domenica 21 giugno 2015

Micene – Diakofto

Oggi tappa doppia, nel senso che in origine avrei voluto fermarmi a Corinto per vedere un altro pò di storia e di rovine; poi alla fine ci sono arrivato presto, gola di vedere parte archeologica non ne avevo molta, per domani è previsto tempo così così e allora ho pensato di tirare dritto. Tenendo anche conto che dai tempi di san Paolo con le sue lettere ai corinzi ne è passato di tempo; la città era famosa per i peccati della carne, adesso probabilmente per le griglie...
Mi sarei aspettato vigne su vigne e tralicci per farle asciugare; niente, aranceti, limoni, ulivi, zucche e zucchine, ma di vigneti per l'uvetta nemmeno a pagare. Boh.

Oggi doveva essere poca salita, ma da Micene fino a Corinto in realtà la salita ci sta. E poi anche le conseguenti discese, ma comunque mai dure e mai oltre il  7%; fa caldino ma è ventilato, insomma si sta da dio. Sono ricomparsi 2 volte i cani rognosi e fetenti, però in discesa e scalando e alzandomi sui pedali gli ho solo urlato dietro più forte di loro in modo da imbarazzarli e skizzare via .
 


Prima tappina Corinto per vedere il canale; ma non la parte alta del canale che ho visto in decine di foto ( anche sul sussidiario mi sa...) , ho preferito andare a vedere dove greci & romani andavano a fare i Fitzcarraldo dell'epoca. All'uscita ci sta un ponte abbassatoio, nel senso che non si sposta di lato o si alza, si abbassa proprio! Mai visto così il meccanismo.

Mi son fermato un pochino sperando di vedere passara una navona visto che stavano abbassando il ponte ma invece poca soddisfazione, solo 2 rimorchiatori.

Un pezzetto di Corinto l'ho immortalato dai, il porto con una nave passeggeri il cielo blu ed il mare ancora più blu.




Incredibilmente ho fatto anche 4 km 4 di ciclabile lungo il mare; e guarda un po' che bel simbolo romantico mi hanno messo su i corinzi. Decisamente non son più quelli di una volta .


Ecco il mare fuori Corinto non è più blu, diventa turchese...

E il vento che già ci stava, comincia a diventare sempre più fastidioso. Ero convinto di papparmi i 70-80 km come un missile da 25 km/h e invece a parte qualche tratto, spingere sui pedali e con rapporti corti come in salita; sapendo che poi non ci sarebbe stata la caramella della discesa. Vediamola così, tutto allenamento.

Si vede che si è arrivati in zone dove ci sta qualche strada in piano ( basta spostarsi di 200 metri e cominciano i gran premi della montagna) : guata un pò che mosaico/composizione/installazione mi son trovato in una curva a gomito di una stradina fatta per evitare un po' la statale.



E anche questo paese : giustamente , cosa bisogna avere per fare tanti km in bici se non un culo a prova di ruggine ?


Standig ovation : eran 2 settimane che ogni tanto vedevo manifesti di non so ben cosa, ma tipo i new melodics napoletani; ma sempre mezzo rovinati, sbiaditi, avvolti su un paolo, poco fotografabili insomma . Questi 2 esemplari  invece sono magnificamente trash.
Stupendi!


Qui il vento era ancora più forte; spingendo e faticando sui pedali con rapporto corto, non più di 12km/h .
Fatichissima.


E tenendo conto che in ogni caso faceva caldo, vedere sto cartello mi ha fatto impressione. Appena ci si muove dalla costa è subito montagna, ma essendoci proprio a ridosso  non si vede bene che razza di colossi ci stanno dietro. E in effetti se ci sciano...






Alla fine prolungo pure la tappa per come la avevo prevista; arriverò fino a Diakofto vstco che nella guida parlano di un trenino a cremagliera costruito a fine 1800 da impresa italiana al servizio delle miniere dell'interno. Visto il malo tempo in arrivo, visto che volevo portarmi vicino a Patrasso per dopodomani mi son detto, ma perchè no ?
Pare che sia tipo un ottovolante dentro e fuori da gallerie, pendenze tra 1% e 7%, curve su curve e viadotti.
Vedremo domani mattina , ma casomai il meteo fosse decoroso poi mi piazzo o al mare o nella piscina dell'albergo.

km dislivello tempo media
125 693 07.18.00 17,1

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