giovedì 12 luglio 2018

09.07 - 12.07


09.07  Platja d'Aro



Che qui in Catalogna si scherza mica con l'appartenenza. Bandiere un pò ovunque, dalle finestre ai balconi ai muri, ma anche nei canali.




 Qualche piccola differenza con i canali francesi appena passati ?



Cosa non fa una moglie innamorata per partecipare alle spese processuali...


Ecco, della Spagna si potrà dirquello che si vuole, ma massimo rispeto per i ciclisti; i segnali di rispettare la distanza sono frequenti; sulle strade frequentate abitualmente/consigliate dalla segnaletica si cono sempre i segnali di fare attenzione ai ciclisti. C'è da dire che anche quando sono in gruppo, ce ne stanno parecchi, sono praticamente sempre in fila indiana e un minimo di spazio tra la striscia bianca e l'abisso ci sta quasi sempre.


E questa la Spagna iconografica dei castelli/castellieri in cima alle cime brulle



O dei paesi arroccati con la chiesa/ casa del paron fortificata al centro













  Senz'acqua, con acqua

Giornatona oggi; notte insonna per afa tremenda, che l'albergo dove ho dormito non aveva aria condizionata ma solo un ventilatore. E dalle finestre aperte il rumore del traffico notturno arrivava nonostante il terzo piano: insomma non una gran notte, ma albergo e colazione a 28 euro non mi posso nemmeno lamentar troppo. Colazione non prima delle 8, che oramai la latitudine è quella degli orari spostati in avanti ; e infatti arrivato puntuale come i treni giapponesi ho aspettato un 5 minutini.
Fuori è ancora relativamente poco caldo, ma ci sta ancora afa. 
Afa che sparirà poi uscendo dalla città a tutta birra, che per una  volta il vento non è proprio dietro la schiena, ma una buona componente è con me e me la godo tutta. 
Finchè dura, ma oramai sono per le campagne, qualche salita, tanto sterrato ma non feroce e ricerca dell'ottimo percorso, che la traccia eurovelo tendono a farl apassare per i paesetti che sono spersi qui e la, naturalmente in posizione rialzata e difendibile e con gli ultimi metri per passare dall apiazza degni delle grandi classiche del nord...
Comunque si va verso il mare ed arriva vento profumato di sale ma anche di fresco.
Arrivati al mare è quasi Rimini, poi tratti disabitati, poi ricomincia Rimini; stanco, sudato e puzzone alal fine mi fermo in uno di questi paesonononi rimineschi; alla perfiferia, che i campeggi sono in testa o in coda. Il campeggio non è nemmeno di quelli più grandi, sono uno dei pochi con la tendina minuscola ( 3 in tutto ne ho contati, me compreso). Tanti sono con i camper, ma tantissimi con tende o meglio accampamenti; oltre alla tenda magnum principale, hanno la tendina ab usum cucina, la tendina per i giovini, telo per terra che la terra fa schifo, tutto recintato da un telo alto poco più di 1 metro, poltrone , antenna e almeno 2 televisori e PIANTE. SI cazzerola, pure le fioriere con le piante. Ma mica due geranietti, ficus che sembra l'ufficio mitico di Fantocci, minipalme, fioroni.
Alla faccia del viaggiar leggero

 km 95   h 710 m



 10.07  Canet de Mar

Sveglia alle 7 bello fresco che nella notte ha fatto pure qualche goccia di pioggia; colazione spartana bissata nella prima panetteria sul percorso e poi sofferenza totale che è stato tutto un saliscendi con salite dal 6% in su e discese frenate che la strada era tutta curve e sporca ai lati. Piano di ciclisti in fuga che mi sa è un gran clasico da ste parti, ma letteralmente sfinente.
Belli anche i panorami che si vedono dall'alto, prima che lo sfinimento sfuocasse tutto e non emergesse forte il desiderio di PIANURA.



Yeah!


Pianura che alla fine è arrivata; pianura si fa per dire, ma almeno le salite non erano più feroci.
E appn aè arrivata mi ci son fermato che i primi 35-40 km son stati proprio provanti.
Magari avrei potuto anche fare 2-3 km in più, ma al prossimo campeggio ce ne sarebbero stati almeno 10. Esticazzi.
Campeggio piccolino a conduzione familiare, con piscinetta che mi ha visto immergere le poderose membra e are pure 2 bracciccate; 2 che poi era finita, ma era bella fresca e non avevo nessuna voglia di traversare la strada , beccare il sotto passo e andare in spiaggia.
La sera giretto nel centro  vivissimo alla ricerca dell'ottimo locale; che non ho trovato , un paio ce ne stavano ma mi faceva tristesa profunda la fauna che li frequentava, uno di giovinastri tatuati, l'altro che mi tentava parecchio pieno di lavoratori a fine giornata, tristi e mesti però.
E allora via di wok con verdure saltate e cerveza , che costa meno della pivo!







km 62  h 850m






11.07 Sitges


Eccola qui la tentacolare Barcellona, che volevo saltare a piè pari memore delle 3 inchiappettate in 2 ore di anni e anni fa con mio fratellone in viaggio verso il Marocco, dello scippo subito da AriellaGemella, dal furto in albergo di mia nipotastra. Però devo dire che entrarci è facile facile, ad un certo punto si gira a sinistra per la spiaggia et voilà ch si entra come in una bisteccona ben frollata e cotta.
Un casino di gente ovunque, niente giro in centro che tra traffico e pedoni già era un incubo prenderla così alla lontana.

Però da una piazza passando , il buco della rambla mi ha fatto intravedere le torri della sagrada famiglia; ero anche tentato di girare e pasarci davanti, ma meglio anche no visto il casino.









Che dire, Barcola je fa na pippa...






E densamente piena di bei panorami




 E di venditori di asciugamani abusivissimi ch eperò creano questi bei tappeti



Una delle ciclabili cittadine, in mezzo al troiaio ma almeno protetti; un semaforo ogni 200 metri

E una mostra in corso.











Ora entrare è stato fin troppo facile, uscire senza troppo rischio tutta nartra faccenda. Finita Barcellona comincia l' hinterland infinito, ma veramente infinito. Oasi infinite di centri commerciali, la fiera, spedizionieri, ospedali , un pezzo di università, dìcentri sportivi; ne ho passate di tutti i colori, che le strade semplici per uscire si chiamano tangenziali e oltre ad essere roulette russe, sono pure proibite alle bici. Dopo un bel pò di vagolare alla fine ce la ho fatta, grazie al navigatore e alle montagne all'orizzonte che mi davano sia un limite che una direzione.
E finita l'infinita perfireia è cominciata la serie infinta degli * del Mar e delle Urbanitzaciò *.* , alias villaggi estivi in parte anche abitati. Contavo di fare più strada oggi, ma la periferia di Barcellona mi ha stroncato; e mi ha stroncato anche la città stessa con le sue tristezze accanto alle famosità. Tanti border line nel mio girovagare; nella piazza dove ci sta il onumento a Colombo, subito accanto ho visto un parchetto con panchine, fatto apposta per fermarmi, bere qualcosa, sfumacchiare e fare il punto sul percorso. Giusto sulla rotonda, un paio di tende piantate, qualche mucchio di vestiti, una tipa che stava facendo un servizio ad un tipo, uno steso su una panchina con cannone in mano bello fumato, una barbona giovane che è arrivata, ha annusato qualche capo nel mucchio di vestiti, ha fatto la sua scelta, ha steso un cartone e si è messa a dormire su una panchina. A 20 metri i pulmann city sightseeing .


km 110  h 610m 




12.07   Torredembarra





37 km ???? Dico io, almeno almeno un passo dolomitico ? No, solo sonno, stanchezza, tanti camion per strada, tanto caldo e mi ripeto tanta stanchezza.
E quindi dopo aver preso qualche dolcetto ( dio quanto sono buoni, tanti, vari economicissimi!) in un paesetto ho deciso che per oggi si finisce prima di mezzogiorno. Gli è che non avevo proprio voglia e gusto di pedalare; la scelta era tra tratti di lungo mare attraversando queste urbanizzazioni oppure la statalona piena di camion e per la prima volta pure di autisti stronzi . Ma proprio voglia zero; sulle prime mi ero dato come obiettivo minimo Terragona, che è ed è rimasta a una diecina di km. Alla prima salita dignitosa ho detto basta, visto un campeggio e fiondato dentro.
E scoperto che in Spagna ci sta pure il radler, questo è chiaro segno di civiltà ecco.
Montata la tenda, mi son piazzato fuori all'ombra a dormicchiare e leggere ( dopo aver lavato me ed i panni), poi mi son piazzato in spiaggia, fatto bagnetto rapidissimo che ci stanno vento e cavalloni, mollemente al sole cos' adesso sono ustionato nelle parti ancora bianche ,  ridocciato e messo a leggere e adesso son qui a scrivere alla seconda sangria; il barista portandomi la prima mi ha detto una cosa tipo "atencion, es muy muy carica". Me gusta mucho Espagna!


km 37  h 240 m

2 commenti:

  1. Beh, ogni tanto il riposo del Guerriero ci può anche stare, tanto non devi mica pedalare a cottimo.
    Domenica potresti essere a Valencia, e una buona paella valenciana è quasi d'obbligo.
    Saludos

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  2. Hai bisogno anche di bellezza! la grande città non si addice al ciclofilosofo (che è la natura nascosta del ciclomangione)
    Bellezza & Paella
    o...
    Pan & Panzeta

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