venerdì 14 giugno 2013

13 tappa : da Pazardzik a Harmanli

Oggi la tappa è cominciata e finita con una fuga solitaria per la pianura della tracia.
Campi a destra e sinistra, davanti e dietro; ricordavo che la tracia era uno dei granai di Roma, adesso mi spiego anche il perchè.
Talmente preso che ho sbagliato strada e stavo ritornando verso Sofia, pazienza 10 km in più di strada, giusto per riscaldamento. A parte l'uscita dalla città, tutto il resto del tappone sulla statalona che va verso il confine; non avevo voglia di strane diversioni in mezzo ai campi, le scelte non erano tante o un infinito zigo zago o via per la statale. Dopo le 14 entrava in vigore il divieto di transito per i camioni., ma fino alle 14 ce ne stavano parecchi.
La strada era comunque abbastanza larga per tutti; un pò si sentivano quando passavano, in entrambi i versi, ma la scelta era praticamente obbligata.
La giornata stamattina era  abbastanza serena, con un venticello fresco che stava giusto bene; colazione faidate vagando per la città insieme agli indiggeni. E stavolta non mi son fregato da me, sono riuscito a prendere qulacosa di dolce  non i kifili con dentro il wurstel ( biustel, gustel, fate voi) che sembravano belli dolci ed invece...
E insomma bon , partito. Dopo un pò di km  questo avamposto di civiltà in mezzo ai campi

 

Come si vede dalla bandiera il vento ci stava , e tutto a favore! Poi pero' ho svoltato a 90°...

Tutto rettilineo o quasi fino a Plovdiv; avrei voluto fermarmi qui ieri, ma è stato al di la delle mie capacità. Mi aveva preso il fatto che è una citta dai più nomi, quello attuale , quello romano, quello greco, quello turco, quello italiano ... E' un adelle cità che è sempre stata li da prima di Roma, dicono abbia un bellissimo centro storico ed un sontuoso museo archeologico. Bon, un altro buon motivo per ritornare da queste parti.
Alle porte di Plovdiv questo strambo e bruttino monumento, ma ci sta il mio potente mezzo e l'evidenza che anche oggi un pochino è piovuto. Giusto quei 15 minuti che se no il materiale antipioggia mi si annoiava nelle borse. Non so se si vedranno, ma ci stanno un po' dei nomi della citta impressi sul cemento.


Passare Plovdiv è stata l'ennesima dimostrazione che le città sono collose. Tra semafori, la ciclabile cittadina costruita da produttori di bici biammortizzate, il trafficone che converge, ci si mete un pò a passarla. E quindi mi son pure fermato a mangiare.
Passata la citta' ricomincano i campissimi, grano e girasoli; in alternativa girasoli e grano.





















Comunque campi su campi e su campi; ogni tanto qualche distributore o negozietto, i paesi rimangono al di fuori della strada principale almeno fino a metà strada, poi ogni tanto qualcuno compare.
 Na palla, come faranno i ciclisti ( anche se li pagano) a farsi le fughe solitarie da km e km ?



 Almeno qualche distrazione mi è arrivata




A volte dalle fuori serie che giravano per la strada

















O dagli avvisi di caseificio/ latteria volante che comparivano appena ci stavano 3 case in croce ( si chiamano Kasar!)











Oppure, visto che devo rifare il bagno di sotto, distratto da queste signorili pubblicità che dovevo fermarmi a segnarmi il nome che mi dimentico sempre tutto a questa età.









Dal km 100 in poi è stata sofferenza e tragedia, non mi passava proprio più. Come ogni volta che vedo in autostrada il cartello San Giorgio di Nogaro 15 km e penso di essere già a casa e invece ce ne sta, uuuu se ce ne sta.
E sempre dal 100 in poi le lievi ondulazioni o cavalcavia hanno lasciato il posto a colline giustamente sfiancanti.
Comunque facendo passare tra le soste intervalli di tempo/km sempre più brevi sono arrivato
a fine tappona. Domani tappa breve che un po' son stanco, un pò dovrebbe arrivare il caldo ( già oggi non è stato malaccio, l'abbronzatura a strissie è da urlo, più di 5 litri di liquidi vari buttati giù) .

Però la fine tappa è stata da commedia dell'arte. Ricordavo dal racconto di Rigatti, anzi Emilio che ci do del tu adesso, di 3 hotel in 1 . Era qui ad Harmanli!
Per la ricerca dell'albergo, se le sere prima non trovo nulla di interessante sul web, mi rivolgo al navigatore per cercarne 1 a caso; son li che girovago guardando un pò la strada un pò il gps, mi fermo ed ecco che compare dietro di me una signora vistosetta bionda di nero vestita con capello misto cotonato/cignon svolazzante che mi fa "hoteli hoteli ? xwqauethdck hoteli ?"
E io ci dico si, ma ci sta internet ( imate internet), tenete o garage per la bici ( imate garažo za kolesa?), e quanto mi costa sta meravegia per una persona ( koliko stane ena posteljna soba ?) 
Questo per strada praticamente. Mi porta dentro la presunta hall, buia stretta , con altre 3 siorette equivoche dietro ad altrettante reception che starnazzano dietro a questa un pò ridendo, un pò incazzate. E' l'albergo 3( o 4 ) in 1  di Emilio!!!! Per farla breve, è un palazzo di 8 piani anni 70,che contiene oltre ad attività che non voglio sapere, anche questi 3.4 alberghi. E ci son le targhe fuori  con un misto di stelle, nomi e fantasia. La signora che mi ha accaparrato è la rapresentante dell'hotel Elmaz, che occupa il 7 piano. Porta dentro la bici, stacca le borse , riprendi un attimo conoscenza e la bionda che mi vuol portare su a veder la camera e non parla una parola che non sia bulgaro..
Nell'ascensore continua a parlare non so ben di cosa, ma alla fine mi dice qualcosa con madame e  vecer. Ora madame ok, ma vecer vuol dire sera; ed io nella mia tenera ingenuità non capivo e questa che continuava. Mia mamma sarebbe stata orgogliosa della mia purezza d'animo e intenti , comunque alla fine ci sono arrivato, mi stava proponendo la "coperta".... .Comunque vedo la stanza e mi va bene, son stancone, puzzone e sudaticcio/attacaticcio, mi va ben tutto. Saluto la signore che intanto continua a parlare ma non capisco cosa vuole , comincio ad aprire le borse per il necessaire, i caricabatterie, mi spoglio, lavo l'abbigliamento prima della doccia e sento bussare e la bionda voce che vuole qualcosa.
Mi son rimesso su  i cosciali belli insaponati, apro ed e' la sioretta che mi rida la carta di identita' e vuol il pagamento della stanza... Bon daghe sti soldi e va ben cosi dai. 15 euri , ma son ancora qui un pò perplesso un pò che rido. Nel frattempo però al supermercato ho preso un disinfettante e lo sto usando....

Bon dai, le medie del giorno e poi notte notte che domani Adrianopoli ( Edirne) e le prima balze di Turchia mi aspettano

km ore pedalate ore sosta metri ascesa vel. Media
159,7 07.17.00 2.10 571 21,9


 
 

3 commenti:

  1. ahahahahahaha carlo questo reportaggio è mitico.
    I soliti traci. Oggi era una giornata strana e anche tu hai avuto la tua parte. E via di battute sulle calze.
    Intanto hai fatto 159,7 km. Massimo rispetto.
    Caldo anche qui e sono arrivate le zanzare tigre.
    buona notte carluti
    nr

    RispondiElimina
  2. la domanda che sorge spontanea è.... ma se la camera costa 15 euro.... per la coperta quanti ne vogliono??
    ccciao bello!

    Lo Spesso

    RispondiElimina
  3. con "xwqauethdck hoteli" ho tanto riso.

    RispondiElimina