venerdì 17 agosto 2018

13.08

13.08 Praia de Esmoriz

E alla mattina il mio amico australiano vuoi che se ne vada via senza salutarmi ?
Giusto mentre sto pensando che forse sarebbe meglio dirigersi verso il bagno ?
Però dopo poco gli dico che passo a salutarlo io che DEVO andare a pettinarmi e coglie al volo .
MI fa vedere la sua bici, una Koga, una delle regine dei viaggi. Oramai le fanno in alluminio, ma ricordo ancora negli anni 70 i primi cicloviaggiatori che vedevo erano sempre stranieri, ma immancabilmente avevano sotto le chiappe una Koga, rigorosamente in acciaio e la sella assolutamente Brooks. Ha un bel manubrio a farfalla, ha i bagagli sistemati in modo perfetto, doppio cavalletto, tutto in tinta; mi fa quasi sentire un profugo, quasi che alla fine il mio è un collage di pezzi presi o cambiati nel tempo e qualcosa di autocostruito o modificato.
Gli racconto della serata, commentiamo entrambi la gentilezza dei portoghesi, mi dice che a lui hanno stufato musei & C, a 72 anni è diventato pigro. Mi chiede per la strada per Porto e caccio fuori il portatile che la cartina ch ho è solo per dare una idea vaga di dove si è. Lui invece viaggia con una carta a 250.000 che secondo me è ancora meno utile della mia, ma tant’è, a lui va bne così mi coiona per l’anima tecnologica . Gli spiego che così riesco, non sempre…, a non perdermi andando per strade secondarie e che per le secondarie spesso si trovano perle rare e magari anche trattorie di quelle giuste. Lui invece preferisce non aver sorprese e andar per le statalone che hanno indicazioni e così via. Non gli do nemmeno tanto torto che spesso le prendo anche io quando voglio accorciare, evitare sterrati o salite dure, spegnere un po' il cervello, trovar da dormire.



Parte che io devo ancora finire di smontare la tenda e scegliere bene il percorso per andare verso Porto che si torna verso il mare per evitare qualche montagna tosta ed essere sicuri di trovare un campeggio facile. Smonto, impacco, mi fermo al bar del campeggio per caffè e il pastes de nata quotidiano, prendo acqua fresca e finalmente parto. Dico finalmente, che la prima pedalata è sempre dura e faticosa, poi si va.
Ribecco il mio amico quasi uscito dalla città, è li che discute con un tipo chiedendo informazioni. Mi fermo e lo aspetto, mi vede e felice mi viene incontro chiedendomi lumi per andare a beccare una strada . Attacco il gls, cerchiamo di fare parallelo mappa e gps e alla fine l’imbocco della strada che interessa a lui è a un 400 metri, naturalmente non indicata con il nome che cercava lui., ma solo con l’indicazione di massima di una delle località . Io gli faccio notare che così allungherà di una 30ina di km e che si beccherà qualche salita in più, se vuole possiamo fare strada insieme, ma niente, lui dice che è vecchio e che quindi mi rallenterebbe e che comunque preferisce andare sul sicuro e seguire le strade statali con nome completo.
Ci salutiamo stavolta per davvero ognuno per la sua strada ed io prendo la mia di secondarie.
Si perché per le secondarie si trovano delle perle inimmaginabili


E poi è il regno delle “Botteghe di Paese”; che poi queste botteghe si trovano anche ai limiti delle città o in qualche quartiere degradato, che per l’appunto son paesi a se stanti, ma secondo me rappresentano l’essenza del negozio.
In questa mia ricerca c’entrano più aspetti, la possibilità di trovare una lontana parente della Luisona, fare qualche chiacchiera in misto di lingue gesti ed espressioni, lasciar qualche euro in giro per far sopravvivere queste istituzioni, rivedere la vita dei mie genitori, bottegai entrambi. E poi pure perché li dentro sei un Cliente con la C, non uno qualsiasi.
E allora via, che in ogni paese dove sono stato l’accoglienza è sempre bella. Entri e se ci stanno altre persone li a chiacchierare, si zittiscono. Ti guatano e inquadrano, poi riprendono; in genere diventi il cliente principale da soddisfare, se a gestione da parte di giovani non tanto, ma se ci sono vecchi del mestiere è garantito.
Se è un lui a gestire, mi è capitato solo in Spagna di essere coccolato, ma se invece è una lei, il dialogo nella lingua che non conosco lo immagino sempre così : ma cosa ci diamo a questo bel bocon di mostro eh ? Che le siorette delle botteghe han sempre gran gusto. La vol frutta, ah si che la fa tanto ben che me disi sempre el dotor. E poi un poco de prosciutto ? Questo in busta che lo magna anca mi tutte le sere ? Cussì quelle cosce come coppertoni ( cit.) no le se smagrisse ?
E da bever acqua fresca e non quelle robe mericane piene de coloranti. Una bireta no la ciolemo che xè massa presto e la fa mal, anca mio povero marito, sant’omo sa, ne beveva anca massa el xe morto. La cosa bella è che in genere prendono im mano qualcosa e mi dicono che nome ha, quindi riesco ad imparare qualche elemento di sopravvivenza senza ricorrere a google ed imparando anche come si pronuncia la parola misteriosa.























Questa è un proto-mercatone



Quando poi prendono in gestione i figli, grossi miglioramenti estetici nelle vetrine; ma il furgone rigorosamente parcheggiato davanti



Ad un solo passo evolutivo dal supermercato




Le meravigliose vetrine complementari, con ,madonna di Fatima, buddha, rospo e ballerina tutti insieme. Geniale.










Comunque anche se ho evitato le montagne più alte, un pacco di salita me la son fatta anche oggi.
Gli ultimi 30 km, oramai sulla costa, fratel vento si è ripresentato bello pimpante.
Stanco e tardi non arrivo a Porto, ma ci sta un campeggio e non manca molto al buio. Il vento è carico di umidità ed è belo fresco, la roba “stesa” dietro che si era asciugata durante il giorno si è ribagnata-. Doccia e non lavo nemmeno la roba del giorno, troppo stanco e troppo tardi. Non faccio nemmeno la fatica di crcar in giro da mangiare e vado direttamente al ristorantino del campeggio e per stupendi 8 euri mi magno bacalao fritto con sopra cipolle e verdure in agrodolce ( un saor quasi), chips di patate fatte in casa, una bella insalata verde, mezzo di vinho verde gelato e per finire non hanno la gingja e mi portano una grappa bianca. Vitazza agra.
Poi la mattina quando farò check out altra sorpresa, per la notte in campeggio ben 5.70 iuri, roba
che costa di più stare a casa.





Easy Rider








Meraviglie da giardino











km 113 h 1770 m

1 commento:

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