10 tappa : da Nis a Pirot

Parliamo prima di altro

Ma non si è accorto nessuno del cambio logo che la mia amiccca Kosta mi ha fatto tutto per me ?

Karađorđeva o pronunciato all'italiana karagiorgeva è stata la cena ieri sera; non vi dico niente, cercate su gugl. Il nome intero sarebbe karađorđeva snitzla . E' stata la cena di ieri sera, n'esperienza. Insieme a 2 boccali di birra montenegrina ( niksic), credo sia catalogata come antidoping, nel senso che diventa impossibile poi fare prelievi.


E adesso la tappa
Ben, anche oggi è andata: tappa corta ma piena di salite per avvicinarsi ancora un pò alla Bulgaria senza fare tappone estremo ed anche per evitare la strada di fondovalle, piena di traffico e gallerie.

 Dalle relazioni che avevo letto, già girando per la prima deviazione si entrava in un mondo parallelo con traffico nullo o scarso e tanto verde.
Non è più così; è tutto un cantiere ed uno sventramento , una variante autostradale o un altro tratto,non ho visto i cartelli.
La strada per adesso rimane, temo pero' venga in qualche modo prima devastata dai camion avanti ed indre' e poi abbandonata.
Peccato.

Una volta arrivati in cima però il panorama è questo.
Non sono arivato in cima all'hymalaia per carità, sempre e solo sui 600 metri. Ma con i bagagli si sentono tutti quanti; e a tratti anche vento contrario, che a dir la verita' almeno asciugava un po' il sudore.

La salita è andata avanti per un quarto citca del percorso; gambe e fiato un pò a pezzi e quasi quasi essendo il percorso diviso in 2 salite con breve rientro nella statale di fondovalle ho pensato di farmela comoda nella valle.
Mi son bastati i pochi km fatti in fondovalle per farmi decidere di farla anche a piedi  la seconda salita.
Ed ho fatto benissimo; la seconda salitona era meno cattiva e pendente della prima. La prima aveva lunghi tratti  tra 8-10% fissi; la seconda aveva qualche strappetto simile, ma solo di pochi metri, e poi anche dei tratti di quasi piano o quasi discesa che permettevano un po' di rifiatare e smaltire il caldo che anche oggi si è fatto sentire.

Su una di queste cimette intermedie si sente un profumo profumosissimo: provenza pura a parte il camion anni 60 ed i colori circostanti .Una sorpresa comunque e il rumore delle apine e degli insetti in generale sembrava quasi superare quello del camioncino

Si, la seconda salita è decisamente meglio, la strada e' sempre malmessa , ma non ci stanno i lavori in corso, non stanno ancora sventrando questo tratto di montagna. Le macchine che passano suonano dopo che ti hanno sorpassato; per salutare! Era capitato altre volte , ma oggi è stata proprio la regola.





L'asfalto è decisamente ridotto male; credo che i frequentatori abituali abbiano dato nomi alle diaclasi che si aprono sull'asfalto.
In qualche tratto le hanno numerate : un nuovo tipo di biliardo in cui si numerano le buche e non le palle ??

Però anche le peggio salite ogni tanto finiscono, meraviglia! A parte la scoperta che l'asfalto da entrambi i lati è ridotto così. E quindi niente velocità warp, mani sui freni e stare sempre attenti. Però quando si arriva in sella è sempre una emozione, sia a piedi che in bici. In macchina non ricordo sensazioni di qualche tipo se non "adzo, se non finiva la salita mi bolliva il motore".

Dopo pochissmo dall'inizio discesa, una enorme cava di inerti: da li in poi la strada quasi anche peggio;
ma comunque sempre discesa o giusto una salita da 30 metri. Quindi via in picchiata assai controllata verso Pirot, il sole continuava ad esserci, ma il malotempo di questo giugno strano era giusto all'orizzonte. La fregatura è e che era IL MIO orizzonte, ovvero in direzione Pirot.
Sono arrivato in città, cercato e trovato albergo, fatto doccia e stavo cazzeggiando amenamente in rete  facendo stretching che è cominciato a piovere. Mi sono addormentato per quasi 2 ore...
 
Come ultime immagini i ciliegi/amarene di Pirot (bbboni aò) e il temporalone in arrivo.

Le medie del giorno

km	ore pedalate	ore sosta	metri ascesa	vel. Media
64	04.20.00	1.05	908	14,7