lunedì 16 luglio 2018

13.07 - 16.07

13.07 Serramar



 E ci voleva proprio un pelo di sosta; senza cercar longhi alla prima avvisaglia di strade fatte a cavolo lungo la costa, via sulla statalona ch oggi pare quasi deserta. E me la trovo così, con la ciclabilità segnata  rispettata per un bel pò di km; noiosa si, ma non tanto quanto la serie infinita di urbanizzazioni .
A cui ogni tanto ritorno per prendere qualcosa da mangiare o da bere. Si che ci sta caldone anche se a tratti il sole è coperto dalle nuvole.
Addirittura acenna a piovere : plic, plic, plic. Basta finito.

E passo per Terragona ( foto iniziale) dopo pochi km dalla partenza; orgogliosi delle origini romane, si inizia dal monumento funebre detto dei 2 scipioni. In realtà dedicato ad altri 2 cittadini romani, ma va bne lo stesso. E in città si entra trionfalmente passando per la via Augusta, e ancora più trionfalmente faccio colazione bis all'aperto dopo aver visto il bar/caffè/pasticceria con la coda dell'occhio. Preso un 3 dolcetti ed un macchiatone ( in bicchiere e praticamente un caffelatte, mica ho capito come si chiama, ho usato il dito internazionale) per la bellezza di 2.50 ; poi uscito e acomodato al tavolo ci stava gente si che mangiava dolci, ma la maggior parte salato., chi con birra, chi con caffelatte, chi con coca. E non erano nemmeno le 10 di mattina.

Si pedala veloce seguendo il profilo delle basse colline; quindi per meglio dire si arranca e si suda per poi asciugarsi e godere.
Traverso l'Ebro, finalmnte un ponte che scavalca dell'acqua e non solo il letto asciutto.
E la zona del delta è un trionfo di verde e di aranceti oltre che di risaie ( ancora riso!, mai viste così tante risaie come in questo giro).
Potrei continuare un altro poco, ma alla fine chi me lo fa fare ? Cerco su carta un campeggio e ne trovo uno ad una 20ina di km, giusto per finire la giornata tranquilla pedalando in pianura in mezzo alle risaie.,



Ma prima di arrivare, sulla costa all'ennesima urbanizacion ecco la casa al mare di Rocky!


Al campeggio non ho voglia di spignattare e allora mi butto al ristorante associato ; non capisco una ceppa di quello che hanno, alla fine "ripiego" su  costine di agnello, insalata e patatas brava con salsa "all  i oli". BUONISSIMA. Letale per la compagnia ma tanto che me freca che in tenda ci sto da solo ?
La parte drammatica è stato scoprire che in occasione della fine dei mondiali ( madiobono) gran festa con dj dopo le 21.
Ora già mi giravan i cocones, che la cucina prima doveva aprire alle 19.30, poi ale 20 e alla fine alle 21 ed io mi stavo autodigerendo solo che avrei dovuto prender su bici e andare in cerca di qualcosa a non meno di 4 km.
La fiesta è cominciata tardi, però sono arrivato al limite della sopportazine di Despasito, ovunque ci sia festa o qualcosa di simile, la sparano su come so fosse antani.
E tutti i bambini che ballavano e quindi belli eccitati anche dopo mezzanotte e gridi e strilli fin dopo le 1. Grrrr

km 120  h 740 m


14.07  Torrenostra


Oggi l'ho fatta breve, non pensavo così tanto ma in ogi caso a Valencia oramai non arrivavo lo stesso, quindi tanto vale dividerla in 2 no ?
Caldo giaguarissimo, spiagge ufo, palme che nemmeno in Tunisia.
 E poi la maldita idea di fare sto percorso che oramai debbo seguire; si punta ad un parco naturale e io non pensavo sterrato così fetente. Nelle foto non sembra, ma meno pedalabile che in Islanda ; oltre al caldone . E alle macchine ch pure qui passano avanti e indrè sollevando polverone per andarsene a fare il sabatone nelle spiaggette di rovvia e sassi. Li pozzino cecalli. 



Appena il sudore mi si asciugava e finiva l'effetto cataratta però una figata.



Dopo 20 km di polvere, trovo il primo bar /campeggio/pizzeria etc e mi liquido 2 radler grandi. E prendo pure una bottiglia di acqua minerale gelata. Il tutto per 5.20 ....
E via di nuovo per pianure miste quando trovo questo campo di carciofi. Già li ho visti poche volte, mai in fiore. E sono dei bei fiori pure.
Contrastano alla grandona con il campo desolato e la terra dura come il cemento.

Verso le 15 o poco li, passo accanto ad un campeggio di quelli non iperattrezzati, ma con la piscina. Anxzi 2 piscine , anche per i piccoli e da 25 metri. Nessuno in acqua o nei dintorni, l'acqua liscia e azzurra mi guarda e mi strizza de ocio.
E chi sono io per resistere alle sirene ? Via, dentro. Monta tenda, lavaggi , finisco e scopro l'esistenza della siesta e del pranzo tardo. Ma tanto tardoe tanto siesta, che quando si dorme dormono tutti, poi si svegliano ed ho rimpianto di non avere con me i tappi. Ora, non che i bambini italiani siano da meno, ma i bambini spagnoli in gruppo devo dire che sono dei professionisti.
Vabbè, nuotare non se ne è parlato nemmeno, ma almeno me ne sono stato a mollo a spurgar polvere e un paio di birre con un bel libro hanno aiutato. Verso le 20 fame totale, chiedo se ci sta qualcosa da mangiare e mi dicono solo tapas, cicchetti , che non ci sta la cuoca. Che consistono in qualche paninetto e della tortila di patate. Snif. Prendo su qualcosa e mangio ( divoro) e poi in tenda a continuare a leggere.
E verso le 10 TUTTI a mangiare e poi a far casino fin dopo mezzanotte con gran sorpresa pure di fuochi di artificio sulla spiaggia.
La fregatura è che poi non risco al mattino a fare lo stronzo e rendere pan per focaccia, devo ricalibrare ritmi e alimentazione, che quando ho fame io è tutto in standby e quando vado a dormire magnano e bevono.

km 66   h 450 m

  
15.07 Valencia


Edevo dire che non sono il solo ad averne i cocons esausti di musica a tarda notte e per di più, vado citando, "musika de mierda".
Oggi testa bassa e pedalare e mi son anche dimenticato di fare foto tranne queste 2; ho fatto spesa in un supermercato ed ho perso i dolcetti per strada, ho chiuso male la bottiglia dell'acqua ed ho lavato il movimento centrale. Insoma giornatina così così, annoiato da percorso e caldo.
Tante minisoste alla caccia di ombra e poco prima delle 15, ho visto la scritta Bar Restaurante in cima ad una salita , con la lavagnetta con scritto su una cosa tipo "ultime 20 dosi di paella".
Buttata la bici a lato, spento atrezzi e son entrato dentro. La gente si era appena seduta a tavola, e si, ci stava ancora qualche possibilità di paella.
Entro in sala da pranzo e fantozzianamente mi si annebbia la vista passando da 40 gradi in piena battuta alla temperatura Klondike. Però dopo poco mi abituo e dopo super birra con paella valenciana e insalatina son pronto a continuare.
In giro nessuno o quasi, ci sta solo qualche negozio o di cinesi o di africani aperto; e ne approfitto bellamente per qualcosa di fresco che fontanelle niet.
Entro in Valencia e anche li il deserto total, mi faccio pure le circonvallazioni in bici in piena sicureza. Che figata le finali dei mondiali!
Cena autoprodotta e domani Valencia, ma ci andrò in autobus, basta bici ( e patemi d'animo se me la fregano )  per un giorno.

km 124  h 530 m



16.07 Valencia

Beh, è proprio una figata, nonostante i 41 grado 41. E infatti sono andato in giro, vagando di ombra in ombra, alternado ingressi a negozi e centri commerciali ( finalmente sono entrato in un El Corte Ingles, dopo averne letto tanto in romanzi e racconti) per godere qualche minuto di aria condizionata.
Assolutamente da tornarci, ma in inverno. Che voglia di fare al di la della visita all'Oceanografico che merita tutti i 29 iuri di ingresso e di bere in continuazione non ce ne stava altra.
Decisamente merita, nonostante la mia scarsa partecipazione...
Solo qualche foto.














1 commento:

  1. Valencia arrivo! Troppo bel questo oceano per i bipedi terraioli...

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