19.08 Suigresca
E su e giù e vento,
e su e giù e vento , etc etc etc . E si parte tardi che diobono
nebbia e umido da far sembrare arido il basso veneto in inverno.
Tutto il giorno così, ma le 24 di candidezza son passate e quindi
santi e madonne tutti in fila . Son belle queste lande, verdissime,
mucche e vitelli in giro per i prati che sembra Francia, Slovenia,
Tirolo, tutto fuorché l’immagine della Spagna che avevo Certo che
le lotte del don Quixote avrebbero dovuto farmi venire un sospettino
che di vento non ne mancava, ma è dal sud del Portogallo che mi
spettina e frena.
Mainaggioia a parte in qualche pezzetto di rotonda
o se si entra tortuosamente in una cittadina. Senza saperlo son
ancora lungo uno dei camini per Santiago; ogni tanto da sentieri
laterali sbucano quelli a piedi, ogni tanto sfrecciano felici in bici
verso la purezza. Continua anche la parata di hostel e hospital,
buono che non si sa mai si rompa un altro raggio. Sfioro anche 2
motel e gli soffio contro.
Alla fine di una
salita lunga incrocio un prosciuttificio, lo fotografo ma vien male
che le vetrine riflettono anche il big bang, mi viene gola profonda
di panino con jamon come lo fanno in queste lande, si taglia il pane,
lo si tosta nelle facce tagliate, un filo d’olio di oliva e
sgnappete dentro il prosciutto tagliato a mano e quindi bello spesso.
E su e giù e vento,
e su e giù e vento ma alla fine il posto giusto lo inquadro; entro
spavaldo ma almeno non sudato visto il vento ed il fresco “ tenes
bocado con jamon?” “ seguro!
E niente cerveza, si
va di bianchetto e che peccato di gola fatto per bene sia!
Buono, croccante,
profumato, delizioso; croccante che ti si impianta la crosta nel
palato, il grassetto leggermente squajato che è ancora più morbido,
il calore che fa profumare vieppiù la porco-opera d’arte. Il vin
bianco giustamente gelato e profumato anche lui. Peccato non avessero
verdejo, come un sauvignon ma profumato in modo diverso, ma mi
accontento e godo. Uuuuuh se godo.
Dura ripartire così
pitonato che è subito risalita e rivento, scalo lo scalabile e piano
piano rimetto in circolo il sangue.
Da piano di
battaglia so che ad un certo punto avrò una salita luuunga ma
pedalabile ma poi 10 km 10 tra discesa e discesissima. Quasi in
sommità incontro un cicloviandante bello carico anche lui. Ci
fermiamo viste le velocità, basse che sta spianando; solito “ola”
che qui usa e mi piace un sacco , poi in pseudo spagnolo dove vai etc
e li simultaneamente ci coglie un vago sospetto “ ma ti si talian?”
“si” “ ma va in mona!”
Una oretta di
cazzeggio puro a raccontarci il giro, lui di Vercelli in pensione da
1 anno decide di rifare il camino ma stavolta partendo da casa e
facendo quello del nord. Ci diamo un po' di dritte, guatiamo curiosi
le rispettive personalizzazioni dei mezzi, ce ne fumiamo una in
compagina.
Mi conferma che la
discesona comincerà tra qualche km che lui la ha appena finita e
pedalava piano per rifiatare, ci salutiamo e via .
Discesa
entusiasmante che è il giusto pendente da non far sentire troppo il
vento; e in cima alla valle impianti di pale eoliche da perdere il
conto. Ettecredo!
Finita la discesa
ancora su e giù e vento, ma oramai mancano pochi km; ci metto un
sacco che ogni 7-8 km mi fermo un 10 minuti e poi punto ad un
campeggio vicino al mare.
Tenda etc etc etc e
decido che stasera sarà pesce; però non ho voglia di rimontare in
bici e allora vado a piedi al posto più vicono : calamari allo aji
oli e insalata mista. Mi arriva una insalata mista che sarebbe
bastata per 2 affamati e i calamari che io pensavo chissà che cosa
,sono alla fine calamari FRITTI con a fianco generosa dose di
maionese con taanto aglio. Bboni aò, non volevo roba fritta, ma la
gola non mi ha fatto chiedere come erano fatti. E quindi altro
peccato altro giro. E doppia birra che i peccati adesso si fanno
belli succosi .
km 83 h 900 m
20.08 Gijon
La notte porta
consiglio e la lettura dei fondi di calamaro fritto ha decretato,
insieme a 1 ora di wifi lento, che basta vento e basta su e giù; che
si deve tornare a casa , si vogliono fare e vedere ancora tante cose,
che è giusto provare tutto di una nazione, anche i mezzi pubblici. E
quindi treno sia.
L’equivalente di
Trenitalia, la Renfe, cura e bene le tratte lunghe e quindi
reditizie. Le linee secondarie invece sono di altre società, quelle
della costa nord sono della Feve. trenilli a scartamento ridotto,
orari balenghi, pochi treni tanti cambi. Ho trovato i commenti più
strani, da chi scandalizzato che per 200 km ci si mettesse la
giornata, a chi invece era entusiasta di tutte le fermatine, della
velocità ridotta, ma dei paesaggi che si incontrano. Ed io sono
stato pienamente d’accordo con la seconda visione. Non del tutto
visto che il primo treno che dovevo prendere si era rotto e quindi
sono arrivati i delle corse sostitutive, ma in fondo mi sembrava di
essere a casa sulla linea Cervignano-Udine . E poi scusa, sono in
viaggio e quindi si viaggia., con disagi o agi, con aggiramenti o per
vie dirette.
Meno male che sono
andato a prendere il treno dove ci stava una stazione vera, di quelle
presidiate e con biglietteria , che la maggior parte sono o pensiline
oppure stazioni chiuse da tempo;e anche qui con la Cervigano-Udine si
fa scopa.
Li mi hanno
informato del treno scassato ed hanno telefonato per chiedere se
avevano posto per la bici ed avevano! E qui prendo 10 punti in più
rispetto ai regionali friulani; altri 10 li prendono quando arrivano
2 pulman diversi per coprire esigenze diverse con cambi & C;
altri 10 li prendono quando danno gli orari di arrivo e di partenza
dei 2 pulman, presunti per carità che con il traffico non si sa mai,
ma li danno.
Mi spiagano che ad
un certo punto mi faranno scendere e prenderò un treno che sarà li
ad aspettare la coincidenza, naturalmente mi dicono il nome, chiedo
conferma sul nome , ma la pronuncia di B e V in spagnolo mi confonde,
ma sarà il copilota ad avvisarmi personalmente ( 20 punti) .
Il mezzo prende
autostrada a tratti e va via come un caccia, poi esce e prende la
strada che avrei seguito in bici e diobono tutto su e giù e vento (
etc etc ) e poi altre secondarie micidiali per arrvare alle capillari
stazioncine per vedere se ci sta qualcuno da caricare. Qualcuna
addirittura la guardano dall’alto per vedere se ci sta qualcuno (
quelle con solo le pensiline) e se non ci sta nessuno passano oltre.
Arrivo al cambio e monto sul trenino per l’ultimo pezzo verso Gijon
e il trenino che parte, accelera , si ferma dopo poco e riparte è
bellissimo!
Come una
metropolitana lenta ma che viaggia in mezzo al verde. Ed è verde
verde verde che si passa in mezzo ai boschi, gallerie, microfrazioni,
boschi, a fianco dei torrenti. In bici avrei sputato bile, ma così è
un divertimento assoluto. Nei pezzi aperti e meno belli mi metto a
leggere ( grazie ancora a Ariella&Edy&Francesca per gli invii
e per l eperle che sto leggendo!) , poi mi rimetto a guardare fuori e
fantasticare .
Figata.
Scendo a Gijon,
guardo bene orari per l’indomani che anche verso Santander sarà
trenino e vado a cercar posto in un campeggio poco fuori la città.
Entro in reception e
mi trovo davanti un quasi sosia di un amico, che non ho mai visto di
persona ma amico lo stesso. Ciao Mario, che è da più di 1 mese che
ogni volta che vedo una tavola da surf o un’onda dell’oceano mi
vieni in mente.
Porgo i documenti e
mi parla in italiano, ha lavorato per 2 anni a Padova per Bata, poi
si è rotto le scatole; che stipendio buono, lavoro buono, ma la vita
per niente buona. E allora felice è tornato a casa e all’attività
di famiglia del campeggio che integra in inverno con altre e appena
ha tempo libero, via con la tavola a surfare.
Eh.
Cena parca con
panino, ma deliziata da bottiglia di sidro, qui si dice sidra, che
sono in Asturia e non lo provo ? Jamais!
km 22 h 100 m +
170 in treno
21.08 Altamira
E il viaggio di oggi
in treno ancora più bello di ieri. Fatto solo che bene a prendere il
treno che il vento è forte ed è tutto un su e giù e soprattutto
non mi sarei goduto così tanto il paesaggio. Tr cambi tre per fare
130 km, ma alla fine sono arrivato con un bel po' di giorno davanti.
Son passato sotto e
ai limiti dei Picos de Europa, non ho fatto foto che i finestrini
erano sporchetti, le foto sarebbero venute mosse e senza senso
compiuto, ma sono bellisssssimi con tantissime esse.
Sembra un altro
mondo, mi han ricordato le immagini delle montagne degli atolli e
quelle delle montagne delle giungle asiatiche, viste nei film o nei
documentari. Non sembrano montagne europee e qui ci devo tornare e
dedicarci il giusto tempo, magari anche camminandoci dentro e non
solo pedalandole o guidandole. Veramente meraviglia.
Ma poi sceso a
Puente san Miguel, qualche km per arrivare al campeggio e poi via in
bici alle grotte di Altamira. Erano solo quei 2 annetti che volevo
vederle, da quando ho visto un’immagine dei bisonti nel sussidiario
di prima o seconda elementare . E finalmente son qua, anche se
non la grotta vera e propria che è chiusa al pubblico da anni, la
replica è suggestiva e sembra vera ( basta non guardare le luci,
lasciar perdere la vetrata che sta da un lato etc ) .
Come quasi tutte le
cose immaginate per così tanto tempo in parte son state deludenti;
ma solo perché prima son stato a Lascaux, a Font de Gaume, alla
grotta Chauvet.
Ecco, classifiche
non riesco a farle, ma le grotte di Lascaux ( replica anche loro) mi
hanno tolto il fiato dalla maestosità, quelle di Chauvet mi hanno
colpito per la qualità dell’esposizione ed organizzazione, Font de
Gaume perché non sono replica e sei li come in un santuario
entrando pochi alla volta e prenotando per tempo e sentendo anche
l’odore della grotta. Altamira però sono il sogno di me bambino
alle prese con i libri e con la conoscenza.
Quindi tutte a pari
merito e, finché alzheimer mi consente, saran sempre con me non solo come foto.
Per festeggiare la
sera puntavo ad un asado o parrilla; mi son dovuto accontentare di
controfiletto alto 3 ditoni , cottura bleu; con insalata e patate non
fritte che la salute vuole il suo, ma anche vino tinto spagnolo che
alla fine non avevo nemmeno mai bevuto in questo giretto e oramai
basta Asturie con il
sidro.
km 22 h 70 m +
130 in treno
Nella tua situazione il treno lento è l'ideale.
RispondiEliminaAncora meglio con le fermate per guasti.