sabato 15 giugno 2013

14 tappa: da Harmanli a Edirne

Oggi tappa corta, ma son riuscito a toccare 3 nazioni.
Partito dalla Bulgaria sono arrivato in Grecia e da li tutta una tirata fino alla Turchia. Fiko no ?
Stamattina sveglia standard  verso le 6 e qualcosa che il caldo è cominciato, lavaggio & bagagli & colazione fai da te, l'albergo non si era trasformato in una più accogliente zucca; sono uscito bardato per la pugna e con la bicicletta già carica per andarmi a bere un cafè, spendere gli ultimi lev per un pò di cosette da viaggio e non e poi via.  
Per la cronacaieri sera la città non offriva molte scelte culinarie al cicloviandante, tanti kebab o polpettari ; però ho trovato una pizzria ed ho mangiato la versione bulgara della pizza. Non male dai, diversa dalla nostra, ma interpretata bene lo stesso. E dopo 3 giorni di vino ho assagiato anche la birra bulgara ed è buona. Ne ho presa una a caso, avevo la scelta tra 3-4 tipi più le estere; i più golosi sappiano che ero tentato di prendere la seconda pizza, pedalare diciamo svuota, ma ho preferito prendere un dolce. Il menù era solo in cirillico, gli osti e le ostesse niet lingue estere, la pizza che ho preso aveva la foto ( 5 foto di pizze per una 30ina di scelte...), però ci stava un dolce che si chiamava TORTA senza foto. Mi è arrivato uno spicchio di una torta a strati alta almeno 16 cm; strati di crema gialla, marron, pan di spagna; porca in modo disgustoso. Ma ci voleva tutta quanta.

Il panorama è il solito, però l'aria è bella fresca e pulita ( ieri sera e stanotte è piovuto), le strade sono vuote ed è sabato quindi sono praticamente da solo prima in città e dopo per la strada.





Sulla pista tra Omaha e Tucson 




Qui ai supereroi  non fanno i monumenti, mettono le indicazioni stradali 





Eccolo il cartello tentatore, come fai a dire di no ? 




Da archeologia industriale il tipo di archiettura, ma è la dogana greca. Sia qui che in quella bulgara, tutti sorridenti o perlomeno cordiali.
Quella turca invece con doppa file di reti, filo spinato, divieti di far foto, guardie armate ( fucile imbracciato, elmetto, caricatori e baionetta); non sono i 5 controlli di qualche anno fa, ma diciamo che la cortesia non fa parte del servizio. Solo alla parte di dogana vera e propria ( controllo bagagli) i 2 tipi di servizio mi sorridono e mi fanno cenno di passare. Appena passate le sbarre, un altro mondo ancora, campagna ma stavolta coltivata ad orti. Sono passato in 70 km  dal cirillico con talvolta le scritte latine, al greco con sempre le scritte latine, a qualche scritta greca che sopravvive, ma ovunque alfabeto quasi latino; quasi perchè in quello turco ci sono lettere che tengono conto della ricchezza di suoni come la i senza il puntino sopra, le varie cidiglie sopra sotto e di lato. Ma almeno questo riesco a leggerlo quasi dai.



L'ingresso in città avviene per una strada a cubettoni devastanti per lo smalto dei denti e per le pudenda, un circa 3 km che ne valgono 5 di salita..
Pero' poi quelli che all'orizzonte sembravano minareti, sono minareti davvero!

Sullo sfondo una delle moschee di Sinan, il ponte è sempre ottomano.

Arrivato in albergo, stavolta non equivoco e cercato ieri sera in rete, prendo possesso stanza, lavo me e l'abbigliamento ed esco . Ed è subito semiquasiistanbul.; dejavu dello stesso tipo di casino organizzato, strade non proprio liscie e pettinate, profumi ed odori. Che bene!
Fino ad oggi non ho mai mangiato in modocanonico a pranzo; quando avevo fame o ne sentivo i vaghi sintomi mi fermavo, normalmente però ho sempre mangiato durante le varie soste che mi prendo , vuoi per foto, vuoi per soprassella. Ma adesso sono le 13 ora locale ( 12 italiane) ed ho fame nera. Quindi primo kebab arrotolato con tante verdure, acqua fresca ed ayran che è la roba più buona del mondo quando mangi speziato e piccante; è solo yoghurt allungato con acqua e salato , ma è buonissimo.
Dopo aver pensato alla panza ho cominciato il mio giro per Edirne storica. E' stata teatro di diverse battaglie, le vestigia delle varie città che è stata sono nel museo archeologico che non ho voglia di visitare; ci sono però delle bellissime moschee e tanta tanta gente in giro, metto un po' di foto in calce.
Tardo pomeriggio ( adesso son quasi le 19) si è rannuvolato e allora me ne sono tornato in albergo, devo dire stanco ed assonnato per il caldo. Tempo una mezzora, tuoni, lampi fulmini e pioggiona: un aninna nanna che non vi dico e quindi mi son fatto un'oretta di dormitona finchè non mi ha convinto ad aprire gli occhi il muezzin che chiamava per l apreghiera delle 18. Adesso che sto scrivendo pioviggina ancora un pò; meglio, così cerco in internet il posto per l'ottima cena!



 Credo sia la moglie di Cat Stevens con prole in giro per Edirne...

 Una prima comunione









Le medie del giorno, poca roba ma tutto fa mucio!

km ore pedalate ore sosta metri ascesa vel. Media
66,92 03.09.00 0,04 264 21,2

6 commenti:

  1. carlo commossione ... sei in turchia!!!

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  2. Ma non era tra Piumazzo e S.Anna Pelago?

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  3. E ch'edirne di tutto questo? Che razza di bici hai che resiste a tutte queste prove? Ormai manca poco (si fa per dire, me lo permetto perché sei tu a pedalare), alla fine non sarai al top ma al topkapi sí

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  4. che spettacolo... e noi poverini qui a sognare di quella lontanissima Europa...
    buona pedalata, che' qui e' arrivata ieri l'estate e ne sono gia' stufa (afa e zanzare piranha).
    Dona

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  5. Cosa ti riserverà questa domenica di viaggiatore e avventuriero in Oriente? Ansiosi aspettiamo le prossime avventure.. vai Carlo, manca pochissimo alla meta: ultimi kilometri tutti da gustare, succulenti paesaggi e sapori lontani.
    Un saluto dai lidi (molto poco esotici.. ma almeno anche qui è arrivata l'estate!) di un Friuli sotto l'afa.
    smakkete
    la Fra

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