giovedì 23 agosto 2018

19.08 - 21.08





19.08 Suigresca




E su e giù e vento, e su e giù e vento , etc etc etc . E si parte tardi che diobono nebbia e umido da far sembrare arido il basso veneto in inverno. Tutto il giorno così, ma le 24 di candidezza son passate e quindi santi e madonne tutti in fila . Son belle queste lande, verdissime, mucche e vitelli in giro per i prati che sembra Francia, Slovenia, Tirolo, tutto fuorché l’immagine della Spagna che avevo Certo che le lotte del don Quixote avrebbero dovuto farmi venire un sospettino che di vento non ne mancava, ma è dal sud del Portogallo che mi spettina e frena. 






Mainaggioia a parte in qualche pezzetto di rotonda o se si entra tortuosamente in una cittadina. Senza saperlo son ancora lungo uno dei camini per Santiago; ogni tanto da sentieri laterali sbucano quelli a piedi, ogni tanto sfrecciano felici in bici verso la purezza. Continua anche la parata di hostel e hospital, buono che non si sa mai si rompa un altro raggio. Sfioro anche 2 motel e gli soffio contro.






Alla fine di una salita lunga incrocio un prosciuttificio, lo fotografo ma vien male che le vetrine riflettono anche il big bang, mi viene gola profonda di panino con jamon come lo fanno in queste lande, si taglia il pane, lo si tosta nelle facce tagliate, un filo d’olio di oliva e sgnappete dentro il prosciutto tagliato a mano e quindi bello spesso.
E su e giù e vento, e su e giù e vento ma alla fine il posto giusto lo inquadro; entro spavaldo ma almeno non sudato visto il vento ed il fresco “ tenes bocado con jamon?” “ seguro!
E niente cerveza, si va di bianchetto e che peccato di gola fatto per bene sia!
Buono, croccante, profumato, delizioso; croccante che ti si impianta la crosta nel palato, il grassetto leggermente squajato che è ancora più morbido, il calore che fa profumare vieppiù la porco-opera d’arte. Il vin bianco giustamente gelato e profumato anche lui. Peccato non avessero verdejo, come un sauvignon ma profumato in modo diverso, ma mi accontento e godo. Uuuuuh se godo.
Dura ripartire così pitonato che è subito risalita e rivento, scalo lo scalabile e piano piano rimetto in circolo il sangue.
Da piano di battaglia so che ad un certo punto avrò una salita luuunga ma pedalabile ma poi 10 km 10 tra discesa e discesissima. Quasi in sommità incontro un cicloviandante bello carico anche lui. Ci fermiamo viste le velocità, basse che sta spianando; solito “ola” che qui usa e mi piace un sacco , poi in pseudo spagnolo dove vai etc e li simultaneamente ci coglie un vago sospetto “ ma ti si talian?” “si” “ ma va in mona!”
Una oretta di cazzeggio puro a raccontarci il giro, lui di Vercelli in pensione da 1 anno decide di rifare il camino ma stavolta partendo da casa e facendo quello del nord. Ci diamo un po' di dritte, guatiamo curiosi le rispettive personalizzazioni dei mezzi, ce ne fumiamo una in compagina.
Mi conferma che la discesona comincerà tra qualche km che lui la ha appena finita e pedalava piano per rifiatare, ci salutiamo e via .
Discesa entusiasmante che è il giusto pendente da non far sentire troppo il vento; e in cima alla valle impianti di pale eoliche da perdere il conto. Ettecredo!
Finita la discesa ancora su e giù e vento, ma oramai mancano pochi km; ci metto un sacco che ogni 7-8 km mi fermo un 10 minuti e poi punto ad un campeggio vicino al mare.
Tenda etc etc etc e decido che stasera sarà pesce; però non ho voglia di rimontare in bici e allora vado a piedi al posto più vicono : calamari allo aji oli e insalata mista. Mi arriva una insalata mista che sarebbe bastata per 2 affamati e i calamari che io pensavo chissà che cosa ,sono alla fine calamari FRITTI con a fianco generosa dose di maionese con taanto aglio. Bboni aò, non volevo roba fritta, ma la gola non mi ha fatto chiedere come erano fatti. E quindi altro peccato altro giro. E doppia birra che i peccati adesso si fanno belli succosi .





km 83 h 900 m




20.08 Gijon


La notte porta consiglio e la lettura dei fondi di calamaro fritto ha decretato, insieme a 1 ora di wifi lento, che basta vento e basta su e giù; che si deve tornare a casa , si vogliono fare e vedere ancora tante cose, che è giusto provare tutto di una nazione, anche i mezzi pubblici. E quindi treno sia.
L’equivalente di Trenitalia, la Renfe, cura e bene le tratte lunghe e quindi reditizie. Le linee secondarie invece sono di altre società, quelle della costa nord sono della Feve. trenilli a scartamento ridotto, orari balenghi, pochi treni tanti cambi. Ho trovato i commenti più strani, da chi scandalizzato che per 200 km ci si mettesse la giornata, a chi invece era entusiasta di tutte le fermatine, della velocità ridotta, ma dei paesaggi che si incontrano. Ed io sono stato pienamente d’accordo con la seconda visione. Non del tutto visto che il primo treno che dovevo prendere si era rotto e quindi sono arrivati i delle corse sostitutive, ma in fondo mi sembrava di essere a casa sulla linea Cervignano-Udine . E poi scusa, sono in viaggio e quindi si viaggia., con disagi o agi, con aggiramenti o per vie dirette. 




Meno male che sono andato a prendere il treno dove ci stava una stazione vera, di quelle presidiate e con biglietteria , che la maggior parte sono o pensiline oppure stazioni chiuse da tempo;e anche qui con la Cervigano-Udine si fa scopa.
Li mi hanno informato del treno scassato ed hanno telefonato per chiedere se avevano posto per la bici ed avevano! E qui prendo 10 punti in più rispetto ai regionali friulani; altri 10 li prendono quando arrivano 2 pulman diversi per coprire esigenze diverse con cambi & C; altri 10 li prendono quando danno gli orari di arrivo e di partenza dei 2 pulman, presunti per carità che con il traffico non si sa mai, ma li danno.
Mi spiagano che ad un certo punto mi faranno scendere e prenderò un treno che sarà li ad aspettare la coincidenza, naturalmente mi dicono il nome, chiedo conferma sul nome , ma la pronuncia di B e V in spagnolo mi confonde, ma sarà il copilota ad avvisarmi personalmente ( 20 punti) .
Il mezzo prende autostrada a tratti e va via come un caccia, poi esce e prende la strada che avrei seguito in bici e diobono tutto su e giù e vento ( etc etc ) e poi altre secondarie micidiali per arrvare alle capillari stazioncine per vedere se ci sta qualcuno da caricare. Qualcuna addirittura la guardano dall’alto per vedere se ci sta qualcuno ( quelle con solo le pensiline) e se non ci sta nessuno passano oltre. Arrivo al cambio e monto sul trenino per l’ultimo pezzo verso Gijon e il trenino che parte, accelera , si ferma dopo poco e riparte è bellissimo!
Come una metropolitana lenta ma che viaggia in mezzo al verde. Ed è verde verde verde che si passa in mezzo ai boschi, gallerie, microfrazioni, boschi, a fianco dei torrenti. In bici avrei sputato bile, ma così è un divertimento assoluto. Nei pezzi aperti e meno belli mi metto a leggere ( grazie ancora a Ariella&Edy&Francesca per gli invii e per l eperle che sto leggendo!) , poi mi rimetto a guardare fuori e fantasticare .
Figata.
Scendo a Gijon, guardo bene orari per l’indomani che anche verso Santander sarà trenino e vado a cercar posto in un campeggio poco fuori la città.
Entro in reception e mi trovo davanti un quasi sosia di un amico, che non ho mai visto di persona ma amico lo stesso. Ciao Mario, che è da più di 1 mese che ogni volta che vedo una tavola da surf o un’onda dell’oceano mi vieni in mente.
Porgo i documenti e mi parla in italiano, ha lavorato per 2 anni a Padova per Bata, poi si è rotto le scatole; che stipendio buono, lavoro buono, ma la vita per niente buona. E allora felice è tornato a casa e all’attività di famiglia del campeggio che integra in inverno con altre e appena ha tempo libero, via con la tavola a surfare.
Eh.
Cena parca con panino, ma deliziata da bottiglia di sidro, qui si dice sidra, che sono in Asturia e non lo provo ? Jamais!

km 22 h 100 m + 170 in treno



21.08 Altamira

E il viaggio di oggi in treno ancora più bello di ieri. Fatto solo che bene a prendere il treno che il vento è forte ed è tutto un su e giù e soprattutto non mi sarei goduto così tanto il paesaggio. Tr cambi tre per fare 130 km, ma alla fine sono arrivato con un bel po' di giorno davanti.
Son passato sotto e ai limiti dei Picos de Europa, non ho fatto foto che i finestrini erano sporchetti, le foto sarebbero venute mosse e senza senso compiuto, ma sono bellisssssimi con tantissime esse.
Sembra un altro mondo, mi han ricordato le immagini delle montagne degli atolli e quelle delle montagne delle giungle asiatiche, viste nei film o nei documentari. Non sembrano montagne europee e qui ci devo tornare e dedicarci il giusto tempo, magari anche camminandoci dentro e non solo pedalandole o guidandole. Veramente meraviglia.
Ma poi sceso a Puente san Miguel, qualche km per arrivare al campeggio e poi via in bici alle grotte di Altamira. Erano solo quei 2 annetti che volevo vederle, da quando ho visto un’immagine dei bisonti nel sussidiario di prima o seconda elementare . E finalmente son qua, anche se non la grotta vera e propria che è chiusa al pubblico da anni, la replica è suggestiva e sembra vera ( basta non guardare le luci, lasciar perdere la vetrata che sta da un lato etc ) .
Come quasi tutte le cose immaginate per così tanto tempo in parte son state deludenti; ma solo perché prima son stato a Lascaux, a Font de Gaume, alla grotta Chauvet.
Ecco, classifiche non riesco a farle, ma le grotte di Lascaux ( replica anche loro) mi hanno tolto il fiato dalla maestosità, quelle di Chauvet mi hanno colpito per la qualità dell’esposizione ed organizzazione, Font de Gaume perché non sono replica e sei li come in un santuario entrando pochi alla volta e prenotando per tempo e sentendo anche l’odore della grotta. Altamira però sono il sogno di me bambino alle prese con i libri e con la conoscenza.
Quindi tutte a pari merito e, finché alzheimer mi consente, saran sempre con me non solo come foto.
Per festeggiare la sera puntavo ad un asado o parrilla; mi son dovuto accontentare di controfiletto alto 3 ditoni , cottura bleu; con insalata e patate non fritte che la salute vuole il suo, ma anche vino tinto spagnolo che alla fine non avevo nemmeno mai bevuto in questo giretto e oramai basta Asturie con il 
sidro.



















km 22 h 70 m + 130 in treno





1 commento:

  1. Nella tua situazione il treno lento è l'ideale.
    Ancora meglio con le fermate per guasti.

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