venerdì 17 agosto 2018

14.08 - 15.08

14.08 Barcelos

Sfioro Porto e non mi ci addentro che la mattina mi sveglio in mezzo al nebbione assoluto. Parto dopo le 10 che aspetto che almeno la tenda si asciughi ed è ancora nebbia. 






Irriducibili














Pian piano e andando di nuovo verso l’interno si dirada; adesso sono in piena zona di camino de Santiago e quindi ogni tanto becco i viandanti per strada ; dei ciclisti non se ne frega più nessuno ed i cartelli di attenzione sono dedicati ai soli pellegrini.






E’ campagna quella che passo dopo Porto, ricompare il mais che avevo lasciato in Francia, in Spagna del sud nessuna traccia e adesso che ci sta decisamente più acqua ricompare. Meno ulivi ma più viti, molti più conventi, chiese e contorni. Ogni enne km compare un qualcosa *.* del pellegrino, che sia da mangiare, bere o altro, cartelli di feste agostane per il perdon, festa dell’emigrante, madonne di tutti i tipi.
Io punto a un campeggio solitario dopo Barcelos, domani si torna in Spagna e voglio avvicinarmi il possibile senza però stroncarmi di fatica.
E la mappa aggiornata a capocchia del Portogallo mi frega un’altra volta; mi aveva insospettito non trovare nemmeno una indicazione”parque de campismo” , ma li poteva dipendere anche dalla direzione di arrivo. E il gps mi ha condotto bello bello ad una cappella mortuaria, riposo si , eterno però.
Volta la capa al cavallo e torna a Barcelos che qualcosa da dormire si trova; i pellegrini ( malditi) mi han fregato tutti i posti a buon prezzo, ma combino lo stesso e con prima colazione compresa in una pensione. E poi spesi per spesi, vado a cercar da mangiare e vedere se riesco a provar il brivido della fejioada che per adesso ho trovato solo dove ci stavano 40 gradi e non era il caso.
Niente da fare, però dove mi infilo hanno vinho verde e allora mi tocca. Hanno pesce fritto e basta fritto allora prendo bacalao alla maniera del locale : impanato, fritto, in carpione e con chips home made di contorno… insalata mista però e niente superalcolici.
A dormire che domani arritanta salita























km 100 h 850m




15.08 Baiona
Per arrivare a Tui, confine tra Portogallo e Spagna , ed evitare statalona seguo esattamente il percorso per Santiago.
E’ dura, anzi durissima; ovunque fumi di griglia, mi tocca legarmi alla bici a mo di Ulisse con le sirene. Pollo, porco, sardellate, nell’aria solo profumi di cibo e fumi diabolici. Tengo botta altrimenti mi muovo tra una settimana.





La strada mi porta anche su ciotolati che i romani avrebbero guardato con orrore; fatca e pezzi di salita al 10-12%, buoni da mtb e non da bagaglio. E in effetti mi supera un gruppetto di coetanei in mtb senza bagagli con targhetta che li qualifica come gruppo pellegrini Barcelos ( o una cosa del genere) e dovrebbero fare il percorso Barcelos – Santiago in 4 giorni. Mi sorpassano mentre io cedo ad un tratto sconnesso e verticale e vado a piedi; dopo qualche metro anche qualcuno di loro cede, son quelli che hanno i rapporti mtb vecchia generazione . Poi spiana per qualche metro e poi riparte alla grandona sempre con ciotoli ed uno di loro sbaglia cambiata e cade di brutto. Ululati di dolore che si è piantato il manubrio poco distante dallo sterno, mi fermo a dare una mano per quello che è possibile.
Si muove, ma gli fa malon a respirare , forse una costola rotta, di sicuro una gran botta. Impacco di acqua fresca che recuperano del ghiaccio in una casa li vicino, io caccio il lasonil per almeno limitare l’ematoma. Dei sali per lo shock e, stabilito che non dovrebbe essere una costola rotta, un oki per i dolori.
Riparto ma stavolta allungo per asfalto e si fotta il percorso. Il percorso per un tratto segue una delle vie romane; in cima alla prima salita tosta tosta ci sta una colonnina di marmo al posto della pietra miliare che sta in un museo e mi fermo li a bere e mangiare qualcosa che si è dato il tutto. Poi sarà discesa da godimento assoluto e poi saliscendi fino a Tui, Spagna. Ecco, la zona sarebbe anche paesaggisticamente bella, ma come tutti i posti di frontiera è da dimenticare. Son tentato di fermarmi li, che adesso saranno 400 metri di salita per scollinare e riandare verso il mare, ma i pellegrini han già preso tutto il meglio. E allora si mangia e beve qualcosa, perso per perso mi son concesso la cerveza che adesso si torna alla Estrella, ma questa è Estrella de Galizia, diversa , come fosse quasi una doppio malto, buona .
Durante l’interminabile salita son stato tentato di mollare e piantar tenda nel bosco; la fregatura era che non si vedeva una fine chiara della salita, sembrava sempre una o due curve dopo. Poi metro dopo metro come tutte le salite è finita ed è tata discesa al 3-5% da orgasmo multiplo contemporaneo praticamente fino al mare . Si , prima del mare dei su e giù secchi che adesso son tutte colline su colline su collinette, ,ma già a vederlo dall’alto è stata bellezza. 










km 95 h 1370 m

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