sabato 6 giugno 2015

Ioannina Argirocastro

E dopo una giornata di amabile cazzeggio ( dormito un casino) a Ioannina, senza fare una foto o vedere un museo, solamente andando in giro con la bici a volte a fianco a volte in sella, riparto per l'Albania.

 Me la son studiata meglio però; sempre via dalla strada principale fin quando è possibile e stavolta anche ragionevole. Un paio di volte ho avuto ripensamenti, unico risultato è stato quello di voltare la capa al cavallo e ritornare sul percorso che mi ero immaginato. Bella giornatona, in parte velata così il solissimo se ne è stato buono per un pò; poi ho sempre "veleggiato" tra i 400 ed i 700 metri. Veleggiato si fa per dire, salite lente lente, discese in caduta libera che i freni si consumano e poi quando servono non ci stanno più.

 Strada sempre poco frequentata a parte il traffico locale ed inesistente; oggi solo 3 incontri con cani assassini. Uno l'ho convinto impietosendolo, credo almeno : ero in salita e mi è sbucato fuori e gentilmente gli ho chiesto se si era accorto che stavo sudando come ad Analisi 1, che ero innocuo come un croissant e che l'odore che sentiva era il mio, non della maglietta tecnica e che quindi più che frollato ero proprio andato a male. Sarà stato il tono, saran state le parole, non mi ha cacato più.
Un altro invece solita sceneggiata di scendere dalla bici e minacciare urlando quando si avvicinavano troppo e l'ultimo ci stava il pastore che ha richiamato la truppa in greco.


Oggi qualche bel paese cresciuto con una storia, non solo accanto alla strada. E come in Istria e come in Italia, nella piazza ci sta un alberone. Ma one one !

Dopo aver bevuto un oribbile caffè espresso a Ioannina, ho tentato la sorte con il caffè frappè che pare qui vada per la maggiore. Nescafè allo stato brado, ma con ghiaccio , no schizzo di latte e zucchero e shake shake shake. Bbono aò, oltretutto 1 eurino contro i 2 dell'immondo espresso 

In piazza ci stava tutto, il bar-trattoria e all'occorrenza locanda, la gentilissima signora alle 10 di mattina mi ha chiesto se cercavo sistemazione per la notte; il circolo del domino/ back gammon con i sioretti che si dividevano una bottigliona di gasosa in 3; un alimentari vendo-di-tutto; trionfo di rondini che per la prima volta ho visto a pochi metri zampettare e beccare le briciole in terra.


Alberone e fontana e panchine e tutto attorno la vita pubblica del paesetto.
  E poteva forse mancare, visto che ci stava anche la chiesa, l'equivalente di un circolo Arci/ sezione Gramsci ? Giammai!

Comunque strada veramente piacevole e senza trappole. Bon, un po' da stare attenti in discesa che non si sa mai la ghiaietta traditrice, la buca letale.
Tanti calanchi e frane, che secondo me forse dico forse solo Mazzilis oserebbe avvicinarcivisi . E poi relazionare sulle Alpi Venete con un bel "roccia esistente a tratti , consigliata"


Vedete quel taglio da destra a sinistra ? Ecco, il mio momento erotico della giornata : discesa no limits e senza curve . Un dritto di oltre 2 km.
Il tutto per qualche secondo di durata: un orgasmo insomma.


E alla fine una pratica area di sosta con acqua freschissima e ombra che il sole si sentiva eccome. 


Area di sosta con vista su cicogna che lanciava ogni tanto degli strani richiami sbattendo il becco , piegando la test all'indietro e con un suono tutto suo.

Cosa volere di più ? A parte birra gelata etc etc ?


Poco dopo la statua cromata e sbarluccicante ad un guerriero del passato
 Ad un paesello mi son fermato ( dopo un sazio 14%) a bere un alc di fresco. L'allegra comitiva nel bar ha chiamato un sior da fuori che conosceva il tedesco ed abbiam parlato per un 10 minuti ( chi sei , dove vai, ma ti si matto); gli ho chiesto se e qualcosa con me, ma mi ha detto che dopo la terza birra voleva sospendere un attimo...
Ho chiesto conferma della direzione verso la statale che volevo prendere : mi ha confermato le mappe, tutta discesa!
E dopo aver fatto strade in mezzo ai monti e su e giù per le valli, via sulla statalissima in direzione di Kakavia, che poi sarebbe il valico di confine
Non commento il nome che sono un signore.

E oggi a quanto pare i monumenti si sprecano. Lungo la statalona un F104; che pure i greci e i turchi si erano fatti bidonare dagli ammericani.
Che ci fa li , lontano da aeroporti ? Boh

Comunque la strada una meraviglia delle meraviglie, due corsie larghe larghe e una corsia di emergenza che ci puoi fare un rave. A parte 2 robette da 100 metri al 2%, il resto in discesisssima. E quindi ho sfiorato i 60. All'ora intendo.
Solo il confine è su un cocuzzolo fastidioso anche per il sole . Fatto apposta per fare rallentare o far rotolare giù dal colle?

Lato greco : ciao Carlo tutto bene ?  e io ci dico si, bellissima la Grecia ( sono una merdaccia lo so)
come si dice buongiorno in greco ? e io kalimera
come si dice buonasera ? e io kalispera
e come si dice bicicletta? e io podilato
E quindi si mette a ridere e mi dice, sempre in italiano, che ho passato l'esame e che posso andare.

Lato albanese : ciao Carlo tutto bene ? e io ci dico si, non vedevo l'ora di venire in Albania (vedi sopra)
sei mai stato in Albania Carlo ? no, è la prima volta
allora va bene, puoi andare Carlo

Ebbè, dopo quei 3 giorni a parlare in inglese, tedesco, gesti, trovare entrambi i doganieri che parlano italiano  e mi coionano pure mica me lo aspettavo. 

 Ecco il vallone che ho percorso oggi : o vai di qui, o se ti muovi ai lati sei finito che ci son montagne montagnose.

Tutta in piano e leggera discesa ( 1-2%); peccato il vento contro, comunque la 30ina di km verso Argirocastro in piena. Il casino è che faceva pure caldone  e non avevo valuta locale; chiesto in dogana e mi han detto che il primo bancomat lo avrei trovato ad Argirocastro.
 E dopo averne letto in rete e su qualche articolo, i bunker fatti costruire da Hoxha. Non è che ce ne siano tanti, sono più o meno come i piccioni a Venezia; ovunque, piccoli , grandi, sgarrupati, malati, riusati etc etc .
Uno spreco enorme, come l'italico vallo littorio, poi ripreso ed ampliato per far fronte contro i carrarmati russi ( ...)
 E alla fine Argirocastro!
Con salita assassina per arrivarci, breve ma molto intensa. Sotto la battuta inclemente e con afa .

Faccio la coda al bancomat dietro un gruppone di 2 pulman di teutoni; riescono a finire il cash e quindi vado al secondo albergo in piazza e chiedo se accettano iuri. Nema problema, mi tirano un bidone sul prezzo magari, ma non importa . Che giusto il tempo di mollare le borse in camera ( bella camera) ed andare giù a portare la carta di identità, si scatena un temporalone con vento, tuoni, mastelle di acqua. Quindi tutti soldi ben spesi.
Di seguito la città dopo un paio di ore . Che se è patrimonio Unesco, ha un suo perchè. Peccato la strage di sacchetti di nylon giù per le scarpate, ma pian piano credo che migliorerà anche qui. Poco tempo fa son stato a Cividale che era un paio di anni che non ci andavo; sempre stata un gioiellino, ma con dei lati oscuri che stanno scomparendo e fan rifiorire tutta la città e non solo i monumenti famosi.



 Ci ho provato almeno con una 10ina di scatti a prendere il più possibile l'aquila della bandiera. Questo è lo scatto meno peggio


Pure qui dove è nato è riuscito a fare un bunkerino piccolo piccolo...








 Ma con tutto lo spazio che ci sta, proprio li il garage posticcio me lo doveva fare ?







Tutte le persone che ho incontrato oggi sono state simpatiche e gentili; bella strada e senza soffrire troppo; scampata la pioggia monsonica per poco; provato la birra indigena ( Korça) con moolto gradimento; mangiato agnello, formaggio di pecora e insalatona fresca e tutto buono e onesto.
Domani tappa breve, ma con susususu e poi giugiugiu e di nuovo il mare e un altra città patrimonio dell'Unesco 
Le medie del giorno
km dislivello tempo media
96 1064 06.02.00 16,2



2 commenti:

  1. mazza carlo....dopo queste immani fatiche (che neppure Ercole....) non so davvero dove trovi la forza di scrivere.....è un eroe proprio.
    Baci Mary

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