venerdì 12 giugno 2015

Gialos - Olympia

Oggi na spremuta di su e giù e non ci ho più l'età. Ammetto mestamente.
Ieri ho conosciuto un parigino in campeggio; è partito da Parigi, si è fatto Francia, Italia, poi da Brindisi è arivato a Patrasso e ci siamo rionosciuti da bici e tenda ieri in campeggio. Parlando del giro è venuto fuori che entrambi saremmo andati a Olympia, ma lui voleva andare per la strada costiera, io per le montagne visto che avevo letto che la strada era molto trafficata.
Alla fine ha avuto ragione lui, io sono arrivato poco dopo le 18, lui poco dopo le 15 nonostante i 25 km in più.
Diaciamo che il mio percorso era per intenditori e amanti di Carso e valli del Natisone, ovvero grandi solitudini, asfalti così così, salite e discese. Solo che non pensavo cosi' tante...




All'inizio è stato così, qualche erta fino al 9% , ma il resto un umanissimo 2-6%; grandi silenzi, pochi cagnacci fetenti, tanti fiori. Insomma siamo sul mio mi son detto.



Poi quano mi so offre l'ocasine per foto strampalate godo come un riccio.


In poche parole 25 km di meraviglia; ogni tanto zone di ombra bella fresca, tratti tutti al sole, cespuglioni di oleandri in fiore, traffico inesistente



Poi si attacca con lo sterrato e infine si arriva allo sterrato non pedalabile. Saranno un paio di km, ma me li sono spinti tutti senza fastidiom tanto mi beavo ancora dei 25 km precedenti ed ero ampiamente la di sopra della media giornaliera di Grecia ed Albania .





 Poi scollinato e ricollinato in condizioni normali sono cominciati i casini : la strada mi finisce li, portat avia da una piena chissà quando. Indicazioni ? Portate via anche quelle...
Po ben, torna indietro e concepisci giro alternativo. E su e giù e su e giù... Quasi finita l'acqua , ma tanto ci sta il paese tra un pò. STrada franata anche li, arriconcepisci giro per uscire dal casino evitando magari le strade più dure.



Tra cartine e navigatore ogni tanto trovvo delle scorciatoie : tutte rigorosamente di sterrato maligno e impedalabile , ne in su, nè in giù . Rifare tutto...
Stavo quasi per finire l'acquetta quando intercetto un villico che sta parcheggiando il trattore e mostro la bottiglia mugolando un qualcosa.
Mi fa accomodare sotto il portico , chiama la mamma di nero vestita dall'orto che entra in casa e mi da una bottiglia di acqua da frigo. Io greco giusto il buongiorno ed il buonasera, lui di italiano ( o altre lingue) solo "no capito", la mamma esclusivamente greco, siamo stati li a ciacolare il tempo di 1,5 di acqua ( meno di 1 sigaretta) ed una sigaretta lunga che ha fatto rollare a me. Capito nulla, nè io nè loro, potrei anche pentirmi di non conoscere il greco; però non lo farò, mica posso mettermi a studiare tutte le lingue adesso, già tra tedesco, inglese, qualcosa di sloveno, cenni di francese, qualche possibilità la do.
Comunque finalmente vero le 18 a Olympia. Arrivo al campeggio e scopro che tutto il personale è composto da un signore iover 60, molto gentile simpatico e premuroso. Io avevo il morbin di andare agli scavi, ma lui doveva spiegarmi tutto sulla mappa in misto italiano-francese-inglese.
Ecco vede qui il museo X, il biglietto costa y, ci si arriva da qui ecco vede a banca , però è chiuso per ristrutturazione .... etc etc

Alla fine ho optato per gli scavi e basta; il museo quando ci tornerò, anche se gli scavi sono spogli  di tutto il materiale che è nel museo e amaramente scopro che almeno il 50% dei cartelli di spiegazione è in manutenzione.
Pazienza, mi rimarrà sempre il gusto di esserci stato ed aver calpestato un luogo che ha funzionato per 1000 anni, sia come santuario che come luogo di giochi.
La stessa sensazione della prima volta al circo massimo dove non è rimasto più nulla se non la geometria, le corse si svolgevano 9 metri più sotto il livello attuale; ma anche li per 1000 anni tuto è funzionato. Sarà che tutte le cose che faccio per lavoro son fatte per durare poco, giusto una versione o una manutenzione. Meno male che il mio tempio/arena in shape of  forno da pizza è fatto per durare almeno a me!
  






















Domani grazie ad una dritta di Kevin, cambio completamente programmi e vado verso Ithomi che altri non è che la antica Messene. Poi se son bene verso Sparta o altrimenti Kalamata.


 
km dislivello tempo media
94 1447 06.46.00 13,9

 

2 commenti:

  1. Non si capisce se sono più impegnative le strade o i colloqui con gli indigeni. Comunque il nostro prode ciclista avanza. Avanti con Sparta; a quel punto ti aspetta Atini.
    TUA SORELLA

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  2. CIAO SORELLA sono quella dell'anno scorso! come state? (carlo alura? sei a Sparta? ahahahahah )

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