giovedì 18 giugno 2015

Sparta - Tripoli

E anche per oggi l'obiettivo ma nemmeno per idea che mi ci sono avvicinato. Monemvasia 40 gradi, Sparta 30, mo sono a Tripoli a 20 . Sarei voluto arrivare ad Argos o poco prima, ma stamattina ho perso un bel po' di tempo a Sparta in posta, poi sono li e non ti vado a vedere quel poco che hanno lasciato gli spartani ? Molto poco e nemmeno valeva la pena di fotografarlo. Dopo aver visto altre cose, sembran veramente 4 sassi.


Però la foto trash che me la facevo scappare ??

Il Leonida soggetto di tante battute al lavoro... chi sa ben, per gli altri è lunga da spiegare e non lo faccio.


Comunque giornata di sole con nuvole e vento ( contro); la temperatura è decisamente piacevole. Appena si esca da Sparta comunque è inesorabilmente salita e lo sarà fino a raggiungere 900 metri, poi piccoli su e giù; pochi ulivi, fioriture maestose . Fichi tanti ma non ancora maturi mannaggia.

 In lontananza sempre qualche chiesetta e mi rendo conto oggi che a parte in qualche rovina bizantina, non ci ho mai messo piede; sarà anche che si dovrebbe indossare la braga lunga, ma proprio gola di vedere gli affreschi ortodossi non ne ho proprio avuta e credo che proseguirò così.


Comunque la salita non è mai terribile; al più un 6%, ma solo in brevi tratti. E poi si pedala in mezzo al verde, non si vedono più greggi, olivi intervallati da altre piantagioni. Nessuna traccia dei cani fetenti.


Qualche cartello diciamo fuori stagione e il cielo che si fa più nero ; in lontananza si sentono già tuoni . Poco dopo mi fermero' per bardare le borse e metterò e "smetterò" giaccavento per più volte. Fino ad arrivare ad una taverna sulla strada dove davanti ad un caffè grego, cartina, guida  e soprattutto visione apocalittica di nerissimo giusto nella direzione dove volevo andare ( anche l'ora che insomma uno non vorrebbe arrivare alle 9 di sera) mi han fatto decidere di cambiare meta ed andare verso Tripoli. Non ha praticamente nulla del passato, è stata rasa al suolo dal turco ed è abbastanza anonima se non per tutte le strade che ci passano, comprese quelle ferroviarie.


E' in una piana magnifica, verde verdosissima , piena di alberi da frutto etc etc. E uno capisce come mai Arcadia è diventato sinonimo di ben stare  .


E sempre più vento; in salita era un po' fastidioso perchè si aggiungeva allo sforzo, però in discesa lo era ancora di più perchè costringe sempre a frenare per le forti raffiche laterali.
E comunque deve essere una caratteristica della zona vista la quantità di pale eoliche che circondano tutta la corona di montagne e colline. 


Poco prima di arrivare a Tripoli ci sta questo paesetto, Kerasitsa. Non ci ho fatto caso, poi sono comparse un sacco di baracchette di indiggeni che vendevano ciliege ( oltre che a patate ed aglio).
E i cartelli avevano scritto κεράσι, kerasi ; chiedo ai miei esperti in greco conferma, ma se il paese si chiamasse veramente "Ciliegiopoli" ??





Comuque sono arrivato in città, via direttamente all'albergo consigliato dalla guida, servito e riverito come un pascià e adesso esco a festeggiarmi con omerica magnata. Ecco.

Media del giorno

km dislivello tempo media
59 960 04.07.00 14,2

2 commenti:

  1. fatti un cittino di retsina! alla salute carluti! (brindo anche io alla tua con un rossissimo..) nuvolarosa

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  2. pensa te che nel profondo sud le ciliege si chiamano cirase!
    ciao cialtrone!

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