domenica 16 giugno 2013

15 tappa : da Edirne a Silivri

Oggi ho allungato un pò in previsione di domani; vedo se partendo praticamente all'alba riesco ad evitare sia il trafficone in ingresso ad Istanbul, sia il caldo che oggi è arrivato bello bello.
Colazione alle  7.30 sulla terrazza dell'albergo, guardate un pò che signor panorama





















 La città era piena di fontane, ma questo monumentino celebra una delle specalità locali : le saponette a forma di frutta. Non ne ho prese, lo si sappia, però io che vomito al pensiero del fegato ieri sera l'ho mangiato ed anche con soddisfazione. E' il piatto tipico di Edirne, fegato a fette sottili sottili, marinato nello yoghurt e quindi infarinato e fritto; servito con peperoni sigaretta , un pò fritti, un pò in salamoia ( entrambi piccantoni), pomodoro, cipolla cruda, salsa di non so cosa ma piccante. Bbbono aò, anche se non credo entrerà nei piatti che poi a casa cerco di rifare.



Il primo pezzo di uscita dalla città finalmente semplice e praticamente in discesa, complice la domenica mattina presto e la città che non è molto grande . Poi è cominciata la serie infinita di colline; non alte per carità, ma di pezzi in piano oggi veramente poco o nulla. Continui cambi di ritmo, il cambio testato come non mai tra quasi tutto avanti e quasi tutto indietro .
A destra campi, a sinistra campi; per la maggior parte grano oramai maturo. Deve essere uno spettaclo quando partono le mietitrebbie su un'area così vasta.
Questo per dire che tra caldo e su e giù continui la tappona è stata un pò provante, e come sempre quando il gioco si fa duro, via con l'autofoto!






















Devo ancora imparare a guardare l'obiettivo e non il monitor lcd...

Poi ecco un cartello aziendale fatto apposta per lo Spesso! Ce lo avevo detto io di registarlo il marchio..
Poco dopo questo cartello sono entrato in una città e mi son fermato al primo minisupermarket aperto; preso della halva energetica ( dolce da far crepare i denti) ed un litrone di limonata ( buona , non gasata e sapeva di limone). Il negozio era veramente bello, non un supermercato tradizionale, più un pizzicagnolo con tanti formaggi e anche puttanezzi vari gestito da una coppia. Il paron mi ha chiesto se venivo dalla Germania, quando ho detto Italia  ha detto " io no parla italiano, tedesco si";  ha lavorato 10 anni in Germani aprima di ritornare in Turchia, ha la doppia nazionlità bulgara e turca, ma si trova meglio in Turchia.
E siamo stati a chiacchierare una 20ina di minuti in tedesco, con un sorriso a 54 denti mi ha chiesto se volevo un caffè buono, non turco o porcheria della nestlè, un lavazza! E mi sono  anche bevuto il cafè in compagnia. Mai però avrei pensato che il mio povero tetesco mi sarebbe stato tanto utile e mai pensavo di riuscire ancora a parlarlo un pochino
Arrivato in prossimità di Corlu, fine tappa previsto, ho deciso di continuare ancora un pò per vedere se domani riesco ad arrivare a Bisanzio in bici partendo all'alba con fresco e spero poco traffico; vedrò domani, non mi faro' nessun problema a prendere qualsiasi tipo di mezzo lecito e non. Però un giro nella minipista ciclabile che segue il tracciato dell'ippodromo si che lo farò; è dalla prima volta che son stato a Costantinopoli che me lo immagino .
Comunque dicevo, ho proseguito ancora per una 30ina di km fino a Silviri, amena località balneare sul mar di Marmara ( appena visto il mare e appena visto che era tutta discesa arrivarci ammetto di aver cantato "il mare marmarava calmo e placido al passaggio...").
Il mare di graminacee alle spalle, il mare e le case di fronte.

















E per finire ecco dove sono andato a lavarmi i piedoni puteolenti e sandalati ( per il primo giorno ho pedalato con i sandali!!)


La ricerca dell'albergo è stata un pò lunga stavolta ( più di 30 minuti...) ; la località e' di mare mare e quindi ci sono o i grand hotel, o delle pensioni chiuse ( maledizz, dannazz), ma per la maggior parte case vacanza.
Ma alla fine traversando la tangenziale con sottopassaggio pedonale irto e pieno di gradini ( grrr) sono arrivato ad una pensione un pochino fatiscente, il tipo turchissimo parla solo ed eslusivamente turco, quindi a gesti e disegni ci siamo capiti. Bene cosi' dai, da domani però lusso da satrapo.

Le medie del giorno, alla fine collina qui , collina la, son venuti fuori più di 1000 metri di dislivello...

km ore pedalate ore sosta metri ascesa vel. Media
153,5 07.19.00 2.01 1187 21,0



4 commenti:

  1. quindi adesso non sono più il terun ma il turun?? ;-)

    lo spesso!

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  2. Silviri rimembri ancor
    Quel tempo della pedalata mortale
    Quando beltà splendea
    Nelle foto tue bandanate ed autofocus
    E tu lieta accoglievi i piedi sudati
    Dell'italico puzzone?
    Torniamo a noi, bisogna fare assolutamente un banchetto orientale, voglio almeno rovare a fare qualcuno di quei semplici haha piatti.
    Nonno chef

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  3. ma dio xxxxx. carlo continui a sfornare 160 km e 1000 metri e passa. ma dio yyyy, panzone acciaccato fancazista nerd vecchio e crapulone, ma da dove ti escono queste performance?

    astioso 65

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