lunedì 8 giugno 2015

Butrinto - Ammoudia

Tappa così così oggi; tanto per cambiare pioggia, per quest'anno la siccità nell'Epiro l'abbiamo evitata; nessun posto memorabile, tranne l'arrivo e dopo dico il perchè. Sono rimasto fermo 2 ore sotto un ombrelone in una gelateria ad Igoumenitsa per evitare le ire di Zeus e di Giove pluvio; ho rifatto un pezzetto della strada di andata  verso Ioannina e il bivio dove ho tratto il dado sbagliato. Ma alla fine sono arrivato fin più in la di dove volevo, guardando meglio la cartina ad un altro bivio e decidendo li per li ( perchè non lo ho fatto a casa non lo so) che forse era meglio fare 10 km in più in avanti ( appunto verso Ammoudia) , che tornare indietro di 7 e fare discesissima che poi avrei dovuto fare in salitissima domani.
Po ben, andiamo per ordine .

A colazione 4 chiacchiere con il proprietario dell'albergo; che in realtà l'italiano lo capisce e quindi io parlavo italiano e lui in inglese/italiano. Mi ha detto che in luglio e agosto, tutta la clientela è italiana. E difatti i vini che aveva , a parte 3 albanesi, erano tutti italiani. Dopo avermi chiesto amicizia su facebook, ha insistito affinchè andassi a vedere che bella spiaggia ci stava giusto li a  5 minuti a piedi; e mi ha fatto ripetere la cosa anche dal ragazzo (gentilissimo, mi ha anche custodito la bici in camera sua ieri notte) che fa li la stagione . Io ho cercato di dire a tutti e 2 che ok, sarà anche bellissima come colori, ma i colori non si vedono se non ci sta il sole... E difatti era bello nuvoloso. Ma pur di farlo smettere ci sono andato : nessun colore .....

Ben, partito, riarrivato al sito di Butrinto dopo poco
ho attraversato lo sbocco della laguna su una chiatta. 1 iuro speso bene, altrimenti si puo' fare anche senza allungando di quei soli 25 km.. Bene così, nel mentre che aspettavo che la chiatta tornasse indietro ho anche oliato la catena che ne teneva bisogno povera.

Di lato Butrinto vista da fuori e dall'altra parte del canale, praticamente invisibile con tutti gli alberoni. Solo la torretta ed il castelletto veneziano sburtano fuori.




Per arrivare al confine con la Grezia, stradaccia piena di buche che diventa sterrato ed alla fine per un 100 metri assolutamente impedalabile senza mtb. Per arrivare alla fine su una superstrada che porta al confine. Niente di notevle, tranne che le nuvole grige erano scomparse e il sole scaldava un sacco; mi sono letteralmente bevuto gli ultimi leke in aranciata, the freddo e acqua.
Quest'albero mi ha colpito : il monumento al "barcollo ma non mollo" , "tagliatemi pure ma io di qui non mi muovo".


 

Qualche km prima di Igoumenitsa ho notato che il grigio all'orizzonte era diventato proprio nero, prima era nascosto dalla montagna tagliata dalla strada; e son cominciato anche i brontolii di nonno Zeus.
Sono riuscito ad arrivare ad Igoumenitsa e a piazzarmi sotto il tendone/ombrelone di una gelateria poco prima che si scatenasse il diluvio. 2 ore a bere qualcosa, mangiare gelato ( pessimo), cazzeggiare in rete prima vedendo tutti i siti meteo del pianeta, poi messaggiando qui e la ed infine cercando alloggio in loco visto che non smetteva. Poi pian piano ha mollato un pò ed ho deciso di ripartire anche se erano le 16.  A me non sembrava di averci messo così tanto, ma quello che mi ha fregato è anche l'ora in più della Grecia rispetto all'Albania ; la colazione era dalle 8, quindi dalle 9 greche.
.

Comunque ben lo stesso che ho deciso di ripartire. Ho preso acqua per un 5 km e poi lentamente ha smesso ; bigio bigio tutto intorno, ma zampate di sole arrivavano lo stesso.
Al secondo scollinamento è cambiata la zona geografica e allora via con questo bel cartello trilingue e bello nuovo nonostante la strada sia quasi in disuso dopo essere stata una delle arterie della zona; piante che strabordano sulla carreggiata, molta sabbia e sassi, ma il fondo tiene ancora .

E dopo una discesona, in pianura e non un altra salita. Qualche gregge qui e la, aranceti, qualche rovina ma niente di che; da macinar chilometri e niente più.









Ma poi dopo uno scollinamento ecco che meraviglia mi sono trovato : la zona umida di Kalodiki. Avevo visto sulla mappa segmato azzurro e pensavo ad un laghetto. Invece una meraviglia di marcite intorno con cigni, falchi di palude, anatri vari e tanti altri uccelli; in mezzo e su 2 lati, il trionfo delle ninfee. Bello e basta nonostante la stanchezza.


 Finito il lago/zona umida mi son fermato per vedere meglio la carta ed il gps. E li ho preso la decisione  di non andare a Parga o nel paese subito prima in campeggio, ma appunto di andare a Ammoudia.
Ma perchè proprio li ? A parte una discesa da 11-13% che il giorno dopo sarebbe diventata un calvario appena partito ?




 Ma perchè ci sta la foce dell'Acheronte!

Eccolo in foto, con i camper delle anime dannate e il gommone del nipote di Caronte.








Con questa assolvo il voto di mettere una foto al tramonto in spiaggia in Grecia. A me in genere le foto dei tramonti fanno effetto telenovelas  (anche detto dolce euchessina), ma una per prendermi per il culo dovevo metterla.



Però chiudo con questa : visto che i bond della Grecia non se li fila nessuno....








km dislivello tempo media
97 979 06.10.00 15,8




2 commenti:

  1. Domenica stavo per mandarti un messaggio disperato perché TUA SORELLA non aveva ancora ricevuto tue notizie.
    Si capisce che il territorio è alquanto impegnativo con i suoi continui sali e scendi.
    Buena suerte
    Vincenzo

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  2. Dormire sulla foce dell'Acheronte è da impavidi.....
    Mary

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