon per una altra volta. 
Arrivato all'inizio lavori chiedo se per caso una bici carica così non potesse per caso passare. Niet, dopo le 17. E allora via per la variante.
Che sale e mica di poco, bei pezzettoni su 8-9% , ma oggi sono decisamente riposato, ben carico di sali minerali e luppolo e sudatamente si va su.
Ciclisti in entrambe le direzioni e pur essendo in bici da corsa, salutano. Robe che da noi capita raramente. Due addirittura in salita mi pasano, salutano in francese e poi commentano tra loro in italiano "massimo rispetto con quel peso li". E spero si riferissero ai bagagli...


Il lago e i dintorni son proprio belli, le nuvole si addensano e si addenseranno durante tutto il giorno ma non pioverà.


In una delle cimette intermedia mi fermo a rifiatare e trovo questo bel quasi simulacro della route 66.
E un gatto che si fa accarezzare appena, di certo non fotografare, ma che se mi fermo a bere e sfumacchiare mi si appoggia alla natica a dormicchiare. Che giusto avevo bisogno di un pò di calore .... Però mi ha fatto piacere sto strambo gatto francese delle vette .





E qui piramidi di terra; che da bambino mi avevano veduto che solo sul Renon ci stavano! Fenomeno unico al mondo.
Poi diventando grande ne ho trovate in giro e oggi anche qui; ed è sempre effetto meraviglia.




E ocio ai ciclisti e ciclisti non fate cazzate; insieme ai vari cartelli di mantenere la distanza di almeno 1.5 metri quando si sorpassa un ciclista. E devo dire che va bene così, che cazzate da entrambi i partiti le vedo fare.

All'orizzonte mi appare questo bel paesone, Sisteron; non andrò a vederlo che la salita per arrivare al centro storico e al castello è micidiale e comincio ad essere stanco. Avevo controllato ieri sera e un paio di campeggi poco dopo erano li belli belli ad aspettarmi. Ne scelgo uno a caso e pure con piscina, 20 euro spesi bene che così mi fermo presto, mi lavo e lavo i panni e me ne sto a mollo nel'acqua fresca della piscina finchè la fame non mi chiama prepotente.
E domani direzione Aix-en-Provence, che non ci dovevo passare, ma vista la rinuncia al Verdon e visto che il Kobo ha deciso di abbandonarmi, ho visto in rete che ci sta la Fnac dove potrò riprenderlo addirittura in offerta. Cosa non si fa per i libri.

km 104 h 740m




30.06 Aix-en-Provence



Tappa quasi senza storia tranne per il caldone, che adesso che sto tornando in pianura si fa sentire.
La notte trascorsa svegliandomi quando cambiava il vento; vento che mi portava a volte il profumo dell'erba tagliata, a volte invece i profumi delle erbe da arrosto. Che debba mangiare un pò di più la sera ???

Le fontanelle cominciano a farsi più rade; qui a lato un modello mai visto prima, per far venire fuori l'acqua si deve girare la manovella in alto. Beissima!



















Omenas nemai porcos 1













Omenas nemai porcos2







 Passo da tratti di statale a tratti di provinciale; è sabato ma ci sta poca gente in giro ed è sempre tuttoi piacevole. A parte il caldo dopo le 13 .
I panorami son quelli della Provenza canonica; a parte la lavanda che qui non è zona.
Frutta, verdura, vigne, rosmarino, timo , maggiorana, asenzio . E cipressi che profumano anche loro





 Ogni tanto rovine di qualche castello o che












Come ricordano i pannelli ogni tanto, la Provenza è anche un parco geologico sotto il patrocinio dell'Unesco.
Qui i Penitenti di Memes. Non ho controllato su wikipedia, ma la loro leggenda è grossomodo questa : alla sconfitta in battaglia dei mori ( infedeli offcourse)  rimasero prigioniere alcune damigelle del sultano ( o chi per lui) . Il nobile incaricato di tenerle priogioniere per consegnarle al suo signore però rimase colpito dalla loro bellezza ( gran gnoccolone) che tergiversava a consegnarle ( e nel frattempo....).
Venuto a conoscenza del fatto , il signore impose la consegna e la punizione per il nobile; che a malincuore tirò fuori dal maniero le belle cecione.
Il popolo accorso per testimoniare l'evento rimase basito dalla loro bellezza. E pure i frati venuti per pregare rimasero folgorati dalla bellezza ( stratagnocche insomma).
E tanti e tali furono i loro segreti desideri che STRATAZAM, vennero tramutati in roccia per espiare i loro impuri pensieri.

Poi a fianco ci sono anch ei cartelli che spiegano la noiosissima genesi geologica delle formazioni, ma lasciamo perdere.



E sti fetenti dei provenzali che mi rubano l'idea del colore degli scuri vogliamo parlarne ??


Alla fine arrivato in Aix-en-Provence; bella lei, non fosse che era sabato e sembrava la festa del patrono e che è stata costruita NELLE colline, quindi da immaginarsi a fine giornata, in mezzo al traffico ed alla gente arrancare o tirare inchiodate alla ricerca del negozio Fnac.
Alla fine trovato, comperato il kobo nuovo, "serve la custodia? non grazie la ho già"  e poi scoprire che nella nuova versione lo hanno fato un pelo più stretto ed un pelo più lungo. Grrrrrr.
Campeggio alle porte della città, piccolino e semplice. Cena basta autogestione e via di ristorante. Con insalata di capra calda ( se lo si dice in italiano fa cacare, in francese ti vengono le bave; comunqu su letto di insalata e contorno di pane tostato, una formella di formaggio di capra fresco avvolto nel lardo e fatto scaldare)  e cesar salad. Insomma carnazza si, ma anche tanta verdura che il caldo la impone.

km 111  h 531m



 01.07 AVignone ( dintorni di )




MAI svoltare a destra













E vigliacco poi se le trovo nei menù; ben che non è che vada a mangiar fuori ogni giorno



Provenza di periferia




Rotonda nr 1


Ennesimo castello che mi sembra quasi di essere di nuovo in alto adige ( e capisco il perchè della la rivoluzione)




Rotonda nr 2









E finalmente Avignone. E' domenica e quindi poco traffico tranne qui dove son arrivatio anche  tutti quelli che erano ieri ad Aix .
Foto al ponte che bisogna, giretto in centro con bici a mano ma son fuggito quasi subito che non si poteva passare ; e poi ci ero già stato anni dfa con Donatella .
E alla ricerca di un campeggio che non ce la si fa più dal caldo. Gola di doccia e di birra gelata e non necessariamente in quest'ordine.
Senza dubbi mi son diretto al campeggio municipale de primo paesetto al di la del Rodano. Che in Francia municipale significa a prezzo controllato e spartanità. Ecco, la seconda la ho trovata. 27 euro 27 diobono, nemmeno a Saint Tropez!.
Uno dice, ok avevi l'olimpionica, supermercato, animazione, acquagym. No, il bloco dei bagni 2 è chiuso , è aperto solo il bagno 1; quello più distante naturalmente...
Wifi ( che in FRancia si pronuncia esattamente vifi) a 2 Giga ? No, a 2 minchiabyte.
Vabbè una notte e via va, ricarico tutto il ricaricabile nei bagni ( nel bagno 1 ) e faccio scorrere senza parsimonia l'acqua. Ecco.
Accanto a me ci sta un franzoso in bici; soliti convenevoli e poi si passa alle dimensioni : ma tu, quanti km farai ?
E mi faccio il grosso, dicendo ( che è vero poi) he non ne ho idea, ma vorrei passare di li e poi di la; lui annuisce ammirato e poi mi spara che non ha molto tempo quest'anno e quindi farà solamente un giro corto per la Francia . Corto nel senso di 3500 km. Non ho chiesto la media giornaliera altrimenti svenivo





km 91  h 411 m




02/03.07 Vallon Pont d'Arc

.

Part presto ch mi piacerebbe essere a Vallon Pont d'Arc presto, che li ci sta la replica della grotta di Chauvet da visitare, è uno dei puntini di Francia e ci passo apposta.
Ma non ho fato i conti con l'ennesimo lavoro stradale. Questa volta è chiuso un ponte sul Rodano, o torno indietro oppure allargo il giro di una 20 di km; allargo perchè ci sarà anche della salita in più...
Però passo da Orange, ch mica sapevo fosse di origine romana; coin arco di trionfo compreso.




Oh guarda, una falesia con castello


E poi si passa per la energy valley; a poca distamza tra loro ci stanno una dga sul Rodano, campi fotovoltaici, pale eoliche, centralona nucleare. L'impianto occupa un sacco di km quadrati; dove ovviamente non ti puoi fermare, non ci sta NULLA che ti possa dare da bere o ristoro. E me la sono dovuta fare tutta fino ad arrivare al primo paese utile, prendere qualcosa di fresco, prendere bottiglia che la borraccia mi si è aperta ( Piero, ma che roba vendi?? anzi, mi regali...)  e poi piazzarmi all'ombra su una panchina all'ombra lato Rodano e farmi un'ora di sazia dormita.
Che il caldo mi sfianca e temo l'arrivo delle giornate spagnole.




E dopo la dormitigna, la salita . E finalmente posso fare foto ala lavcanda provenzale anche se qui siam quasi fuori oramai


E fare una fatica oribbbile, sotto la battuta inclemente , con le cicale che cicaleggiano , con pezzi di asfalto fresco ancora da ripassare e quindi attrito da colla.
Ma poi scorire una volta in cima che ho appena fatto una cronotappa del Tour. Con tempi biblici, ma tanto abbiamo fatto anche questa.


Dopo essere arrivati in cima ed aver percorso il su e giù in terminabile, finalmente arrivo quasi a tappa. Ed è meraviglia anche qui.

Ampia scelta di campeggi, che è località rinomata per rafting, escursioni, speleo e tante alttre attività.
Non mi interessano stelle e servizi ufo, non voglio far salita, vorrei dormire ed avere la birra gelata di fine tappa. Quindi via per un campeggio che soddisfa le condizioni. Arrivo in reception, do il documento e il tipo mi fa "mio padre è taliano, di Arezzo". La tipa a fianco fa ( traduco che non lo so scrivere) " ah, mio papà invece sapete di dove è ?" E' francese, di XYZK. 
E conferma la simpatia quando con sguardo briccone mi da la password per il wifi ""mimilasardine". Non è geniale ?
Birra, monta tenda, doccia, lava panni, birra, cena. Puff, finita la giornata assassina dal caldo.

E il giorno dopo ancora salita, ma a bici scarica che si va alle grotte. O meglio alla replica della grotta , e devo dore che è fatta de dio, godibilissima. Poco meno di 3 ore passate in assoluta piacevolezza, nonostante il gelo all'interno della similgrotta ; rob che per una volta nella vita avrei chiesto di abassare l'aria condizionata. Niente foto naturalmente, ma belle foto e in risoluzione acconcia sono su  www.cavernedupontdarc.fr ; anche intressantisime info su come la hanno ricostruita, le scelte fatte.  Na figata insomma, un puntino che vale la pena .


km 108  h 697  + 200m


2 commenti:

  1. È il terzo commento che tento ma non appare: che il cielo me la mandi buona...
    Carlo ma alla Fnac neanche una fotina? Sob...
    Che l'Ápeiron ti faccia fluire liscio e libero

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  2. Noi qui a lavorare (si fa per dire ovviamente) e tu a divertirti...Ricordati al ritorno di passare per quel di Dolo (con mazzo di lavanda per la sottoscritta e la tua dott.ssa preferita)
    firmato: le tue vece clienti

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