giovedì 11 giugno 2015

Atoliko – Gialos

Oggi tappa lavativa; o meglio se il genio è capacità di adattamento e rapidità di soluzione, allora sono un genio. Questa mattina mi son alzato al solito a fatica, comunque per le 8 ero già per strada a pedalare. Dovevo arrivare a Messolonghi per cercare di prendere il pulman per attraversare il mar ed arrivare a Patrasso. Tra parentesi ho fatto benissimo a fare così vista la trafficatissima e stretta strada che arriva al ponte/ oppure il ferry . E per di più tutta un su e giù.
Comunque arrivo a Messolongi e comincio a cercare la stazione delle Ktel ( la Saf grega) ; violentando il mio essere maschio chiedo informazioni ( ebbene si, il mio lato femminile ogni tanto emerge prepotente). Il problema è farsi capire però, messi peggio di noi con le lingue qui.
Un ragazzo alla fine mi dice di seguirlo. 15 minuti di strada insieme senza una parola e mi porta ad una fermata dell'autobus con una guardiola. Chiedo al guardiolante e mi dice stavolta in buon inglese : mannnnnoooo, la ktel è dall'altra parte della città oltre la porta di ingresso principale ( io sono arrivato da una secondaria).
Arrvato finalmente li alle 9.15, uno dei famosi 8 pullman era partito alle 9 ed il prossimo alle 11. Po ben, faccio biglietto e poi vado in giro per la città; piatta e insignificante come recitava la guida. E allora me ne vado sul lungo laguna/mare/saline e mi piazzo in un sai bel bar-club, mi bevo un caffè frappè , acqua ed anche una fetta di ciambellone al miele. Hanno il wifi e cazzeggio un pochino, leggo pure con il kobo e alle 10.40 son li in stazione . Metti mai che o pullemanne arriva prima, invece arriva con 20 minuti di ritardo.
Smonta la ruota davanti, carica i pezzi e via verso il Peloponneso.
Uscire da Patrasso è un casino, è una città di porto con la viabilità di un casbah. Alla fine ci son riuscito, ma grazie al Garmin.
Però oramai erano quasi le 13, e mo ? 100 km verso Olimpia che arrivo li e sito e musei mi tocca farli di corsa ( ben olimpiadi , però...) oppure pianto la tenda e poi ? vado domani mattina sempre di corsa che il cammino mi attende ( e sarà montagnoso e fetente) ? Ma io sarei anche in ferie no ?
E allora fanchiulo i piani, mi pedalo un 38 km per giustificare la bici e mi vado a piazzare in  spiaggia per un mezzo pomeriggio. Ecco.
Trovato il camnpeggio, monto la tenda, scopro orripilato che le cerniere delle fedeli borse stanno cedendo ( comunque dovrebbero riuscire a riportarmi a casa che ho anche  un paio di elasticoni dietro), lavo sommariamente maglietta e braghetti e via per il primo bagnetto greco ( escludendo il pediluvio nelle acque di Ulisse ). Spiaggia completmente solitaria a parte 2 apneisti cacciatori/raccoglitori. Posto bagno cerco di rappezzare l'abbronzatura a pezzetti da cicloamante e mi addormento. Per essere poi svegliato da 2 villeggianti con cagnetto bianco italiani. Ma il sole oramai si era pure nascosto dietro le nuvole, continuo a leggere un poco e poi chiusura giornata con doccia e blog. Mo si va alla ricerca della taverna perfetta, anche se non avendo fatto tanta strada fame non ne ho poi così tanta. Ma devo pur far riserva pr domani no ? E se dopo mi va di nuovo tutto largo ?
3 foto del giorno e il tabellino va.





Un tic di sale



Fatta la strada nuova, io prenderò la vecchia per i monti. Tiè!

     


E finalmente giustifico i quasi 4 kg in più di attrezzatura...











km dislivello tempo media
53 150 03.10.00


1 commento:

  1. Tappa relax meritatissima, altroche'!
    E ci fai tirare la gola con le spiagge greche che qui noi tutti sotto a lavorare e basta...(sospiro)

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